Quella di Senrank Kagura è una storia atipica che ha portato il gusto dell'ecchi nei picchiaduro a scorrimento con il gioco per PS Vita e lo spin off culinario regalandomi ore di imbarazzo sul treno con i loro gridolini.
Poi è sbarcato su PS4 con Estival Versus che proponeva tante aggiunte ed una grafica migliorata anche se non eccezionale per l'hardware su cui girava e poco dopo è uscito questo Peach Beach Splash che porta ancora fuori dagli schemi la serie delle kunoichi spogliarellose.
Però dato il costo esoso e l'uscita europea solo in digitale l'ho aspettato negli sconti e dopo un bel po di attesa ci è finito quest'estate e l'ho potuto giocare rimanendo discretamente deluso.
La delusione sostanziale o meglio la delusione è la mancanza di sostanza che ha portato il picchiaduro a diventare uno sparatutto con le pistole ad acqua ed anche se il gameplay in se non è cambiato tanto perde un po il senso del tutto.
Già la trama era esile ma almeno cercavano di salvare il mondo o la scuola dai nemici e per farlo queste povere studentesse ninja rimanevano spesso seminude ora invece si parte già in bikini e bisogna bagnarsi la maglietta o altro per vincere.
Se non siete morti dissanguati per un epistasi diciamo che almeno come gioco di lotta era un premere a caso i pulsanti divertente e spensierato mentre qui sembra un brutto CoD in piscina.
Se già la serie non brillava per l'innovazione del gameplay ora inizia a copiare gli altri e per questo mi è fortemente scaduta anche se skizzare le ragazze con l'attacco finale è quanto più da giappomaniaco abbia mai fatto.
Infatti il sistema di special con le carte, si comprano i pacchetti casuali, è alquanto ridicolo e non offre una vera personalizzazione del personaggio ma solo la speranza di trovare a culo qualcosa di utile.
L'online è inchiavabile o almeno dovrebbe esserlo ma non trovo nessuno con cui provarlo non che ne abbia molta intenzione perciò il lato giocoso resta ben limitato alle belle ragazze
Il sonoro non è nulla di che anche se le voci giapponesi sono benvenute ed è meglio giocarlo a volume basso dato che certi urli potrebbero far pensare male ai vicini ma se comprate questo gioco i vicini pensano già male di voi probabilmente, ma almeno non siamo in Giappone dove c'è l'edizione speciale con il poggiapolsi con le tette in rilievo, e forse sarà per questo che non lo si trova nei negozi.
La longevità è data solamente dalla volontà del giocatore di sbloccare i costumi e gli extra o di fare i trofei, il gioco è facilmente platinabile grindando, quindi vista la mancanza di una vera trama o di storie indimenticabili da rivivere si rigioca i capitoli singoli solo per fare soldi.
Tecnicamente per essere solo dell'anno scorso non è un gran che e mitiga la mancanza di poligoni con la loro rimbalzosità soprattutto nelle fasi manuali in camerino per fare i diorama.
Come per Dead or Alive Xtreme 3 l'unica motivazione per comprare questo gioco è il piacere di giocare con le ragazze virtuali in costume da bagno e nulla di più, niente trama sofisticata o gameplay solido tipo Marvel Spider-Man ma non è quello che voglio da questo gioco.
Insomma non è certamente nulla da ricordare, come non lo erano i titoli precedenti, ma a prezzo contenuto può rivelarsi un divertente passatempo pieno di donnine discinte in stile anime per placare tutto il fan service di cui un ragazzo solo con la Playstation ha bisogno.
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