La storia di Bloodstained Ritual of the Night sembra essere costellata di imprevisti e tutt'ora nonostante l'ottimo risultato su Kickstarted non è ancora uscito.
Nato dalla mente di Koji Igarashi, papà dei Castlevania moderni tra cui il bellissimo Symphony of the Night, questo erede spirituale della saga Konami aveva attirato molta attenzione ed i fan come me erano pronti a giocarci ma prima è uscito Curse of the Moon che fa da prequel e ricalca i giochi ad 8 bit di una volta.
Infatti Bloodstained Curse of the Moon è molto simile ai Castlevania della prima era e proprio dopo averci fatto la videorecensione su Twitch mi è venuta voglia di giocarci.
Il prezzo è abbordabile e quindi visto che sono appena 60 MB l'ho scaricato al volo e ci ho subito giocato.
Tecnicamente il gioco è volutamente datato ma non per questo poco ispirato anzi è decisamente meglio delle produzioni moderne in pixel art senz'anima che affollano gli store digitali.
Soprattutto i boss sono delle bellissime opere d'arte che necessitano di un buon timing ed esperienza per essere sconfitte agilmente.
Inoltre il gameplay fa da apri pista al prossimo gioco quindi se la grafica non brilla agli occhi dei gggiuvini-d-oggi la giocabilità è decisamente buona e come per il magnifico Sekiro bisogna affinare il proprio stile di gioco per trionfare.
Graie al sistema delle anime, ogni volta che si sconfigge un boss si libera l'anima intrappolata al suo interno così da renderla un alleato sbloccando un nuovo personaggio giocabile oppure sacrificandola per ottenere un attacco speciale per Zangetsu.
Il cambio di personaggio è un tag al volo che influisce sulle armi secondarie che si ottengono e varia il modo di gioco e le aree esplorabili dei livelli.
Personalmente preferisco sempre salvare e completando il gioco facendo una scelta o l'altra si sbloccano altre modalità così che la rigiocabilità sia nettamente alta così come la varietà.
Se volete vederlo in azione ecco qui sotto un video dei rpimi tre stage con inoltre la possibilità del Curse of the Moon.
L'opzione permette infatti di ritornare nei livelli precedenti e come per i souls like tutti i nemici ritornano in vita così che si possa fare una scelta diversa sull'esito delle anime o cercare dei bonus.
Non si tratta di un JRPG ma comunque questa opzione permette di diversificare nettamente il gioco e tornando indietro bisogna poi avanzare nuovamente così che la longevità diventi alta anche per un solo gameplay.
Il sonoro retro è molto gradevole e non vedo l'ora di giocare Ritual of the Night con il suo stile moderno e magari un set di trofei con il platino dato che questo titolo visto il costo esiguo non lo ha ed a mio avviso viste le splendide meccaniche è un grosso errore.
Le ambientazioni di questo viaggio maledetto mi sono piaciute molto e se amata questo genere è un titolo da giocare assolutamente perché lascia davvero un buon sapore in bocca e con poco rende tanto.
Se Bloodstained riuscirà ad incantare le masse è da vedere ma grazie a questo prequel è già nel mio cuore.
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