Questo post giunge in differita a causa dei vari problemi tecnici e di salute che ho avuto quindi per recuperare un po il ritmo e pubblicare le vecchie foto ritrovate ecco il Wing Gundam in tutta la sua bellezza di HGAC apri pista.
Senza indugio buttiamoci nell'unboxing di questo vecchio gioiellino a cui si è da poco aggiunto il Leo per dimostrare che Bandai non si è dimenticata di questa serie.
Il contenuto della scatola è minimal un po come il Maganac considerando anche che è un trasformabile, senza replace, ma devo ammettere che tutt'ora fa il suo effetto.
Il busto è infatti incredibilmente stratificato per essere un HG del 2013 che purtroppo non è dietro l'angolo anche se sembrerebbe.
La testa con pochi ritocchi di nero e panel line rende un sacco ed il design di Gundam Wing o meglio di questo Wing Gundam mi è sempre piaciuto.
Forse sarà anche l'imprinting di averlo visto in italiano, l'unica altra serie oltre alla classica che abbiano trasmesso in televisione, e quindi ho un feeling maggiore che per altri universi paralleli solo subbati.
Nei ritocchi successivi ho migliorato il nero dello spallaccio, così era solo abbozzato ma già da lontano rendeva meglio del pezzo giallo e basta.
Le gambe hanno un frame interno particolare per la trasformazione così da enfatizzare i razzi, di cui ho colorato l'interno per fare un minimo di effetto propulsione, che le rendono decisamente superiori a quelle del vecchio modello pre HG dato che comunque la serie del Wing è molto amata anche in Giappone e ne esistono sia 1/144 che 1/100 di vecchia generazione.
I piedi per quanto piccoli fanno il loro lavoro ma soprattutto le plastiche sono di ottima qualità a differenza della vecchia tiratura e soprattutto il rosso non è così accesso.
Il gonnellino è forse la parte che richiede più cure perché a secco è molto scialbo essendo monocromatico.
Le ali hanno una discreta mobilità e le parti sono separate così da avere un codice colori ben definito.
Le armi non sono affatto male, il fucile si aggancerà poi allo scudo per formare il muso del Bird, e la spada laser è una delle poche verdi che Bandai abbia mai fatto almeno per i protagonisti.
Lo scudo è un bel pezzo anche perché è possibile aprirlo e storare l'elsa della spada così da fare anche qualche scenetta nonostante la scarsa mobilità del pezzo.
Saranno anche le mie deludenti capacità fotografiche a farlo sembrare così di legno soprattutto perché resta ancora oggi un gran modellino e nella forma di volo è anche discretamente scenico.
Con un po di posing ed una basetta già si migliora notevolmente ed anni fa come oggi mi piace sempre un sacco.
E' un model kit HG discreto che rende onore al Wing Gundam anche se lo Zero è decisamente meglio ma come sempre amo avere tutti i mezzi dei protagonisti e questo ha uno spazio insieme ai vecchi HG come il D-Hell che fanno sempre la loro bella figura in collezione.
Insomma nell'attesa che mi arrivi il nuovo Gundam Sandrock che forse farà davvero da apri pista con anni di ritardo alla squadra di eroi di questa serie nella linea HGAC mi ha fatto piacere rispolverare, in tutti i sensi, questo Wing Gundam e fargli nuove foto.
Dato che è un modello discretamente diffuso anche in Itali non dovreste avere difficoltà a reperirlo a basso prezzo e ve lo consiglio caldamente.
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