Frame Music Girl quando il modellismo incontra Hatsune Miku


Finalmente, dopo mesi che l'ho completata ed amata, ecco la recensione con unboxing del Frame Arms Music Girl dedicato ad Hatsune Miku, questa partnership tra Fumikane Shimada e Noriyuki Yanase riesce a dare vita alla Vocaloid più amata di tutte.
Dopo aver parlato e sbavato sullo Xiaomi 6X ora bisogna farlo su questo splendido model kit perché si questo è un model kit degno delle statue costosissime che infestano la rete, dopo il busto della Bandai e la versione deformed realizzato dalla Fujimi, ora è giunto un modellino che ogni collezionista deve avere!


Se avete familiarità con le Frame Arms Girl questa variante non vi darà problemi, il contenuto è molto simile con le facce pre painted e volendo le decal ad acqua per creare altre espressioni, un piedistallo per darle un minimo di posabilità e diverse mani già divise per tipo.
Non fatevi spaventare dal numero di sprue perché l'assemblaggio è molto semplice anche se resta più complessa dei modelli Bandai come Ayame ed altri Figure-rise Standard.




Soprattutto le poly cap sono diverse e molto più rigide di quelle Bandai, ma d'altronde tutte le plastiche Kotobukiya sono più rigide della concorrenza ed infatti spesso è un delirio maneggiare le cose appuntite.




Nonostante i kit Kotobukiya abbiano fama di essere il top della gamma non è proprio vero, certamente hanno ottimi materiali e per questo costano molto di più della concorrenza ma non usano adesivi lasciando diverse parti prive di colore.
Ad esempio per le cuffie c'è la plastica colorata mentre per i quadrati delle trecce hanno usato un mono blocco nero che ho colorato a mano con un marker rosso metallizzato per dargli il giusto effetto.




I capelli come dicevo sono appuntiti come la morte ma non c'è rischio che si spezzino, il molding di Miku è veramente ottimo e come realizzazione è di gran lunga più complessa di una figures umanoide come appunto i Figure-rise Standard della Bandai che però hanno altri pregi.


Ho scelto di base l'espressione neutra e visto che le plastiche sono belle rigide gli snodi dei codini reggono bene qualsiasi posa.
Anche senza ulteriori rifiniture l'effetto finale di questa testa rivaleggia senza problemi con le figures già fatte e per questo mi piace un sacco.




Il busto è diviso in due parti per dargli maggiore mobilità ed anche qui ci sono un paio di dettagli da colorare, spesso si trovano under gate ma in definitiva posso dire che resta semplice da costruire.


La parte dell'addome con il gonnellino incorporato permette una buona varietà di pose e come vedete anche qui si tratta di un pezzo già precolorato così che la resa sia molto simile a quella di un action figures.



Gli attacchi delle gambe sono un po rigidi ma permettono al pezzo di inclinarsi in avanti ed indietro così rendere più stabile il modello.
Concettualmente le due plastiche a copertura sono le mutandine di Miku ed esistono diverse decal per ricreare i motivi tipicamente nipponici di tali indumenti, le ho lasciate bianche.


Parte delle foto della costruzione del braccio sono andate perdute ma come noterete i bordi verdi sono plastiche ad incastro mentre lo schermo in clear parts sulla manica è poco visibile.
C'è un apposita decal ad acqua, meno da giappomaniaci, anche per quello con i tasti del display.



Il meccanismo delle cosce va a sopperire alla rigidità degli innesti così che la parte articolata sia mobile e la sfera permetta la rotazione oltre a quella dell'innesto con la gamba.
Anche qui alcuni dettagli vanno colorati infatti le immagini della scatola e quelle pubblicitarie sono molto ingannevoli eppure non ha impedito al model kit di andare sold out e richiedere subito una ristampa post lancio.



Le scarpe delle Frame sono più sottili, spesso a tacco alto come in questo caso, e permettono di inclinare la punta così da fare pose che la concorrenza non riesce a ricreare.
Per quanto avrei preferito un verde più fluo devo dire che l'abbinamento di colori rende ottimamente.



Le gambe in se sono molto semplici da creare praticamene due pezzi con la giuntura del ginocchio ed anche qui va usato del colore per le strisce, anche le altre Frame Arms Girl non hanno quel dettaglio in evidenza e nonostante le decal per le mutande non ce n'è una per dare colore ad un dettaglio molto più importante a mio avviso.


Ecco quindi che Hatsune Miku è nelle mie mani, e costruita con le mie mani, quindi mancano solo gli accessori e le parti extra per completare la costruzione.
Già per arrivare a questo punto c'è voluto un po ma non ci sono passaggi realmente difficili nella costruzione quindi se vi interessa non fatevi scoraggiare.



Una delle parti extra è infatti una cintura snodata con gli altoparlanti che serve anche come connettore per la basetta in dotazione, una di quelle con il bastone rigido che proprio non mi piacciono, ed è molto stilosa.




Le due basette clear a forma di nota musicale servono a tenere in sospensione le casse che dopo un po di panel line rendono discretamente bene.


Il microfono ha un asta apposita per creare scene dei concerti di Miku e può essere tenuto in mano con l'apposito set.


Infine è possibile montare un secondo paio di braccia da sostituire a quelle con le maniche larghe e lo schermo, ma i bordi in questo caso vanno colorati a mano.


L'effetto finale non ha nulla da invidiare alle action figures che costano il triplo e grazie al microfono e le casse si può mettere in scena un mini concerto.
Questa linea della kotobukiya mi sta piacendo molto più dei suoi fratelloni robotici soprattutto adesso che ci sono queste collaborazioni, la prossima sarà con GaoGaiGar, e se amate Miku ed il modellismo in generale dovrete farla vostra.
Ancora non so bene spiegarmi l'amore per Hatsune Miku ma questo model kit gli rende onore e mi ha fato davvero piacere costruirlo.

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