Moderoid Strelitzia bello ma... impossibile


Ultimamente ci sto dando dentro con i model kit, dopo la pausa per spolpare Mortal Kombat 11 e divertirmi con Devil May Cry 5 è giunto il momento di parlare del Moderoid dello Strelitzia.
Infatti sebbene Darling in the FranXX sia un anime che al tempo ha riscosso parecchio credito tra i fan dei robottoni, un po com'è successo con Gurren Lagann, è poi stata dimenticata come una meteora ed il paragone tra i due anime non è casuale.


Parlando del model kit bisogna dire che dopo l'ottima partenza con il Mazinkaiser ma serie ha variato spesso brand arrivando a produrre il primo model kit su questa serie.
L'unboxing della confezione è semplice, anche se trovo quelle scatole abbastanza odiose a differenza di quelle standard e dentro sono contenuti tanti sprue sostanzialmente di due tre colori, un paio di parti pre colorate e gli adesivi.


Anche qui però Good Smile Company non è la compagnia precisa che ci si aspetterebbe ed è presente un altro errore sul manuale corretto con un foglietto vagante che spiega come rivolgere correttamente il pezzo per non incasinare tutto.




Le parti per la faccia sono pre painted e c'è la possibilità di usare quella con gli occhi bianchi così da mettere gli adesivi con lo sguardo diverso peccato che a differenza dei Figure-rise Standard della Bandai o delle belle ragazze Kotobukiya nei Frame Arms Girl  non è possibile sostituire il pezzo.
Per questo in fase di montaggio bisogna ben ponderare quale usare e sono quelle cose che non mi piacciono dato che magari poi cambio idea ed allora ho optato per quella standard.
Infine come cose particolari c'è in dotazione un filo elettrico perché ancora oggi non c'è modo migliore di simulare un cavo che non usare... un cavo!




La costruziuone della testa è alquanto complessa non solo per via della colla da usare per fissare le varie ciocche di capelli ma anche perché alla fine diventa davvero difficile da maneggiare.





Diciamo che il risultato finale appaga ma il tempo di realizzo per far fissare bene i pezzi con la colla e poterlo maneggiare nuovamente sale drasticamente ed in una serata ho fatto praticamente solo questo.





Il corpo ha altre parti pre painted e costruendolo sembra davvero minuscolo, infatti i Moderoid nonostante il prezzo medio alto sono di piccole dimensioni senza una vera e propria scala e lo Strelitzia ha delle proporzioni strane che lo rendono davvero atipico.






Il bacino mi ha sorpreso in quanto si tratta di molti pezzi sovrapposti così da dare un senso di armatura e quelli che a prima vista sembravano gli innesti delle gambe servono invece per attaccare i veri perni molto più mobili e resistenti al peso.



Poi ci sono le braccia o meglio la prima parte di giunzione con le spalle che rendono il Moderoid dello Strelitzia alquanto inquietante e deforme ma nel senso brutto.
A vederlo così sembra uscito da uno di quei film horror asiatici con i corpi deformi che mi fanno alquanto senso.



Anche le spalle mi hanno sorpreso e per quanto siano cave hanno un metodo di costruzione che riesce a mantenere il design bombato dando il giusto colore a tutte le parti senza usare adesivi.
Questo mi ha parecchio rallegrato visto che avevo il terrore di doverci lavorare parecchio con i colori.



Si passa quindi ad un altra parte delle braccia, si questo modello è tutto braccia e sono le cose più complesse che abbia mai costruito per una scala del genere.
Questa parte serve per collegare il corpo allo spallaccio precedentemente costruito dando così una strana mobilità all'arto.





Siamo quindi giunti alla parte finale dell'avambraccio che è composta da diverse parti sovrapposte per dare il colore e poly cap usate in magnera diversa dalle solite soluzioni Bandai.
Come vedete nella prima foto quasi ogni pezzo ha gli under gate e quindi necessita di un taglio diverso e più laborioso ma che non lascia quasi tracce sul pezzo rimandando una resa visiva quasi pari ad un action figures.



Infatti i dettagli, lo schema colore, e le curve sono ottimamente realizzate ed anche ad un livello intermedio si riesce ad avere una resa ottima senza ulteriori rifiniture.
Le mani non mi piacciono tantissimo dato che quella destra ha il perno per tenere la lancia ma da lontano fanno la loro figura.


Le parti laterali del gonnellino sono indipendenti e ciò dona molto mobilità al pezzo anche se poi come vedremo è praticamente imposabile ma anche qui grazie alle plastiche sovrapposte ed agli under gate ci sono pochissimi segni.
Interessante la scelta di mettere degli adesivi neri per colorare lo scarico di quello che dovrebbe essere un reattore così da dare profondità al pezzo che poi andrà montato a lato della gamba e non sul bacino.



Una cosa particolare da dire in questa recensione è però che le plastiche sono "strane" o meglio molto porose quindi al tatto danno una sensazione diversa da quelle della bandai e della Kotobukiya ma non sono male.
Le gambe sono semplici e quasi cave e solo la parte dei piedi necessita di attenzioni.



Bisogna usare anche un p di colore e qui purtroppo i nub dei tagli si notano ma non è un grande problema, la cosa terrificante come si capisce dal piedino di fata è che praticamente non fanno da appoggio al modellino e non possono reggerne il peso senza il supporto in dotazione.



Mi ha molto stupito che la striscia rossa sia realmente una parte da inserire rendendo davvero bene e la linea della gamba con gonnellino incorporato è davvero ottima ma anche qui stonano le proporzioni che per quanto fedeli all'anime mi danno sempre la sensazione di sbagliato.




Insomma piuttosto che un robottone femminile sembra un orango con il vitino da vespa e dato che le plastiche sono abbastanza dense pesa molto più di un Gunpla così bisogna sceglie re montare il connettore per le basette oppure il bacco in dotazione.
Tale sistema consiste in un asta da mettere inclinata per non fare cappottare il modello e che quindi non permette pose articolate.



Si passa ora alla costruzione delle armi per prima cosa lo scudo che purtroppo è un blocco unico e richiede adesivi che lasciano dei bordi imperfetti.
Tale piattume si fissa sul braccio con una delle clip meno stabili che abbia mai montato ed infatti basta un soffio per farlo staccare rendendo impossibile da usare in certe pose.





La lancia richiede un po di rifiniture per dare profondità ai dettagli e si può assemblare, e sostituire il manico in seguito, con l'impugnatura libera o con la mano già fissata a seconda di quale posa si voglia fare per impugnarla.



Un altro dettaglio notevole sono le strisce bianche sulla punta realizzate con pezzi sovrapposti mentre quelle rosse in fondo sono adesivi.
la lancia è di notevoli dimensioni e pesa molto sulla punta per questo è difficile da mettere in posa e ciò unito al piedistallo inutile ed i piedini corti rende il modello bello ma difficile da esporre.


Non si può negare che faccia la sua bella figura, soprattutto per i pochissimi difetti dei tagli visibili ed armata di tutto punto sembra meno sproporzionata.
Si tratta di un model kit oltre la media anche per le skill dei costruttori, l'uso della colla, e la stabilità incerta rende lo Strelitzia bello e impossibile.
Sono già usciti ed annunciati diversi Moderoid ma nessun altro della serie Darling in the FranXX quindi probabilmente resterà l'unico anche perché quello davvero iconico per la serie ma sono soddisfatto dell'acquisto anche se non lo consiglio particolarmente.
Se non amate l'anime potete spendere meno ed avere di meglio altrimenti sappiate che non è così versatile come sembra ma risulta lo stesso appagante almeno dal punto di vista della costruzione diversa dal solito.

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