Dragon Quest XI PS4 unboxing e prime impressioni


Erano sei anni che i giapponesi aspettavano un nuovo Dragon Quest realmente GDR, dopo gli exploit Heroes della Koei che comunque ho trovato gradevoli, bisognava risalire a Dragon Quest X per Wii ed in occidente dopo le buone vendite dei remake per Nintendo DS l'hype era un po sceso.
Naturalmente l'annuncio dell'arrivo di Dragon Quest XI echi di un era perduta ha ringalluzzito tutti compreso me che ho incominciato a sbavare nell'attesa di questo episodio stand alone godibile anche senza la conoscenza completa di tutte le cose successe negli altri capitoli.


L'edizione day one contiene un voucher per il DLC di due talismani che fanno parecchio da booster all'inizio e tre semi dell'abilità per potenziare i personaggi del party ma la cosa che mi ha sorpreso e rallegrato è la presenza della cover reversibile.
Infatti per quanto carina la copertina moderna non tiene il confronto con quella con il layout classico ed i disegni di Akira Toriyama.


Per chi non lo sapesse e fosse poco fisionomista il characther design di Dragon Quest è sempre stato il papà di Dragon Ball e varie volte i prodi guerrieri della Luce hanno le fattezze di Gohan e Trunks o meglio di una fusione tra i due.
Personalmente apprezzo molto questa cosa, come il Dark Rose Valkyrie di Fujishima, perché anche a livello di storia iniziale vedo già Goku che viene trovato da nonno Gohan


Le mie prime impressioni su questo nuovo Dragon Quest sono nettamente positive anche se l'inizio lento e sognante potrebbe non essere nelle corde di chi ormai associa i giochi di ruolo a cose come Skyrim o peggio ancora a Dark Soul e faticano ad apprezzare giochi meno movimentati.


Il gameplay iniziale è molto guidato quindi per adesso posso esprimermi su poche cose ma il combat system si prova quasi subito e non mi gasa molto.
Il passaggio dalla prima alla terza persona c'era già stato nei titoli moderni, di cui Dragon Quest VIII per PS2 è il mio preferito, ma per adesso il combattimento l'ho trovato alquanto scialbo.


Sarà che i nemici sono davvero deboli e che gli oggetti extra danno un boost notevole, con tanto di rigenerazione di LP e MP, ma muoversi nel mentre della battaglia non serve realmente a schivare i colpi come in Ni No Kuni 2 ne a mettersi a range per le magie quindi tanto valeva tenere le posizioni fisse da JRPG anni 80.


Comunque chi volesse una sfida le può attivare all'inizio del gioco auto penalizzandosi con l'impossibilità di curarsi durante gli scontri ed altri bastardissimi malus che francamente ho evitato.
Per me Dragon Quest è un mondo fiabesco dove i puri salvano il mondo dalle tenebre e perciò destinati a farlo quindi non vedo perché rendergli la vita difficile e soprattutto farmi incazzare invece di divertirmi la sera.


Ho giocato poco ieri sera, avendo messo le mani sul gioco quasi una settimana prima dell'uscita, ma devo dire che mi piace un sacco e per quanto tra poco Spider-Man e le altre nuove uscite lo oscureranno agli occhi delle masse questo Dragon Quest XI è un signor JRPG.
Non mi piace però che le voci siano solo in inglese, spero in un DLC con le voci originali, ed il salvataggio solo in chiesa rende le partite abbastanza lunghe.


Già ho poco tempo da dedicare a Shenmue HD su PS4 e non poter salvare quando voglio limita le mie sessioni di gioco solo a quando ho veramente tempo ed energie per stargli dietro.
Comunque ne vale la pena anzi è un boccone prelibato che va gustato assolutamente anche se si ha la pancia piena di altri splendidi giochi.
Non so se riuscirò a fare una recensione a breve dato che il gioco è davvero lungo e lento ma se bramate giochi di ruolo non vi deluderà per niente anzi può essere il capitolo gusto per avvicinarsi alla saga ed iniziare ad amarla.

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