Con un po di ritardo ma sempre con somma gioia ecco il crossover tra i Gundam ed i Figure-rise Standard ovvero il model kit dedicato al Diver di Nanami che appunto non è un Gunpla ma un action figures.
I personaggi femminili di Gundam Build Divers sono una delle cose migliori dello show visto che la trama fà acqua da tutte le parti e dato che un pelo tira più di un carro di Zaku è interessante vedere che hanno sviluppato i personaggi in se e non i mezzi.
Visto che un Diver è comunque un avatar virtuale l'idea di farne un model kit rende comunque bene e la componentistica di questa scatola è leggermente diversa da quella di un Figure-rise e la successiva Mobile Doll Sarahin quanto è più un action figures con accessori che altro.
Come kit ha molti adesivi anche se i dettagli in rilievo si possono colorare ma già con un minimo di panel line il torace rende davvero bene anche se non ricordavo che Nanami fosse così prosperosa ma essendo un avatar non deve rispecchiare il personaggio e come sappiamo Bandai esagera con le Atette.
La resa della plastica è ottima dato che ha diverse densità ed un ottima colorazione lucida per le parti gialle e più opache per quelle marroni.
Le strisce rosse invece sono degli adesivi ma l'effetto finale unito alle panel line con il marker capillare rende tantissimo e la tuta mi ricorda un sacco quella di Yamato 2199 e non credo sia un caso.
La faccia standard prevede l'utilizzo dei capelli verdi e l'espressione sorridente, gli occhi sono adesivi ma molto espressivi e se attaccati bene non si notano da distante, certo le Frame Arms Girl della Kotobukiya sono su un altro livello dato che sono con le facce già rifinite ma non mi dispiace affatto.
Devo dire però che l'occhio chiuso con l'adesivo è parecchio brutto ed in futuro penso che farò l'upgrade con un po di colore sul sopracciglio in rilievo per togliere quell'effetto finto.
Le braccia usano una componentistica a scomparsa per le giunture che ormai conosco a memoria dato che quasi tutti i model kit umanoidi utilizzano questo sistema per le ragazze, anche quelle ispirate a Macross della Aoshima, perciò si costruiscono velocemente.
L'avambraccio è già più meccanico e presenta diversi dettagli da valorizzare e poi ci sono le mani con tre set diversi per le varie pose.
Le gambe sono altrettanto semplici e devo dire che per queste forme è effettivamente difficile pensare a qualcosa di diverso però trovo che in questo caso specifico si potevano fare meglio i piedi.
A differenza di tante altre caviglie che ho montato, pure nei personaggi di Star Wars, c'era più margine per orientare il piede così da dare maggiore stabilità alle pose senza ricorrere per forza alle basette.
In poco tempo si ottiene comunque una figures di alto livello che vista da lontano non ha niente da invidiare a tante statuine e giocattoli precolorati.
Ma non è finita qui infatti mancano ancora un paio di accessori per trasformare l'inesperta diver nella riparatrice leggendaria.
Sia le spalle che le gambe hanno un armatura supplementare per dargli più tono mentre lo zaino richiama il back pack del classico Gundam RX 78-2 e fa capire anche a chi non conosce l'anime di appartenenza che si tratta di un personaggio ispirato all'universo di Gundam.
La differenza non è enorme ma rende già diversamente facendo risaltare maggiormente le piccole differenze di colore date in questo caso dagli adesivi.
Si finisce con gli accessori che come dicevo sono molti e davvero caratteristici infatti quello al braccio sinistro non è uno scudo ma la clip per separare i pezzi dei big size, la lancia non ha delle lame in cima ma un paio di tronchesine da modellismo che ho colorato per farle risaltare meglio ed infine la pistola è un aerografo.
Con la basetta clear rossa dedicata, con un pezzo aggiuntivo in plastica normale per rendere più alto l'aggancio, questa piccola babbaccetta al confine dei due mondi è davvero bella e presenta una componentistica e modalità di assemblaggio diversa dalla Fumina che ha dato il via libera a tutte queste donnine in un universo pieno di robottoni armati sino ai denti.
Nel complesso sono molto soddisfatto della qualità generale del pezzo anche se presenta alcune problematiche nelle mai che presentano l'aggancio della placca sul dorso come i primi Gunpla ma essendo fatto per rimuoverlo facilmente si stacca appena si armeggia un po con le armi.
Le altre giunture invece presentano una buona rigidità consentendo al modello di stare in piedi senza problemi e di mantenere le pose.
Diciamo quindi che questo esperimento mi ha convinto e non vedo l'ora di mettere le mani su Ayame che tra l'altro è il mio personaggio femminile preferito di Gundam Build Divers.
Non credo che troverete facilmente questo prodotto nei negozi italiani ma se amate le action figures o volete un Gundam diverso dal solito è un ottimo acquisto senza contare che mi ha già fatto venire molte idee per realizzare diorami particolari, e non pensate male, perché il concetto che sia un modellino di una modellista è davvero intrigante.
Commenti
Posta un commento