Questa è la storia di un tempo lontanissimo, il tempo dei miti e delle leggende: gli antichi Dei erano crudeli e meschini. Soltanto un uomo osò sfidare la loro potenza:
Diciamo che questo gioco non lo attendevo con ansia anzi me ne ero quasi dimenticato ma le ultime news e recensioni online mi hanno fatto salire la scimmia alle stelle.
Quindi diamo le ciance alle bande e partiamo con l'unboxing della versione PS4 e le prime impressioni su questo GDR ambientato nell'antica Grecia.
Avendo preso l'offerta sull'edizione normale non ho grossi contenuti extra anzi la versione D1 non ha neanche un codice per dei DLC, ma per fortuna con Uplay si sbloccano facile delle armi ed un armatura boost per iniziare, però mi ha sorpreso la presenza della cover reversibile per chi volesse giocare con l'uoma.
Scusate le battutacce ma la donna di sparta combattente ci potrebbe anche stare ma LA guerriero in full armor con mazza da venti kg è la cosa più anacronistica che abbia mai visto in un Assassin Creed e la dice lunga.
Naturalmente ciò è stato inserito nel gioco per prendere una nuova fetta di utenza come già visto in altri RPG.
Infatti Assassin Creed Odyssey è un RPG ovvero un gioco di ruolo, cioè un titolo completamente diverso dai primi capitoli con Altair ed Ezio, e la volontà di discostarsi ulteriormente da quello visto in Origins è ulteriormente accentuata.
Dopo l'intro galvanizzante con Re leonida che difende le Termopili dai persiani facendo in pratica da tutorial per il combattimento corpo a corpo ci si trova di fronte ad un gigantesco open world ricco di finezze.
Le prime ore di gioco in compagnia di Alexios, scusate ma Kassandra la lascio ad altri, sono infatti un ulteriore spiegazione su come si vive nell'antica Grecia svolgendo missioni e salendo di livello.
Gran parte di quello visto in Origins come gestione dell'equipaggiamento è stato migliorato ed ampliato ed anche qui affrontare una missione o dei nemici di livello più alto del proprio è ostico ma soprattutto c'è l'opzione esplorazione che non segna sulla mappa gli indicatori finché non si scoprono rendendo così i dialoghi con le indicazioni stradali e gli indizi una parte fondamentale dell'esperienza.
I dialoghi come visto nella serie di Mass Effect o nei vari Dragon Age portano a scelte drastiche che influenzano il mondo di gioco quindi questi elementi insieme alla scomparsa della lama celata, ma non delle modalità stealth, pone un netto taglio con il passato ed Ubisoft prova a rilanciare il brand nella categoria GDR senza passare dal via.
Per adesso posso dire che effettivamente si tratta di un buon prodotto che farà impazzire di gioia gli amanti del periodo storico con quel mix tra reale e mitologico tra cui l'importante features di poter scalare i peni delle statue giganti richiesto a gran voce da qualcuno in Lussemburgo credo.
Insomma a parte alcune trashate messe per contestualizzare i bagordi greci mi sta piacendo un sacco e l'abbandono del vecchio stampo ha portato alla rinascita del gameplay ma dovrò finirlo per vedere se anche la storia della lotta tra Assassini e Templari avrà nuova vita dopo la morte di Desmond o rimarrà un mero orpello per motivare i salti di ambientazione.
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