Test your... kibo - Mortal Kombat 11 la recensione!


Sarà la nostalgia, sarà lo spot con Christopher Lambert, ma devo dire che Mortal Kombat 11 con quel logo così vintage da ricordare non a caso MK II si è ritagliato un posto nel mio cuore scalciando via momentaneamente anche Judge Eyes dalla mia PS4.
Sin dalla prima volta che ho visto Mortal Kombat in sala giochi non ho potuto più dimenticarlo, non tanto per l'iper violenza che anche all'epoca era pesante, ma per i personaggi mistici e fieri come Scorpion e Sub-Zero che avevano incantato il mio cuore, le prime versioni da casa non erano paragonabili ai coin op e solo in seguito si è potuto godere delle versioni arcade degne degli originali ma questo nuovo capitolo sarà all'altezza soddisfacendo le mie speranze?


Diciamo subito che il feeling è rimasto invariato e se non avete mai sopportato l'imput lag di MK ed il tasto della parata questo gioco non vi farà cambiare idea.
Per tutti gli altri invece Mortal Kombat 11 resta un ottima scelta in quanto picchiaduro tecnico ed articolato che riprende a piene mani quello visto in Injustice 2 e lo migliora.


Ci sono infatti le Torri del Tempo, come il Multiverso, e le battagliea AI tra squadre di CPU e sebbene io abbia messo mano al gioco con diversi giorni d'anticipo le funzionalità online erano già attive e piene di gente che giocava e faceva combattere i propri campioni.
Inoltre in certe torri è possibile dare vita alle battaglie di gruppo con altri giocatori contro un boss particolarmente ostico.


Naturalmente queste funzioni non sono attive senza la rete e con mia grande sorpresa neanche la Kripta funziona rendendo impossibile sbloccare nuovi contenuti offline, che dopo quasi 50GB di installagione e 2 di patch mi sembra una gran stronzata.
Diciamo quindi che senza l'online si perdono anche alcune funzioni basilari che un tempo erano date per scontate nel single player ma paradossalmente quello che mi lascia basito è che l'online serve per giocare da solo un po come in The Crew.


Peccato perché la nuova kripta sull'isola di Shang Tsung è davvero interessante ma visto che ormai tutti sono in rete forse non vi accorgerete neanche di questa mancanza.
Perciò mi sono dedicato allo story mode ed avrei voluto fare i live sul mio canale Twitch ma non mi è concesso da PS4 condividere i filmati probabilmente perché il gioco non è ancora uscito ufficialmente e questo mi ha rattristato molto.


Per fortuna il gioco è davvero molto bello e per questo mi è passato in un attimo in queste feste pasquali, la storia con i viaggiatori del tempo e Kronika che vuole modificare quanto già Raiden aveva modificato nei precedenti capitoli è sufficentemente nostalgica e realizzata con ottimi filmati.
La durata è di un paio di ore suddivise in dodici capitoli in cui alla fine Liu Kang diventa il Dio del Fuoco e splasmerà il nuovo universo portando così vere innovazioni in MK 12 se mai uscirà.


Mi ha divertito molto giocarci ed a livello di gameplay spariscono le X-ray per fare spazio a delle counter con il medesimo effetto ed un attacco fatal blow devastante come quelli di Injustice 2 da cui viene presa anche la personalizzazione dei costumi ed abilità che va a sostituire gli stili di lotta del precedente capitolo.
Insomma Netherrealms Studio sa quello che i giocatori vogliono dal loro titolo e con molta nostalgia per personaggi vecchi che incontrano quelli nuovi ha posto fine ad una saga andata avanti per oltre venticinque anni e non ha niente da invidiare a Street Fighter.


L'unica vera nota dolente è il doppiaggio italiano ancora troppo caricaturale ma le musiche sono ottime così come la realizzazione tecnica in se che dona grande realismo e fluidità al gioco.
Mi sono un po dilungato in questa recensione ma il gioco a superato di gran lunga le mie aspettative solo che essendo un titolo principalmente arcade l'ho divorato ed ora mi resta poco da fare, certo per finire la Kripta e sbloccare gli equipaggiamenti ci vuole un sacco di tempo ma diventa un fattore secondario che mi stimola di meno.


Ciò non toglie che Mortal Kombay 11 sia un gioco degno del suo nome che non punta solo sulla violenza, ed il fan sevice con il ritorno di Shao Kahn, ma anche su tante piccole finezze che rendono giocoso il gameplay e possono dare vita a combattimenti epici.
Tutti stanno aspettando Days Gone ma io sono davvero felice di aver potuto passare le feste con Mortal Kombat 11 e lo consiglio caldamente a chi ama la saga e vuole vedere come finisce questo nuovo corso degli eventi divertendosi con uno dei migliori picchiaduro dell'anno.

Commenti