Il Gundam della domenica - dall'anime ai model kit ecco il GBN Base Gundam


Nuova domenica dedicata ai Gunpla con finalmente un post nuovo e per nuovo intendo un model kit uscito da poco in Giappone e che in pochi hanno preso ma non tanto per i costi dell'import ma più che altro perché si tratta di un Gundam della serie Build Divers che si vede giusto nell'episodio finale e quindi praticamente sconosciuto.
Infatti il GBN Base Gundam è la versione figosa del Gunpla usato dal Game Master, questo termine fa molto EX-Aid, e quasi non lo si nota nel mega mischione finale ma come model kit è un vero spettacolo.


Visto il costo non proprio basso e le prime foto promozionali si capiva che per ricreare l'effetto sbrilluccicoso dell'anime Bandai avrebbe usato materiali diversi ed infatti le plastiche colorate sono fluo e quelle bianche perlacee creando così un contrasto notevole ma la cosa migliore è il design a metà strada tra il mio amato RX 78 e lo Aile Strike di Gundam Seed.




Scusate la scarsa qualità delle foto ma mettere a fuoco questi pezzi fluo non è semplice con la luce che ho nella stanza e vi assicuro che la colorazione reale è ben diversa e più sobria da quella che si vede qui sopra.





Il torace con i colori classici, ma fluo, ed il design più snello ed affusolato è davvero uno spettacolo ma la cosa interessante è lo snodo delle spalle che fa inclinare il pezzo ed anche il collo ha un innesto diverso dai classici HG.


Se seguite questo blog da tempo avrete visto come negli ultimi anni i model kit ed i Gunpla della domenica abbiano preso il sopravvento e tutto è scaturito dal mio amore per il mitico Gundam ed anche per gli Zaku quindi ogni variante è ben accetta in collezione.
Questo GBN Base Gundam non fa eccezione ed alla fine i colori accesi sono quasi piacevoli grazie al design modernizzato ma la testa è sempre ben riconoscibile per fare capire che si tratta di un protagonista anche se in realtà questo modello non fa niente in tutta la serie.


Le plastiche perlacee si tagliano discretamente bene lasciando piccoli nub ma i marker attecchiscono male e resta meglio il grigio real touch del fine black così i vari pezzi li ho ripassati con quello.
Le spalle mi hanno un po deluso e sono molto vecchio stile come concezione ma fanno il loro sporco lavoro grazie anche al nuovo giunto.



L'inner frame della braccia invece mi ha stupito ed il doppio snodo permette un inclinazione ottima per il gomito e rende il pezzo bello pieno anche se snello.


Un altra piccola innovazione va alle mani che hanno il perno snodato come alcune figures e tra gli HG Bandai è il primo che monto con questo sistema.


Il risultato finale è un braccio bello pesante e solido che regge bene il peso delle armi e riesce a mantenere pose ed inclinazioni che un classico HG non raggiunge per la gioia di chi ama i diorama.


I piedi invece sono alquanto anonimi ma la sorpresa arriva con la placca protettiva che si innesta sulla caviglia ma fanno bene il loro lavoro mantenendo stabile il modello.



Le gambe hanno una componentistica più classica ma riescono ad avere una discreta mobilità, sarà il mio amore per il modello base con cui il GBN è stato creato ma trovo ancora adesso che queste siano tra le gambe più sexy di tutti i modellini Bandai.



Sia la placca frontale che quella posteriore hanno dei discreti dettagli che vanno colorati per rendere al meglio così da creare un piccolo capolavoro che con qualche pennellata di real touch acquista una profondità notevole.




Il gonellino è molto simile a quello originale altra cosa che trovo positiva non tanto per la forma che effettivamente è minimal ed anni 80 ma perché molti Gundam dai design articolati poi faticano ad avere model kit ed action figures che siano posabili con quelle palandrane che immobilizzano le gambe.



L'ultimo pezzo è rappresentato dal back pack con le due spade laser ed anche qui il design richiama quello classico ma con sostanziali differenze soprattutto nel modulo di inserimento delle spade.


Ed eccolo pronto all'azione in tutta la sua fluobellezza e devo dire che è stata una build simpatica e veloce.



Anche le armi hanno un aspetto modernizzato e più in linea con il Seed e grazie a qualche pannellatura i dettagli prendono vita perché ormai costruirli proprio a secco non ce la faccio più dato che questi nuovi modelli abbondano di dettagli che mi gridano di essere valorizzati almeno un minimo.



Ma la parte migliore secondo me è il doppio fucile che è diviso in due parti così da diventare all'occorrenza pistole a doppia canna o fucile a pompa anche se come sempre, da buon giocatore di Armored Core e Mech Warriors, mi chiedo perché dare delle armi in mano a dei robot quanto li si può infarcire di missili ovunque.


Essendo questo un repack del GBN Guard, che a ben vedere si palesa di più nella serie animata di questo modello, avanzano parecchi piccoli pezzi che come al solito finiscono nella scatola degli scarti in attesa di prendere vita.


La conformazione del modello ed i suoi colori una volta assemblato si amalgamano e se a vederlo separato negli sprue faceva uno strano effetto una volta completato l'armonia del tutto lo avvolge creando un ottima variante del classico Gundam.



La posabilità e la stabilità generale del GBN Base Gundam è notevolmente superiore a molti HG anche se lo scudo a causa dell'attacco poco snodato limita i movimenti del braccio.
In compenso la mano è altamente mobile ed inclinabile permettendo pose più articolate.


Le spade hanno la lama lunga e sottile come tutte le ultime beam saber e su questo modello slanciato ci sta anche bene mentre per quelli classici dell'Universal Century continuo a preferire quelle più corte e tozze.



Le armi secondarie sono molto stilose e la modalità pistolero mi piace un sacco, devo dire che le due pistole mi piacciono proprio un casino ma per esporlo lo terrò con fucile e scudo vicino al suo illustre antenato.
Così un altro Gundam è entrato in collezione facendo bella mostra di se sulle mie mensole, questo GBN Base Gundam si è rivelato un ottimo acquisto e ve lo consiglio.

Commenti