Il Gundam della domenica - RX-79BD-2 Blue Destiny Unit 2 EXAM


Nonostante la foto sia venuta incredibilmente sfocata giochiamoci la carta buona alla prima e continuiamo l'unboxing di questo piccolo gioiello della tecnica che vede un completo restyling di un vecchio classico legato al videogioco Gundam Side Story di una decade fa.
Non a caso il Gundam RX-79BD-2 è così amato che nel 2017 è uscito questo remastered con finalmente gli spallacci rossi ed il simbolo di Zeon quindi andiamo subito ad aprire la confezione.


Da sette sprue si passa a dodici quindi già si capisce che il montaggio sarà molto diverso dal vecchio modello, a differenza del Tristan riciclato spudoratamente dal RX 78 NT-1, ed effettivamente è divertente da costruire.




Già il torso ha diversi passaggi e parti sovrapposte che il modello del 2007 si poteva solo sognare ma soprattutto le proporzioni e le linee sono più sinuose conferendo al pezzo un design affusolato.


Usa solo un adesivo per il triangolo al centro mentre il resto sono plastiche colorate che danno una profondità incredibile al mobile suit che naturalmente è già stato rubato da Zeon e per questo lo monterò con le spalle rosse.



Il back pack è molto dettagliato ma necessita di diverse finiture per fare risaltare i dettagli.



La testa, come quella di tutta la nuva serie EXAM può essere montata con plastiche ed adesivi diversi ovvero verdi per la verione normale e rossi in modalità attivata che naturalmente p la mia scelta così da contrapporlo al vecchio model kit in versione normale.





Il bacino p ben snodato ma simile al precedente anche se le placche del gonnellino sono relmente sovrapposte e non semplicemente colorate con un adesivo.




Si passa finalmente alle spalle ed anche qui bisogna scegliere quali parti montare dato che virtualmente non sono intercambiabili.



Le braccia presentano un nuovo molding che ha le plastiche bianche invece degli adesivi per colorare le giunture e risultano molto più performanti.


Un altro piccolo dettaglio davvero stiloso è l'innesto tubolare per la mano che da un doppio snodo al polso e ricrea meglio i dettagli tondenggianti.


Mi piace un sacco la resa grazia anche alla mano aperta per fare scena e devo dire che è un notevole passo avanti per questo modello dimostrando come gli HG si siano evoluti nel tempo.


Come avrete notato la modalità di costruzione è leggermente diversa dal solito ed a metà lavoro si ha completato la parte superiore del corpo che ha già una resa ottimale.




I piedi sono un po più canonici anche se ricchi di dettagli e la parte bianca è affidata ad un adesivo ma la suola è molto dettagliata anche se un po cava.




Le gambe hanno nuovi snodi molto più mobili e con qualche dettaglio da valorizzare per dare quel senso di meccanico e panellato che non fa mai male.



La caviglia è dettagliata e permette uno snodo del piede migliore di altri modelli ma la cosa più bella resta l'effetto Patlabor con la coscia che nasconde la spada.


Poche rifiniture ed il pezzo è pronto, solido, e snodato ripagando della fatica e del tempo perso a crearlo.



Mancano ora gli accessori ed il Blue Destiny ha anche un back pack supplementare per l'alta moblità con i razzi ed i reattori che però sono sempre colorati con degli adesivi ma questa volta più dettagliati di quello con la fenditura nera e basta.


Lo scudo è tamarro ed anche questo mi ricorda Patlabor discostandosi da quelli classici del Gundam.



Il fucile è composto da diversi pezzi che ricreano bene le differenze di colore dando una resa superiore a quella del modello precedente.



C'è anche un mitra con il calcio allungabile e delle bellissime decal adesive per mettere i contrassegni della Federazione o di Zeon.


Avanzano un bel po di pezzi secondari che come al solito vanno a finire nella scatola delle parti inutili per un qualche futuro diorama o progetto che intanto difficilmente realizzerò visto quanto sono indietro con la costruzione di questi piccolini.


Messi a confronto nonostante la brutta foto con il flash si nota come il torso sia più proporzionato e dettagliato mentre le gambe sembrano più cicciotte nel nuovo modello.
L'arma è decisamente più rifinita nell'EXAM mentre lo scudo molto simile ma questa nuova versione ha ancora diverse sorprese.


Oltre agli spallacci con il simbolo di Zeon che sono un notevole boost per la figaggine di questo mobile suit c'è appunto la modalità EXAM che prevede un riposizionamento di alcune parti per dare l'idea del power up.


Così il secondo back pack va staccato e si modifica quello normale con i razzi extra per dare l'idea che si sia aperto per dare maggiore velocità e le spalline si allargano facendo scorrere la parte interna verso l'esterno.


Infine i razzi direzionali delle cosce si spostano verso il basso così da avere l'aspetto pronto e scattante con le due spade in mano.
Insomma si tratta di un vero e proprio miglioramento su tutti i fronti per questo modello ed adesso il Gundam Blue Destiny Unit 2 può fare sfoggio di tutto il potere dell'EXAM ma preso, o meglio quando avrò il tempo, dovrà fare i condi con la Unit 3 con i colori del Gundam classico che è un altro masterpiece della mia collezione di RX derivati.
Fateci un pensiero e non abbiate paura della classificazione HG perché merita davvero parecchio ed è stato migliorato tantissimo dal vecchio predecessore portando questo Gunpla nell'era moderna.

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