Until Dawn - effetto farfalla?


Era da tempo che lo si aspettava e finalmente è giunto, Until Dawn è arrivato su PS4 ed è il gioco più atteso di tutta l'estate, ma è all'altezza delle aspettative?
Nel panorama videoludico moderno è sempre più difficile restare sopra le aspettative che si autogenerano i fan quando un titolo viene più volte rimandato, il progetto dei ragazzi di Supermassive Games originariamente doveva uscire per PS3 e sfruttare il Move ma poi si è deciso di slittarlo sulla PS4 e dopo continui ritardi eccolo tra le mie braccia.


Partiamo subito con i controlli, il gioco è possibile farlo tutto con il sensore di movimento del dualshock 4 oppure sfruttando appunto il Move e la Camera della Playstation 4 ma trovo che questi due sistemi siano poco pratici e vista la struttura di gioco è preferibile farlo la prima volta con il pad.


Chi ha giocato ad Heavy Rain oppure Beyond Two Souls sa cosa aspettarsi anche se il sistema delle scelte è molto più netto e spessissimo ci troveremo di fronte a due scelte quasi opposte che influenzeranno lo scorrere degli eventi.


Molte sono scelte morali e volendo è possibile giocare in linea con il personaggio interpretato tra gli otto ragazzi che vivono quest'incubo ed appunto uno dei menù è dedicato solo alla scheda psicologica del personaggio e varia a seconda delle scelte.
Per smartphone Android è possibile scaricare l'APP gratuita che permette di tenere traccia in diretta dei cambiamenti del personaggio e stilare un profilo del nostro carattere in base alle scelte fatte nel gioco ma trovo che sia un mero orpello.


Invece trovo molto interessante il sistema di indizi sparsi per il gioco anche se trovarli non è facile e l'esplorazione affrettata può far perdere molte cose perché dopo certe scene non si può tornare indietro e gli oggetti sono perduti per sempre.


Come in Life is Strange ci sono dei momenti topici in cui viene segnalato il cambiamento di direzione narrativa con delle farfalle, si sempre quella storia della farfalla rompicoglioni che sbatte le ali e la gente muore, e con i totem ovvero gli oggetti collezionabili di Until Dawn è possibile avere una visione del futuro così, forse, da evitarlo.


La struttura del gioco è suddivisa a capitoli che vanno a formare una specie di telefilm horror a puntate, come Alan Wake, e ci sono oltre 600 finali possibili con tantissime diramazioni quindi almeno la prima volta fate le scelte che preferite.


Graficamente il titolo è molto valido, i visi dei personaggi e gli effetti di luce sono strabiglianti, ma si nota qualche sbavatura in certe sequenze proprio a causa dei continui posticipi ed adattamenti.
Quello che è veramente ottimo è il sonoro che si armonizza perfettamente con le scene creando una suspance da brivido.


L'interazione con gli oggetti è piuttosto limitata per un avventura grafica e se non ci si avvicina a certi oggetti non si nota che si possono analizzare.
Il plot narrativo  ottimo anche se alcune cose sono scontate per chi è avvezzo all'horror ma l'atmosfera è incredibilmente avvolgente ed ho fatto più di un balzo dalla sedia durante il gameplay.


Purtroppo quest'effetto è mitigato dal fatto che troppo spesso ci sia nell'aria quella sensazione di terrore e la prima parte è molto lenta con falsi spaventi, che fanno sobbalzare davvero come il procione nell'armadietto, ma che sono distribuiti troppo regolarmente dando assuefazione al giocatore.


Anche se sono a metà della recensione posso già dirlo Until Dawn mi è piaciuto un sacco e nonostante alcune limitazioni del gameplay è uno dei giochi più coinvolgenti che ho provato negli ultimi anni ed il migliore su PS4 perché batte a mani basse i titoli Telltale.


Il problema non è la storia o le diramazioni, il problema sono i personaggi che sono stereotipati sino alla morte.


Sono il classico gruppetto che va in vacanza nel luogo della mattanza e finiscono presi uno a uno dal serial killer sino alla grande rivelazione, tra l'altro per vedere il filmato speciale bisogna trovare tutti i totem un po come il filmato segreto di Assassin Creed.


Quello che trovo più odioso in questo gioco sono le ragazze, stupide oche uscite da un telefilm per teenager arrapati anni 90, e tutta questa dose insensata di sesso come nei romanzi di Stephen King di un tempo.
Emily vorrei ucciderla con le mie mani e la trovo davvero insopportabile.


