Il finale di Game of Thrones della Telltale


Questo lungo viaggio iniziato a dicembre dell'anno scorso ha avuto alti e bassi in una produzione che nonostante il nome e le facce famose prese dal telefilm non riesce a coinvolgere il giocatore sino in fondo.
Infatti nonostante scelte morali pesantissime e sequenze di rara crudeltà alla fine le vicende della famiglia Forrester, dal nome che sembra uscito da una sitcom anni 80, non mi ha entusiasmato perché tutto quello che succede è fine a se stesso quindi a posteriori credo che sarebbe stato per la trama ambientarlo prima degli eventi dei romanzi.


Questo sesto capitolo, The Ice Dragon, non ripaga le attese ed ormai il gameplay risente di una certa ripetitività che lo rende troppo simile agli altri giochi della Telltale.
La cosa che però mi ha deluso maggiormente sono i personaggi, escluso Asher che è un figone ed Ethan che muore in uno dei pochi colpi di scena decenti del gioco tutti gli altri sembrano dei rincoglioniti prima tra tutti Mira, la finta Sansa, ma per correttezza ho dovuto tenere in vita quel patetico di erede e sacrificare l'eroe. 


Essendo un gioco basato sulle scelte molti di voi lo avranno vissuto in maniera diversa facendo un cammino differente ma il succo secondo me è lo stesso, tolto il nome famoso a questo gioco non resta niente.
Ci sono parti che sembrano totalmente inutili e buttate li giusto per allungare il brodo e personaggi validi che non si vedono più, senza contare i colpi di scena inutili per chi conosce i romanzi.
Riusciranno i Forrester a sconfiggere i Bolton? cazzo certo che no! 


Mettere dei personaggi a cui non si può cambiare la storia in un gioco a scelte è un EPIC FAIL galattico, tutti vogliamo vedere morto Ramsey Snow, preferisco chiamarlo così, ma ciò non succederà certamente in questo gioco nonostante le decine di occasioni perché ancora rompe i coglioni nei libri mentre i Forrester si capiva subito che sarebbero stati spazzati via.


Certo ci sono scene a dir poco meravigliose ma un anno di attesa per finire un gioco pieno di difetti tecnici, su un punta e clicca dove conta principalmente quello che vedi i glitch grafici sono inaccettabili, e devo dire che dopo un inizio sfolgorante Tellatale si è adagiata sugli allori iniziando altri mille progetti ma nessuno con la giusta qualità.


A differenza del ritmo sostenuto e dell'ottimo finale di Tales from the Borderlands in tutto Game of Thrones ci sono punti morti e pezzi sbrigativi ed a volte non si fa in tempo ad apprezzare un personaggio che sparisce.
Nel suo complesso non è un brutto gioco ma tolto il nome perde molto, una volta capito che le scelte e le interazioni con i nomi famosi non servono cala il mordente, inoltre quello che sembrava un grande dramma familiare che si intreccia con la storia dei sette regni si conclude con una scaramuccia con i vicini per vedere chi ce l'ha più lungo.


L'unico pezzo con del pathos è la storia di Garret alla ricerca del North Grove ma sino all'ultimo sembra una cosa così staccata dal resto da non avere quasi peso nella narrazione, un po come troppi capitoli degli ultimi romanzi di ciccio Martin, quindi senza continuare a girarci in torno alla fine il gioco non mi è piaciuto come avrebbe dovuto.
Come per la seconda stagione di The Walking Dead la magia si è rotta e non basta riproporre le stesse cose viste nei primi giochi di successo per ottenere lo stesso effetto.
Adesso hanno appena confermato una seconda stagione ma francamente non credo la prenderò subito ed aspetterò i saldi mentre aspetto anche un nuovo romanzo che magari serva a qualcosa.

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