La prima puntata di Kamen Rider Ex Aid - recensione e curiosità


Causa lavoro, stress, e vita in generale sono rimasto molto indietro nel guardare anime e tokusatsu ma appena i bravissimi Italian Sentai Subranger hanno tradotto il primo episodio del nuovo Kamen Rider non ho potuto evitare di guardarlo.
Come sempre più spesso accade nei tokusatsu le storie sono doppie puntate ma qui la prima è godibile a se stante quindi per essere solo l'intro del ventisettesimo tokusatsu dedicato a Kamen Rider, il diciottesimo dell'era Heisei, me lo sono proprio goduto.


La nuova serie di Kamen Rider Ex Aid, a tema ospedaliero, si apre con una splendida esaltazione del ruolo dei paramedici e dei dottori che sono eroi di tutti i giorni e salvano le vite come quella del protagonista bambino appena ricoverato.
Questo spingerà il personaggio di Emu Hojo a diventare un dottore o almeno un tirocinante al Seito University Hospital ma non preoccupatevi, i toni da Grey's Anatomy finisocno in questa intro di due minuti.


Sedici anni dopo Emu Hojo, interpretato da Hiroki Lijima, è un nerd patentato che passa il tempo libero a spaccarsi di videogame con la sua console portatile.


Iniziano così le gag ospedaliere ed il suo rapporto con l'infermiera Ginko Yumita, interpretata da Chiaki Kawamoto che a vederla al naturale è molto interessante, mi ha ricordato City Hunter perché per quanto bravo Hojo se non viene preso a calci in culo e motivato fa solo cagate.


 Tipo farsi scappare il bambino ricoverato ed inseguirlo per le strade sino ad incidentarsi da solo e facendo così la conoscenza di Asuna Karino che potrei considerare la vera protagonista femminile di questa nuova serie.


Interpretata da Ruka Matsuda che fa da assistente al ministro della sanità, portando in giro con se il Game Driver ed il Rider Gashat, ma anche l'infermiera in ospedale e guarda caso lo stesso dove lavora il protagonista ma cosa più importante al naturale e con un acconciatura che non faccia risaltare le orecchie dal satellite è una discreta topolona.


Anche l'occhio vuole la sua parte e fare il personaggio femminile dei Kamen Rider non è certamente come essere un Idol ma per lei la cosa in realtà è molto simile ma ne parliamo più avanti.


Intanto grazie ad appositi strumenti medici che sembrano creati dalla concorrente asiatica della Fisher-Price e di cui probabilmente faranno dei gadget da vendere anche se lo stetoscopio è proprio tra le riproduzioni più azzeccate da fare.
Comunque nella serie sembra utile per diagnosticare il virus infromatico, ci arriviamo tra un momento, che contagia i cittadini provocandogli varie patologie.


Tra gli altri personaggi fissi della serie risalta il dottor Haima Kagami, direttore dell'ospedale ed interpretato da Hanamaru Hakata un comico molto seguito nella televisione giapponese e che appunto propone gag incentrate sul dualismo del suo personaggio.


Il direttore sa tutto ed è integerrimo e serio quando parla con Hojo ma appena si rivolge ad Asuna diventa un servo della figa gleba di prim'ordine con voce e faccine buffe annesse.


Da quello che traspare da questo primo episodio il pattern è questo: Hojo trova un malato e cerca di curarlo ma poi Kamen Rider dovrà menare il virus.
Già anche senza aver visto le preview si capisce che Mighty sarà la prima forma che assumerà Hojo ed il concetto di guarigione sconfiggendo il boss viene esplicitamente rivelata a metà episodio.


Tra l'altro essendo io un vecchio affezionato dei tokusatsu trovo che metterci a forza questa CG da due soldi non giovi per niente alla qualità del prodotto e preferisco gli omini veri con il costume di gomma.



Come dicevo prima Hojo è un cazzone e spera di curare il bambino portandolo alla presentazione del nuovo videogioco che tanto aspetta, da notare come anche se finto gli eventi di presentazione di un gioco in Giappone siano davvero così.
In alcuni casi durante questi eventi le cose prendono una brutta piega e non perché arrivano i mostri ma questa è un altra storia.



Il fatto poi che il CEO della Genm Corp. sia un figone, interpretato da Tetsuya Iwanaga da non confondersi con il suo omonimo doppiatore di anime tra cui Malik in Yu-Gi-Oh e Kensuke in Evangelion, mi fa presagire chi potrebbe essere l'annunciato Kamen Rider Genm.


Arriva il mostro o meglio scopriamo che gli infetti, che saranno casualmente tutti i malati che curerà Hojo, si trasformano in questo mostro Pastafariano di polpette al sugo ma senza spaghetti per non offendere nessuno.
Il risultato è un coso in CG che sembra uscito da un hentai 3D low budget e devo dire che mi fa proprio schifo, la cosa peggiore di tutta la puntata.



Poi arriva lo spiegone sul virus dei videogiochi che infetta i videogiocatori ed insomma ce l'ho nel culo così come il 95% della popolazione nipponica se fosse una cosa vera.
Asuna non può che provare ad usare il Game Drive o meglio Hojo glielo ruba e lo riesce ad usare al primo colpo.


Infatti è proprio lui il misterioso giocatore prodigio M che Asuna stava tanto cercando per vedere se era compatibile con l'apparecchio.



