Per chi non lo sapesse in Giappone sono in corso i festeggiamenti per i 40 anni di Gundam e questo si traduce con tanti nuovi progetti, come il crossover inaspettato con Hello Kitty, e soprattutto un nuovo lungometraggio per il cinema in uscita nel 2020 intitolato Hathaway's Flash ispirato ad una light novel del 1989 che vede appunto Hathaway Noa unitosi al gruppo terroristico Mafty a bordo dello Xi Gundam combattere contro il Gundam RX-104FF Penolope di cui Bandai ha appena fatto il model kit.
Questa lunga prefazione e solo per dire che nelle mie mani c'è questo piccolo, si fa per dire, capolavoro che pur essendo classificato HG in scala 1/144 è decisamente gigantesco come potrete vedere nel mio video unboxing.
Come potete vedere è stato anche difficile inquadrare questo gigante che pur mantenendo una componentistica in stile HG è decisamente stiloso e ricco di dettagli da valorizzare.
Per questo e per farlo al meglio ho deciso di realizzare questo unboxing e la conseguente review in due parti dato che per una recensione accurata mi ci vuole molto più tempo che per un modellino standard.
Non è tanto costruire il Gundam Odysseus e l'unità Fixed Flight che formano il Penelope ma valorizzare tutti i dettagli che le grandi dimensioni hanno permesso di inserire.
Quindi adesso vediamo come si compone il mobile suit che si attesta a Gundam HG più grande di sempre, e la cui costruzione riserva qualche sorpresa come i perni mobili sulle spalle.
Le placche del torace si montano sovrapposte dando così la colorazione finale dei classici Gundam RX ed infatti questa cosa mi piace un sacco così come i dettagli da pannellare che lo rendono molto più realistico e non semplicemente grosso.
Per il resto la componentistica in realtà è un oversize ma le plastiche sono di buona qualità e basta poco per valorizzarle.
Proprio per questo costruire il Gundam Odysseus è stato relativamente semplice e divertente.
La testa ha un paio di piccole finezze che lo rendono davvero stiloso permettendo a certi dettagli, come le placche gialle, di essere di facile costruzione a differenza degli altri Gundam di questa scala.
Da notare il diadema mobile così da facilitare poi l'aggancio dell'armatura senza rimuovere la testa.
Le dimensioni contano ma nonostante sia il Gundam più grande tra quelli dei personaggi principali il primato della grandezza per un HG va ancora al mitico Psycho Gundam che però non è così dettagliato come questa meraviglia e neanche così mobile.
Infatti grazie agli snodi ed ai componenti sia nelle braccia, come si vede qui sopra, che nelle gambe che vanno a formare un inner frame discreto le spalle hanno un secondo snodo per la parte esterna così da alzare maggiormente il braccio senza scontrarla.
Ci sono diversi passaggi che rendono queste parti solide e ben posabili differenziandole da un HG normale, la cosa mi è piaciuta molto e trovo che sia un modellino davvero ben studiato.
Avendolo realizzato principalmente a secco è già stata lunga, ci sono decisamente più pezzi che in un High Grade classico, e ci sono diverse chicche come le mani aperte che richiedono un po di cura extra date le dimensioni ed alla fine mi sono proprio divertito.
Infatti il bello è stato vedere qualcosa di diverso e soprattutto nelle gambe si notano certi dettagli che sono più funzionali che estetici.
Infatti sulla suola dei piedi ci sono le fessure, mimetizzata su una panel line, per inserire lo scarponcino del Penelope dato che seguendo le istruzioni prima si monta l'Odysseus poi la corazza in versione Penelope e solo infine si sgancia per creare l'unità di volo.
Infatti alcune fessure che restano mentre si costruiscono le gambe servono per agganciare facilmente le parti aggiuntive senza lasciare fori visibili.
Inoltre ci sono alcuni dettagli meccanici che se colorati a dovere possono fare davvero la differenza in un concorso di modellismo.
Lo stile ed il design di questo RX-104 mi esalta parecchio e per questo non vedo l'ora di vederlo in azione nel nuovo film dedicato all'Universal Century.
Il bacino non presenta grosse sorprese anche se la sua costruzione è leggermente diversa dato che il perno per le gambe può o meglio deve essere sostituito a seconda di cosa si voglia montare.
Per il Gundam Odysseus si usa una variante più corta mentre adesso andiamo a metterne una più lunga così che il baricentro del Penelope sia equilibrato con tutto il peso dell'armatura, volendo si può lasciare anche lo stesso ma è interessante che abbiano deciso di mettere la variante così da avere proporzioni più snelle per il mobile suit singolo.
Si finisce con il retro del gonnellino, che resta mobile, e le parti laterali che ricordano quelle del Nu Gundam che sostanzialmente è il suo predecessore, e così abbiamo finito la prima parte di questa recensione.
Per pannellare al meglio tutte le placche del Penelope ci vuole un po e quindi preferisco farlo con calma invece di correre e sbagliare.
Già così si tratta di un ottima build che presenta un piccolo, o un gigante, Gunpla meraviglioso che si attesta a rivaleggiare con un MG di prima generazione e che merita un posto in collezione anche se fatico a trovarlo e tra un po sarà ancora più grande.
Vi aspetto quindi per la prossima settimana con la seconda parte e qualche foto più curata, anche se entra a fatica nella mia piccola lightbox, e per adesso sono veramente soddisfatto sia del pezzo che del risultato.
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