Torniamo bambini con i Transformers Siege


Bene bene, finalmente è nelle mie mani qualcosa che bramavo da quando ero bambino ovvero Optimus Prime anche se in realtà all'epoca avevo quello che adesso viene considerato G1 con tanto di truck trasformabile ed inutile dire che tra genitori che quando si va in gita scolastica fanno "piazza pulita" e traslochi vari quel piccolo pezzo di storia è andato perduto.
Quindi ho accolto con vera gioia l'annunci di questa nuova linea di giocattoli per collezionisti che più che ai giuvini cresciuti con i film di michele baia è rivolta a coloro che amavano il classico cartoon degli anni 80.
Questa non è la vera e propria recensione dei prodotti ma solo la materializzazione della gioia nell'aver avuto tutta la serata tra le mani queste meraviglie che si sono rivelate davvero un ottima scelta.
Partiamo con qualche foto della confezione, qui sopra, che abbandona le forme rettangolari per avere un lato obliquo che però non è il più comodo per estrarre il contenuto ed è meglio aprile il lato superiore come al solito.


Il retro è una sorta di pubblicità su quello che fa il prodotto, sul suo design e sull'innovazione di essere componibile e compatibile con altri modelli della serie.



Il packaging in se è molto curato con una discreta cura nelle illustrazioni che sul lato in diagonale mostrano il personaggio con un disegno spettacolare, credo infatti che serva a fare risaltare il prodotto quando stipato sugli scaffali, e solo per vedere un così bel rifacimento del classico Commander l'acquisto è d'obbligo.



Partiamo appunto da Optimus Prime che come Voyager Class non è gigantesco ma già esposto nella confezione fa la sua bella figura.
Questa linea presenta un ottima pitturazione con tanto di effetti di battaglia ma come per la Studio Series non ha differenze sostanziali a parte la numerazione dei personaggi tra la versione occidentale della Hasbro e quella orientale della Takara Tomy, anzi la versione giapponese ha le istruzioni repack con un adesivo in lingua come se il disegno gigante non rendesse riconoscibile il libretto.




Questa linea punta molto sugli accessori e non ne sono avari infatti oltre all'iconico Ion Blaster nella confezione è presente un ascia che può chiudersi diventando un piccolo scudo.



Sul corpo di Optimus sono presenti diversi fori da 5mm per innestare le armi ed i micromaster venduti a parte.
Tra l'altro il modello è molto solido e compatto e non presenta come altre linee grossi fori o cavità anche se molte viti restano a vista.



Per qual poco che ci ho giocato ho provato le articolazioni sono molto valide ed il modellino è ben snodato permettendo diverse pose tra cui la ball-joint sulla testa che permette anche di inclinare lo sguardo.


Ultra Magnus è un Leader Class ma sostanzialmente non è molto più grande anche perché c'è il trucco ma comunque fa la sua porca figura.


Sul retro viene enfatizzta molto la trasformazione a due fattori ovvero che diventi un altro robot più piccolo che diventa motrice che si unisce al rimorchio.


Le illustrazioni sono davvero belle e per il momento non ho trovato info su chi sia l'autore ma resta comunque un maestro nel catturare l'epicità dei vecchi Transformers a mio avviso.




Le armi in dotazione sono ben colorate e vanno dai due razzi ai fucili sino al blaster argentato che possono essere messe in diverse posizioni sul corpo di Ultra Magnus.

 


Già al naturale è bello tosto ma con le armi montate su tutto il corpo rende davvero l'idea di un arsenale vivente.


La versione singola è alquanto complessa da sganciare dall'armatura, ne parlerò meglio nella recensione, ma fa un ottimo effetto grazia anche qui al look G1 che ricorda molto il vecchio giocattolo di Commander.
Essenzialmente sono al settimo cielo e se fossi un bambino ne sarei estasiato, anche se in realtà i bimbi di oggi molto tristemente vogliono le ricariche per Fortnite e non i robottoni, quindi da bimbo di ieri sono più che soddisfatto dell'acquisto anche perché a parte online non trovo negozi dalle mie parti che tengano la line up europea anche se dal Giappone ho speso un po di più come spese di trasporto ma ripeto, ne vale la pena!

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