Star Wars model kit, iniziamo con il Clone Trooper


Sebbene non sia il mio preferito e l'abbia preso solo in seconda battuta, e con somma sfiga è arrivato con la scatola letteralmente nuda con l'adesivo di spedizione appiccicato sopra così che provando a rimuoverlo si è distrutta, alla fine questo model kit ispirato ai cloni di Episodio II non è affatto male.



L'unboxing è semplice e ci si trova di fronte a due tipi di plastiche diverse, quelle nere normali e quelle bianche laccate a cui bisogna prestare maggiore attenzione durante i tagli, la basetta come per Darth Vader e le decal sono ad acqua ed anche adesive così da accontentare tutti i gusti.





Si parte dalla testa che presenta degli under gate furbi così da non lasciare segni di taglio sulle parti arrotondate e la costruzione è molto semplice per chi è già abituato ai Figure-rise Standard ed alle Frame Arms Girl.



Però devo dire che bisogna stare attenti all'inserimento della placca frontale dell'elmetto che se inserita male rischia di spezzarsi come appunto mi è successo.
Basta un po di colla ed ecco fatto ma il segno di giunzione si vede da vicino e per fortuna essendo proprio al centro lascia comunque un senso di simmetrico che può passare da "usura della battaglia" anche se poi il resto è tutto bianco ed immacolato.
il design ricorda quello dell'elmo di Boba Fett con la visiera a T ed è abbastanza distante da quello che poi sarà lo Storm Trooper della trilogia classica.



Il torace è composto da placche sovrapposte e le bretelle sono davvero due pezzi singoli così da aumentare il senso di profondità dell'armatura mentre i due segni neri sul pettorale destro sono due fori che lasciano trasparire il colore sottostante.


Anche il pezzo dell'addome è traforato ma non mi gasa tantissimo come design, inutile dire che amo gli Storm Troppers ma per questi post sono voluto andare in ordine così da mostrare anche come il design si sia evoluto concettualmente nel passaggio delle ere di Star Wars e sebbene Episodio II sia stato fatto dopo dovrebbe rappresentare la nascita di molti personaggi e tecnologia usata poi dall'Impero come appunto i suoi soldati d'elite.



Infine il bacino con la cintura è facile da costruire ma necessita di rifiniture dato che altrimenti sembra un ammasso di quadrati e rettangoli bianchi senza profondità.





Le gambe sono semplici e dal design liscio che ricorda vagamente il suo successore, le articolazioni sono abbastanza mobili anche se il movimento laterale è parzialmente ridotto dalla forma del gambale.



Non avevo mai notato come le scarpe fossero simili a delle sneaker piuttosto che a delle suole militari.


L'effetto finale è reso più intrigante dalla parte nera che ricorda una maglia invece di essere liscia come altri.



Le giunture delle spalle mi piacciono un sacco perché lasciano mobile la spallina e rendono molto posabile questo Clone Trooper.





La mobilità del braccio resta alta ed il modello dispone di diverse mani tra cui quella aperta che trovo molto scenica.


Un altro dettaglio che non avevo mai notato è il tastierino sul polso destro che va un minimo rifinito per farlo risaltare.


Ecco che il model kit è quasi finito ma giusto all'ultimo ha riservato una piccola chicca davvero gradita.





Infatti è presente una seconda testa che rappresenta la Phase II ovvero quando i cloni sono l'alba dell'Impero e che come forma ricorda molto quello che sarà lo Storm Trooper base e per questo si attesta come vero anello di congiunzione con la Phase I.



Il fucile di grosso calibro è da rifinire un po ed ho scelto di colorare alcune parti come i grilletti ed i perni in metallo così da togliere l'effetto plastica.
Le mani con il dito sul grilletto sono per entrambi i lati così da scegliere la posa che si preferisce.



Per la testa Phase II è possibile montarla con il visore ma così facendo poi è impossibile toglierlo senza rischiare danni dato che va ad incastro ed ho preferito costruirlo separato così magari da farglielo tenere in mano ma nelle mani aperte non ci sta però resta comunque un bel elemento scenico.
Il blaster simile a quello classico e per differenziarlo ho ritoccato anche questo, devo dire che mi piace molto di più del fucile lungo soprattutto perché risulta maggiormente posabile.



Infatti nonostante faccia scena visto che tocca terra il fucile abbassato sta davvero male e non mi piace molto.



La Phase II invece è proprio uno spettacolo, per comodità ho montato le mani su ogni arma così impugna il blaster con la sinistra ed ho già il fucile con la destra, eppure devo dire che per valore indicativo tengo esposto il Phase I per fare maggiore contrasto con gli altri modelli.
Come sempre Bandai crea ottimi model kit che rendono i miei sogni tridimensionali, quindi dopo tonnellate di Gunpla è un vero piacere dedicarsi a qualche personaggio di Star Wars.

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