Queste sono un po le forzature narrative di qualsiasi anime e manga ma passando al lato nerd ho davvero apprezzato i suoi e le parole usate per questa trasformazione che grazie alle note dei competenti I.S.S. possono essere capite da tutti.


Diciamo che però la forma Lv 1 di Mighty non è proprio una bellezza e mi ricorda qualcosa...


Chissà che cosa... non mi viene in mente.


Naturalmente Mighty nonostante il suo aspetto da Kirby dopo che ha divorato un raduno emo è agile ed i suoni prodotti mentre combatte sono in puro stile videogame vintage.
Gli occhi in stile personaggio SD mi piacciono un sacco e questa forma chubby non mi dispiace affatto.



Infatti oltre a creare uno stage dove combattere Mighty salta e prende i power up per diventare più forte come se fosse il personaggio di un platform e la cosa mi piace davvero molto facendomi chiudere un occhio, anzi due, sul suo aspetto bizzarrlo.


Poi le onomatopee per gli HIT mi hanno fatto piegare ed anche qui mi spiace soltanto che la CG usata sia così scrausa altrimenti sarebbero delle scene davvero epiche degne di un videogioco e spero davvero che facciano un gioco solo su questa serie con diversi stili di gameplay.


Un altra cosa che ho apprezzato è la cura nei dettagli profusa dagli I.S.S. che usano diversi font per i sottotitoli tra cui quello usato dai nemici che fa molto videogioco anni 80.


Naturalmente per affrontare il boss di fine livello Mighty esegue il suo level up e la vera sequenza di trasformazione è questa...







Molto carino anche qui il fondale in stile Super Mario e la sequenza di modifica mi ha ricordato molto la trasformazione dello Star Winning Gundam con la testa del deformed che rimane sulla schiena del real.
Il design cambia ma mantiene il ciuffo e sul petto la forma di un pad che però avrei trovato più gradevole in rilievo e non semplicemente disegnato.


I combattimenti con gli sgherri sono molto scenografici anche se non ho ben capito perché sono diventati dei cuochi con il wok.



Anche qui onomatopee a sfregio per esaltare l'uberpotenza della spada, il tutto accompagnato da suoni usciti dall'era degli 8 bit che mi esaltano.
Devo ammettere che avevo molti dubbi su questa forma così fuksia, viola, lilla, o come cavolo si chiama quel colore fluo visibile dal satellite.


Durante lo scontro con il boss, che nella foga dell'episodio non ho idea di come si chiami, gli effetti speciali migliorano o meglio tornano allo standard delle ultime serie che per me era alquanto alto.



Super colpo finale con nome annunciato e via...



Ma questo non è il solito calcio perforante bensì una sequela di colpi al volo e rovesciate nei denti da fare invidia ad Eddie di Tekken e come mossa finale mi piace un sacco.


Gioco completato e così finisce la prima storia ma l'episodio continua ancora con qualche piccola chicca per attirare l'attenzione dei fan.


Ecco un misterioso personaggio che ha visto tutto stando in disparte e dal gesto della pistola, o del pistola, direi che si tratta di quello che diventerà Kamen Rider Snipe.


Quest'altro invece è un personaggio ancora senza nome ma interessato alla rivalità con Kamen Rider e sembra uscito da un film di takashi Miike e come concept e design è quello che mi piace di più dei tre per ora.


Invece durante i titoli di cosa scopriamo un agghiacciante verità, Asuna è un avatar di u n personaggio virtuale che sembrta uscita da un gioco di vocaloid come Hatsune Miku e tutta la mia simpatia per lei crolla come un castello di carte durante un uragano.


Il fatto che questa idol ispirata a pippi calzelunghe sotto acido si chiami Poppy Pipopapo, nome generato casualmente da Hotkuto Musou quando superi le migliaia di uccisioni ed ha finito le combinazioni sensate di lettere, di certo non aiuta e mi spiace un casino.


Mi è bastata vederla per un minuto e volevo flagellarmi le palle con il telecomando quindi spero che non appaia troppo frequentemente in questa forma anche se scommetto che i giappomaniaci ne vanno matti.


L'unica cosa utile che fa è mostrare i dieci giochi in cui Hojo deve eccellere, che saranno le corrispondenti trasformazioni e power up, e dalle copertine sembrano molto sfiziosi.
Questo primo episodio è molto intrigante e seguirò il suo andamento con interesse perché le premesse sono buone ed una serie da tenere d'occhio.


Ultima cosa molto nerd e sfiziosa ma che passerà inosservata ai più è che la console che Hojo riceve da bambino è una vera portatile da noi praticamente sconosciuta.


Ebbene si, sono così nerd da avere un Wonder Swan Color con i giochi di Gundam e Super Robot Wars quindi se nella serie ci saranno altre citazioni videoludiche mi piacerebbe parlare di queste splendide console dimenticate, da noi, ma che scaldano il cuore di un vero appassionato di videogame ed a cui sembra che il nuovo Kamen Rider Ex Aid si rivolga.

Commenti

  1. mi dispiace tu non abbia ancora nessun commento,ma i toku non sono per tutti purtroppo,in italia soprattutto...cmq personalmente se il tema restava solo quello dei videogame senza medicina mi sarebbe piaciuto molto di più

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