L'attesa è finita da un pò ed eccoci a giocare e fare la recensione dell'ultima, spero di no, esclusiva PS4 degna di nota.
Infatti con l'uscita di The Last of US part II ed appunto Ghost of Tsushima le ultime carte nella manica della Playstation 4 sono state calate sul tavolo e personalmente ho preferito l'avventura single player a base di samurai ed onore di Sucker Punch al seguito horror survival della Naughty Dogs, perciò ecco cosa ne penso.
Liberare Tsushima dall'invasione mongola è un ambientazione fittizia molto accattivante e non fa sentire la mancanza di un contesto storico accurato con personaggi famosi perché a livello di free roaming l'isola è pulsante e piena di attività e luoghi memorabili.
Non solo la grafica è davvero degna di nota, ma la direzione artistica di un team statunitense è davvero toccante e pregna di atmosfere nipponiche con tanto di kanji a scandire ogni singolo racconto ed una modalità per omaggiare Kurosawa.
Questi tocchi di classe, con tanto di parlato in giapponese volendo, mi hanno stupito e l'idea di base di trovarsi di fronte ed un semplice Assassin Creed orientale è subito svanita.
Il combat system è profondo e già a difficoltà normale alquanto impegnativo, la crescita del personaggio risulta costante e con i punti è possibile sbloccare e potenziare diverse abilità e tecniche che permettono un approccio più strategico agli scontri.
Non sarà difficile come Nioh ma cambiare stile durante le mischie per adattarsi al nemico è discretamente appagante, invece un po deludente la modalità stealth anche perché a parte alcuni punti forzati è meglio affrontare a viso aperto i nemici soprattutto con i confronti.
Visto che l'occhio è ampiamente appagato e lo stile abbonda, rendendo anche riconoscibili al volo certe aree e zone dell'isola grazie al superbo level design, ed i combattimenti rendono bene il feeling di essere un samurai che con pochi colpi se non uno abbatte un nemico la vera pecca del gioco risiede nella varietà.
Difetto comune dei free roaming in generale, come anche di GTA, i ragazzi di Sucker Punch hanno fatto un discreto lavoro ma per non cadere nel pozzo della ripetitività di missioni molto simili tra loro vi consiglio di fare qualche pausa mentre esplorate Tsushima.
Sebbene le missioni di azione, e quelle stealth, abbiano punti in comune l'esplorazione dei templi è una cosa che mi ha stupito.
Si tratta di luoghi inaccessibili per scelta o per i danni causati dall'invasione ma il buon Jin dovrà faticare parecchio per arrivare in cima e rendere omaggio ai kami così da avere in dono un amuleto estremamente potente per personalizzare la build del personaggio.
Anche i racconti leggendari sono un buon diversivo che per gli appassionati del giappone feudale sono una manna e soprattutto infondo quel tocco di misticismo in un ambientazione molto realistica.
La longevità è quindi alta e per gli amanti dei trofei è possibile platinare il gioco senza troppe difficoltà, tipo Marvel Spiderman, giocando e basta.
La cosa è molto positiva ed a parte alcuni obbiettivi un po criptici ma per fortuna non missabili si riesce a fare tutto in una singola run spremendo con piacere tutto quello che Ghost of Tsushima ha da offrire.
Il sonoro in italiano è buono ma ho preferito giocarlo in giapponese ma vi sconsiglio la Kurosawa mode perché l'effetto filigrana in bianco e nero è si fighissimo ma rende davvero difficile scorgere oggetti e nemici in lontananza e visto che al posto della classica mappa GPS bisogna farsi guidare dal vento e dagli uccelli colorati la cosa risulta difficile in questo modo.
Infatti per rendere il gioco più immersivo possibile sono pochi gli indicatori a schermo ed alcuni si sono lamentati ma ciò è a favore di quel realismo di cui parlavo prima e che tra l'altro ha reso le donne di Tsushima delle persone normali e non le classiche pin up da anime, anche questo con la delusione di molti, ma che rende il gioco un esperienza diversa dal solito.
Certamente non mi aspettavo tutto questo dai ragazzi che hanno creato Sly Racoon e certamente è un deciso passo avanti rispetto alla saga di Infamous che non riusciva a brillare nonostante le sue potenzialità.
Ghost of Tsushima è ispirato, un ottimo mix tra realismo e azione da film di Kurosawa, e riesce a chiudere un cerchio con somma bravura.
Insomma se ancora siete titubanti se farlo vostro io ve lo consiglio al volo così da giocare l'ultima grande novità di questa generazione, anche se spero ancora in qualche sorpresa di fine anno, perché finalmente c'è un gioco sui samurai in cui sembra di esser davvero un samurai!
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