Poi sarò ignorante ma non capisco perché nel gioco ci sono tutti questi teschi di animali appesi ovunque che si fanno horror ma dopo un po risultano pacchiani e solo un maniaco ne metterebbe uno in ogni stanza.


Un altro difetto è il sistema di puntamento dello sguardo, che serve per cercare indizi, che si usa con la leva destra e spesso fa prendere al personaggio delle posizioni innaturali che risultano fuori luogo.
Ma nel complesso i difetti sono marginali e superabili chiudendo un occhio con la scusa dei rinvii e fatto ciò ci si può immergere in un avventura da brivido.


La longevità è stellare, anche se per finirlo la prima volta senza cercare tutti i collezionabili ci si mette 6-8 ore ma io me la sono viaggiata per cercare di fare tutto e non dubito che domani ci sarà già chi lo ha finito e si lamenta che è corto.
Ma vorrei ricordare il numero smodato di finali e scelte possibili mentre per i trofei sono solo una ventina ma richiedono scelte specifiche che senza una guida sono difficili da ottenere.


Diciamo quindi che questa recensione di Until Dawn è positiva ma non entusiastica perché si poteva fare di meglio soprattuto nella caratterizzazione dei personaggi, perché nonostante quello che dicono gli attori nel making of non sono poi così delineati.
A propisito di attori prima di chiudere, intanto avete capito che il gioco è bello e ve lo consiglio, diamo un occhiata a coloro che hanno dato il volto a questi personaggi...


Partiamo con Hayden Panettiere che ha fatto diversi episodi di Ally McBeal ma che tutti noi ricorderemo come la cheerleader Claire bennet in Heroes, salva la cheerleader salva il mondo!
E' anche la voce di molti cartoni animati ma soprattutto la voce inglese di Kairi in Kingdom Hearts e qui interpreta Samantha.


Rami Malek è stato un personaggio di diverse serie da 24 a The Pacific sino al recente Mr Robot, oltre che l'insulso film di Need for Speed di cui prima o poi dovrò parlare, e qui è Josh il fratello tormentato delle vittime del prologo.


Invece Maeghan Martin ha fatto una sfilza di cose per ragazzine vista la sua faccia ed infatti la trovo odiosa nel ruolo di Jessica la tipica biondina stupida con il ragazzo attletico, è sta anche la voce di Naminé in Kingdom Hearts e per questo la mia simpatia per lei è solo che diminuita.


A proposito di ragazzi sportivi ecco Brett Dalton che qui è Mike e risulta odioso con la sua mascella squadrata e l'aria da playboy vissuto che gli ha dato il ruolo dell'agente Ward in Agents of SHIELD.


Invece è proprio il mio tipo Antonella Lentini che secondo IMDB non ha fatto praticamente niente ed interpreta le due gemelle morte all'inizio ma che hanno un sacco di scene ed un ruolo chiave nella vicenda.


Jordan Fisher è un altro attore proveniente da una serie di teen movie imbarazzanti ma che sicuramente lo hanno reso il sogno esotico di molte ragazzine con gli ormoni impazziti e nel gioco interpreta il povero sfigato Mathew che fa da tappabuchi, letteralmente alla stronza del ribaltabile.


Ed eccola, Nichole Bloom, il personaggio più odioso del gioco e non biasimo nessuno per averla inseguita con un ascia e volerla fare a pezzi.
Ha fatto pochi film ma in tutti quelli in cui la ricordo faceva la stronza, sarà la faccia forse o un caso del destino ed un agente poco fantasioso.


Noha Fleiss fa film dagli anni 90 e nel ruolo di Chris è molto più sfigato che dal vero, il suo è il classico personaggio da film horror che all'inizio ti sta sulle palle ma poi speri che sopravviva.


Chiudiamo questa rassegna con Galadriel Stineman, che solo per il nome merita un oscar, ed è stata Gwen nel live action di Ben 10 mentre qui è Ashley che è una delle poche ragazze che salverei anche se è la tipica vittima da film horror.
Ormai i giochi sono come dei film e per questo gli attori virtuali sono anche attori reali e come avete visto di un certo calibro, come era successo con L.A. Noire e The Last of US, e questo serve ad aumentare l'interesse del giocatore e coinvolgerlo.
Quindi se non l'avete ancora fatto prendete Until Dawn perché merita davvero tantissimo, soprattutto se amate l'horror e le avventure grafiche in generale non dovete farvelo sfuggire.

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