Capisci che il mondo non gira intorno a te quando stai male ed esso non solo va avanti ma fa cose che tu non vorresti mai come la morte di Stan Lee oppure il live action di Detective Pikachu.
Non sono due eventi della stessa portata ma entrambi possono uccidere lo spirito di un nerd e dopo il successo del videogioco le voci di un film erano sempre più insistenti solo che non mi sarei mai aspettato qualcosa di simile.
Se non lo avete ancora visto perché come me stavate male con la febbre alta o vivete sulla Luna senza wi-fi è il momento di rimediare ma solo se avete lo stomaco per pagarne le conseguenze...
Non è tanto la voce di Ryan Raynolds in originale a rendere sfavato il nostro eroe, ma il fatto che Pikachu sembri un detective noir da due soldi smargiasso e dalla lingua lunga solo che la gente capisce solo pika pika pika e lo trova adorabile.
Questa co-produzione Legendary Pictures e Toho con la Warner Bros e la The Pokemon Company in mezzo non solo è il primo film dal vivo dedicato ai Pokemon ma è anche il primo ad avere contenuti per un pubblico adulto ed un contesto realistico dell'ambientazione.
Basta villaggi idilliaci dove tutti sono felici e la vita scorre serena questo film ci porta nei sobborghi di Ryme City dove tutto assume un contorno crudo e per niente amichevole.
Ciò non toglie che sarà una pellicola per famiglie con tanti sentimenti ed un finale buonista, il regista Rob Letterman conosciuto per Shark Tales e Mostri contro Alieni ci ha già abituato a situazioni simili, ma certamente è un forte cambio di rotta per i Pokemon che non potrebbe piacere ai più piccoli.
La scena di Charizard nell'arena clandestina ed il feroce inseguimento a fauci spalancate sono qualcosa che non avrei mai creduto di vedere dopo decine di film anime sui Pokemon coccolosi e la paura è che il target di questa produzione non sia stato ben calibrato.
Bisognerà aspettare ancora molto per vedere nelle sale cinematografiche questo film, in Italia il 9 maggio 2019, ma devo dire che ha acceso il mio interesse anche se molti fan puristi sono ancora in preda alla convulsioni.
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