Bloodstained Ritual of the Night è il vero erede?


Tanta attesa verrà ripagata, sara valsa la pena aspettare anni per l'erede spirituale di Castlevania Symphony of the Night?
La risposta per me è si anche se bisogna chiarire alcuni punti sul lavoro svolto da Koji Igarashi perché molte cose i nuovi videogiocatori potrebbero non apprezzarle.
Iniziamo però con un video gameplay della mia prima partita a questo gioco che attendevo con ansia dopo aver provato il discreto Bloodstained Curse of the Moon...




Ebbene il primo impatto è decisamente valido ma con il senno di poi mi sono reso conto di alcuni dettagli e collegamenti non subito evidenti e chi non è avvezzo alla serie di Castlevania potrebbe ritrovarsi smarrito.


Innanzitutto il concetto di sequel spirituale è stato preso un po troppo alla lettera, come la nuova traduzione di Evangelion, perciò ci troviamo di fronte ad un Symphony of the Night 2 senza licenza ed anche se Miriam è meno carismatica ma più sexy di Alucard fa in pratica le stesse cose.
Tra l'altro visto il prezzo budget mi sono stupito che sia scritto in italiano, con doppiaggio inglese - giapponese, e la colonna sonora è da urlo.


Il combat system e l'esplorazione del castello, concetto identico a quello dei precedenti giochi di Igarashi, resta invariato anche se rifinito.
E' qui infatti che si vede l'esperienza del grande director e se avete amato uno dei suoi titoli Konami state sicuri che il feeling è lo stesso e per questo a pensarci a mente fredda è straniante giocare un Castlevania che si intitola Bloodstained.


Tra le varie migliorie c'è il sistema di quest e l'interazione con gli NPG che nel corso dell'esplorazione ci chiederanno determinati oggetti o di uccidere un tot di mostri per vendicare qualche loro caro.
In questo modo si nota il distacco tra i personaggi principali dal design stiloso tipico dei JRPG ed i villaggeri common di cui presto dimenticherete il nome.


La longevità è così assicurata e grazie anche all'alchimia per creare oggetti e armi ed anche il back tracking tipico dei metroidvania di cui però ho già trovato un difetto di fondo, infatti entrando ed uscendo dalle schermate i nemici respawnano cosa che rende davvero easy farmare exp e cosa più tragica fare le quest.
Infatti basta trovare un esemplare di un determinato mostro, ucciderlo ed uscire dal "segmento" quindi rientrare ed ucciderne un altro sino al numero richiesto dalla caccia cosa che a mio avviso fa calare drasticamente il livello di sfida.


Ho trovato molto gradevole la personalizzazione, soprattutto delle abilità, anche se a livello estetico a volte non si nota la differenza a causa dei limiti tecnici del motore grafico che ha subito diversi restyling nel corso degli anni di gestazione cambiando drasticamente dai primi filmati visti.
Usare armi diverse è molto utile contro certi nemici e la diversificazione dello stile di lotta è una cosa che si deve apprendere subito se non si vuole finire schiacciati dai nemici.


Stilisticamente Bloodstained Ritual of the Night è davvero ispirato con quel suo stile gotico medievale ed un po fiabesco che scenario dopo scenario in 2.5D mi ha conquistato e fatto innamorare.
Ripensandoci bene il fatto che Igarashi non abbia proposto nulla di realmente nuovo è un bene perché dopo il mezzo flop di Mighty N° 9 mi sono reso conto che alla fine quello che volevo dall'autore dei Castlevania moderni è un altro Castlevania e sebbene abbia cambiato nome non è diminuita la qualità.


Bisogna tenere conto di queste cose prima dell'acquisto, certamente non è un gioco moderno e punta ad ingolosire i vecchi fan, però è esattamente quello che volevo anche se ancora non lo sapevo.
Per questo consiglio Bloodstained Ritual of the Night a tutti coloro che amano i metroidvania soprattutto in versione fisica, sebbene il download/installazione ed il prezzo siano uguali essendo una piccola perla lo voglio su disco per averlo in collezione e non solamente in "libreria" quindi se avevate dei dubbi sappiate che questo è il vero erede e come tale và amato.

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