Era il 1996 quando una casa produttrice di videogiochi allora sconosciuta chiamata Naughty Dog propose il suo personaggio antropomorfo per contrastare l'egemonia di Sonic e Mario dal genere platform.
Era l'era della prima indimenticabile Playstation che sembrava sfornare capolavori ad ogni uscita, anche se guardando realmente solo una manciata di titoli è veramente valida, e Crash fa parte di questi capolavori senza tempo ed ora è tornato su Playstation 4 in una meravigliosa trilogia.
Tornare ventuno anni dopo a combattere il dottor Cortex è qualcosa che non mi aspettavo, anche se dopo il livello bonus in Uncharted 4 il ritorno di Crash era nell'aria, solo che non mi aspettavo che succedesse ad opera dei Vicarious Vision sotto l'etichetta Activision.
Infatti i Vicarious Vision avevano già gestito la serie dal 2002 al 2004 su GBA e PS2, con il discreto Crash Nitro Kart, ed adesso hanno rielaborato il lavoro originale per ricreare minuziosamente quella magica alchimia che aveva reso Crash Bandicoot un successo mondiale.
Ogni salto è una sfida e perdere la concentrazione un momento può essere fatale ma senza difficoltà che gusto c'è e forse i ragazzini d'oggi che prenderanno questo titolo non riusciranno a capire le ragioni di questo design.
Proprio per questo ogni livello è stato ricostruito fedelmente riprendendo non solo le meccaniche di gioco ed il gameplay con una nuova grafica ma dando lo stesso feeling di allora ed ogni titolo mi ha ridato le emozioni di un tempo.
Certi pezzi e situazioni le ho ancora stampate nella mente mentre diversi particolari li avevo proprio rimossi e per questo rigiocarci è così dannatamente divertente tra un mix di nostalgia e sorpresa.
Non ho voluto rimontare la Playstation e confrontare direttamente voci e musiche ma le tonalità delle voci italiane sono soddisfacenti e le musiche valide anche se non completamente indimenticabili.
Insomma l'operazione per strappare ai fan i soldi dai loro portafogli ha funzionato perfettamente ed infatti il titolo è quasi sold out al primo weekend in molti negozi e catene commerciali.
Il primo Crash resta quello più difficile e tecnico mentre il secondo mostra già dei miglioramenti ed infine il terzo capitolo è quello che riesce meglio a dare libertà grazie anche all'uso attivo di Coco ed ai livelli dal gameplay diverso ma sempre molto intrigante.
Riuscire a prendere tutte le casse di mele wumpa richiede abilità senza parlare delle sfide a tempo e delle reliquie segrete.
Eppure la soddisfazione di completare un livello e rigiocare per migliorarsi è proprio quello che rende Crash beh Crash e questo remake contiene tutto quello che un vero fan vorrebbe per rigiocare ad un titolo mitologico della propria infanzia.
Il fatto che dopo Micromichines edil bellissimo Wipeout adesso tocchi a Crash rinascere sulla nuova generazione perché i classici sono meglio delle novità è un dato particolare e difficile da elaborare.
Quello che però importa è che Crash Bandicoot N Sane Trilogy è pienamente riuscito e ciò vuol dire che uno anzi tre dei migliori platform di sempre sono ritornati più in forma che mai e fanno parte della mia collezione e dovrebbero essere in tutte quelle dei veri videogiocatori.
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