The Flash stagione tre, l'inizio


Diciamocelo, dopo la pausa estiva avevo proprio voglia di un po di super eroi e dopo la parentesi Luke Cage tocca alla DC tenere il passo con The Flash e Supergirl che continua nonostante tutto, da poco è iniziata anche la seconda di Legend of Tomorrow mentre Arrow non lo guardo, e dopo tre episodi posso esprimere un parere concreto.


Infatti come con la seconda stagione di Gundam Iron-Blooded Orphans ho voluto vedere un po di carne al fuoco per giudicare e devo dire che il responso per quanto positivo è molto deludente.
Partiamo dal primo episodio ovvero Flashpoint che nell'immaginario di ogni nerd fumettaro è un evento epocale che ha riscritto l'universo DC Comics ma qui è appena una puntata con qualche spunto interessante.


Vedere Berry con la famiglia felice, dopo che a fine stagione aveva impedito all'Anti-Flash di uccidere sua madre, fa tenerezza ma rovina un po tutto il senso del super eroe che aveva acquisito.
Ora c'è un nuovo Flash, Kid Flash ovvero Wally West e questa è una cosa carina per i fan, un po meno vedere Berry Allen che tiene segregato Eobard Thawne.


Infatti lo ha imprigionato come Zoom aveva fatto Jay e questo non è proprio da eroe.
Quando finalmente capisce di aver sbagliato non gli resta che chiedere a Eobard di uccidere sua madre e questo moralmente parlando è un fardello che avrebbe dovuto segnare il personaggio indelebilmente ma con i toni scanzonati di questi telefilm DC non si percepisce il pathos delle ripercussioni.


Il secondo episodio Paradox pone infatti Berry di fronte ai cambiamenti dopo Flashpoint perché come per Ritorno al Futuro i viaggi nel tempo portano solo ad altri casini con il ritorno di The Rival.


Inoltre Iris e Joe non si parlano più, Cisco lo odia perché non vuole tornare indietro nel tempo per salvare suo fratello Dante morto in un incidente e quando scopre il casino di Flashpoint la prende malissimo ma soprattutto c'è LUI! 


Julian Albert interpretato da Tom Felton, e quindi potenziale villain di fine stagione perché a fare lo stronzo ci riesce benissimo in ogni ruolo, tecnico di laboratorio altezzoso e spaccamarroni.
Inutile dire che tutti lo quotano come cattivone della serie ma per adesso sembra solo un fanatico del lavoro con lo spirito di un vecchio buca palloni il che forse è anche peggio.


Ma soprattutto c'è Alchemy, chiamato Dottor Alchemy solo da Cisco, che può ridare i poteri a coloro che in Flashpoint erano diversi.


Il personaggio è diverso da quello dei fumetti, che è a tutti gli effetti un alchimista pazzo con la pietra filosofale ma il costume che sembra uscito da Fallout non mi dispiace invece della calzamaglia verde originale


Nelle scene finali però si vede che non solo Cisco è cambiato, infatti Caitlin ora è in grado di congelare e dovrebbe diventare come la Killer Frost vista nella seconda stagione portando un altra sottotrama alla nuova continuity. 


Bellissimo il cameo con John Wesley Sleep che torna a vestire i panni di Flash, dell'altro universo, per impedire a Berry di cambiare nuovamente il corso della storia perché un vero eroe  accetta le conseguenze delle sue azioni.


Il terzo episodio propone come da titolo Magenta come villain, questa ragazza disturbata è decisamente oltre quello che Flash può affrontare da solo.


Guarda caso ecco tornare Wells e sua figlia da Terra 2 con Jessie Quick in possesso della forza della velocità. 


Iris in questa puntata sembra meno inutile e si approfondisce il rapporto amoroso con Berry.
Il finale è un po troppo buonista ma dalle serie televisive DC non mi aspetto troppo spessore psicologico o realismo quindi ci sta così le teenager disadattate oltre ai muscoli di Arrow penseranno che Flash è loro amico.


Non vedo l'ora di vedere il quarto episodio con Jessie in costume, Violet Beane non è affatto male, e naturalmente il risveglio di Wally West come Kid Flash, nero, in questa linea temporale.
Diciamo che come primi tre episodi non sono affatto male e mettono tanta carne al fuoco, con collegamenti in Arrow e Legend of Tomorrow che introdurrà la JSA quindi questo universo televisivo è destinato a crescere e sembra farlo bene.



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