Dopo l'ottimo Wolf Among Us e la discreta seconda stagione di The Walking Dead Telltale torna alla ribalta in questo periodo natalizio con ben due giochi basati su franchising di un certo spessore.
Il primo e più accattivante per il pubblico di massa è certamente Game of Thrones che mantiene la struttura vista nei precedenti TWD, sistema che piace non si cambia, con il design del telefilm.
Il secondo invece è uno spin off di Borderlands realizzato in collaborazione con Gearbox che tra i due è quello che mi ha colpito di più.
Il gameplay di Game of Thrones è sin troppo simile ai predecessori e manca quel qualcosa di nuovo che invece poteva esserci.
Per adesso parlo solo del primo capitolo, dei sei previsti nel corso del prossimo anno e che è più conveniente comprare con il season pass, e la cosa più interessante è che ognuno avrà personaggi di casate diverse con storie che si intrecciano a quella base.
Come sempre le scelte del giocatore influenzano lo svolgersi della trama ma ormai non è una novità e sarebbe stato gradita una maggiore componente action magari con duelli ed esplorazione libera.
Il set di trofei infatti prevede solo l'avanzamento nel gioco e non contano i bivi narrativi riducendo la rigiocabilita'.
La storia è ben fatta e da amante della saga ho davvero apprezzato le citazioni ben inserite ed i personaggi famosi.
Tecnicamente su PS4 risulta troppo legnoso e se anche gli altri episodi saranno da quasi 3GB dovrò fare spazio.
Mi aspettavo un po di più e forse è per questo che non sono completamente entusiasta, anche la mancata localizzazione ita nonostante il prezzo davvero alto mi ha deluso, ma resta comunque un buon gioco e forse i prossimi episodi riserveranno delle sorprese.
Il primo e più accattivante per il pubblico di massa è certamente Game of Thrones che mantiene la struttura vista nei precedenti TWD, sistema che piace non si cambia, con il design del telefilm.
Il secondo invece è uno spin off di Borderlands realizzato in collaborazione con Gearbox che tra i due è quello che mi ha colpito di più.
Il gameplay di Game of Thrones è sin troppo simile ai predecessori e manca quel qualcosa di nuovo che invece poteva esserci.
Per adesso parlo solo del primo capitolo, dei sei previsti nel corso del prossimo anno e che è più conveniente comprare con il season pass, e la cosa più interessante è che ognuno avrà personaggi di casate diverse con storie che si intrecciano a quella base.
Come sempre le scelte del giocatore influenzano lo svolgersi della trama ma ormai non è una novità e sarebbe stato gradita una maggiore componente action magari con duelli ed esplorazione libera.
Il set di trofei infatti prevede solo l'avanzamento nel gioco e non contano i bivi narrativi riducendo la rigiocabilita'.
La storia è ben fatta e da amante della saga ho davvero apprezzato le citazioni ben inserite ed i personaggi famosi.
Tecnicamente su PS4 risulta troppo legnoso e se anche gli altri episodi saranno da quasi 3GB dovrò fare spazio.
Mi aspettavo un po di più e forse è per questo che non sono completamente entusiasta, anche la mancata localizzazione ita nonostante il prezzo davvero alto mi ha deluso, ma resta comunque un buon gioco e forse i prossimi episodi riserveranno delle sorprese.
Cosa diversa invece per Tales from the Borderlands, forse perché l'ho preso d'impulso come auto regalo di Natale e quindi non mi aspettavo gran ché, ma devo dire che mi ha colpito molto soprattutto per l'ottimo design fedelissimo al gioco base ed una narrativa d'eccezione.
I dialoghi sono semplicemente stupendi come molte scenette ed il risultato è che mi sono divertito parecchio a giocarlo.
Anche qui è solo il primo capitolo ma la qualità è alta, c'è qualche glitch grafico ma si può chiudere un occhio, manca purtroppo la localizzazione ita e per chi non conosce l'inglese sarà difficile seguire lo scambio di battute irriverenti e di conseguenza apprezzerà meno un gioco che si basa principalmente sui dialoghi anche se immagini e filmati potrebbero trarre in inganno.
L'uso dell'occhio e di altre tecnologie particolari da al gameplay quella marcia in più, anche se sostanzialmente è simile al modello TWD, come per Wolf Among Us è quella piccola chicca che fa pendere l'ago della bilancia in favore dell'innovazione.
Prenderli entrambi è stato un salasso per il mio conto PSN ma ne vale la pena ed anche se non sono titoli next-gen fanno bella figura sulla mia PS4.
Ora bisognerà attendere i prossimi capitoli ma entrambi i titoli si sono dimostrati validi quindi sono fiducioso e consiglio questi giochi ai relativi appassionati delle serie a cui si ispirano ma soprattutto a chi vuole una bella avventura narrativa, a patto di conoscere bene l'inglese.
Commenti
Posta un commento