Dragon Age Inquisition vs The Witcher 3


All'inizio c'era solo la tenebra poi la parola dell'onnipotente squarciò l'oscurità e fu la luce... i primi RPG action degni di questa definizione e poi vennero Dragon Age Origins e The Witcher e guerra fu negli animi degli appassionati.
A chi giurare fedeltà, ad un gioco sviluppato da Bioware, le grandi menti dietro a Baldurs Gate e KOTOR che ritornano al fantasy dopo Mass Effect, oppure farsi trascinare dal team polacco CD Projekt che porta su PC e console il mondo dei romanzi di Andrzej Sapkowski.
In realtà questa guerra virtuale è solo postuma perché casualmente le due saghe che hanno fatto ritornare i videogiochi fanatsy occidentali in vetta alle classifiche sono usciti scaglionati negli anni senza intralciarsi troppo.

2007
2009
2010
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2012
2014
2015

Quindi il videogiocatore medio ha potuto gustarsi questi titoli in po alla volta ma adesso a causa dello scarso tempo per il sollazzo e la corposità delle due produzioni mi sono ritrovato a dover ancora finire Dragon Age Inquisition, di cui non ho ancora fatto una recensione visto che non l'ho finito, ed il nuovo The Witcher che nonostante esca ufficialmente oggi è in mio possesso da diversi giorni ed ha superato la prova del fuoco e del gioco.
Ecco quindi che più di una recensione completa, per cui mi ci vorrebbero dei mesi di gioco, ho deciso di fare un confronto tra questi due grandi giochi di ruolo occidentali che come profondità scalzano a mani basse qualsiasi JRPG nipponico compreso Final Fantasy Type 0 HD.


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Partiamo con il concetto di gioco ed i protagonisti, abbreviando i nomi per non far durare questo post un eternità, DAI punta nuovamente sulla creazione del personaggio dopo le critiche ricevute per DA2 mentre TW3  forte della caratterizzazione dei romanzi ci mostra un Geralt più maturo all'inseguimento della figa di Yennefer e solo per questo vince.


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Invece dal mero lato socioculturale DAI spazza via TW3 non solo grazie a tutti i libri e le note del codice che approfondiscono il mondo di gioco ma perché l'interazione con esse e le scelte nei dialoghi sono molto più significative portando a veri e propri bivi narrativi.
Qualcuno adesso penserà a The Elder Scroll e ne farà un paragone ma io preferisco evitarlo, ormai la serie Bethesda e fuori scala punto e basta.


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Passiamo ad un lato secondario dell'interazione tra i personaggi, il sesso e secondario era un eufemismo, visto che in entrambi i giochi sarà possibile fare cose davvero fantasiose ma devo dire che in TW3 il tutto è più amalgamato con la storia mentre in DAI sono fugaci momenti che devono prima superare scelte nei dialoghi non sempre convincenti e poco adatte alla situazione romantica.
Inoltre le sessioni di... capito in TW3 sono molto più incisive e Geralt è davvero un beccaccione considerando che dovrebbe essere estraneo ai piaceri della carne e del pesce.

       

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Il gameplay è un ibrido fre roaming in tutti e due i titoli, anche se TW3 inizialmente sembra più libero, quindi in questo senso sono pari.
Cambia invece molto come vengono svolte le quest in questi vasti mondi di gioco, in DAI una quest può essere anche solo verbale e viene segnata sulla mappa con un indicatore, il simbolo dell'Inquisizione, molto vasto che indica solo la zona e poi con i sensi, premendo L3, si attiva un sonar che indica vagamente la direzione da seguire.
Questo comporta che spesso si esplora la zona in cerca di materiali e rifornimenti ma come in tutta la produzione è il giocatore a fare le scelte importanti.
Invece per TW3 è stato scelto un approccio più action e quasi tutte le quest riguardano l'uccisione di qualcosa.
Certo ci sono i sensi di Witcher ma sono praticamente obbligatori per svolgere le missioni ed alla lunga ripetitivi.
Le quest seguono uno schema in cui si prende la missione da un tizio, si va nella zona imdicata al millimetro dal segnale e si analizzano le tracce per poi chuudere la quest con un combattimento e tornare dal mandante per la ricompensa.
Quindi nonostante un ottima caratterizzazione dei personaggi e delle situazioni narrative TW3 viene sconfitto a mio avviso dalla poca varieta messa dai programmatori che hanno puntato troppo su uno schema fisso invece di dare la libertà che offre DAI.

        

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Per quanto riguarda il combat system sono dubbioso ed alla fine è un pareggio anche se chi preferisce i GDR puri apprezzerà maggiormente DAI che offre un party personalizzabile e la possibilità di gestire le battaglie in modo strategico con il tempo fermo, cosa che preferisco.
Invece come già detto TW3 punta sull'action e la difficoltà è più bassa fei predecessori per essere alla portata di tutti, quindi conta molto di più saper combattere bene che non le statistiche vere e proprie.

        

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Graficamente sono simili e dove DAI vanta una maggiore interazione con i fondali TW3 propone il ciclo giorno notte, che varia anche i mostri in giro, e gli effetti atmosferici dinamici e devo dire che cavalcare tra un villaggio e l'atro vedendo sorpresi da un acquazzone rende il gioco più intrigante.
Se aggiungiamo che le aree di TW3 sono più vaste e non frammentate da caricamenti come quelle di DAI abbiamo un vincitore al photofinish.
Infine come gusto personale trovo che le armature e gli oggetti metallici di DAI siano esageratamente lucidi facendo sembrare certe armature dei lavoratori notturni dell'ANAS.

       

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La longevità è a favore di DAI perché nonostante non l'abbia ancora finito mi sono reso conto di come alcune scelte cambino davvero le cose e sarebbe bello provare tutte le varianti per vedere le conseguenze delle proprie azioni, certo mi servirebbe anche un clone orientale ed un anno di ferie, mentre TW3 ha solo delle quest missabili e diversi livelli di difficoltà per spingere il giocatore a ripetere l'avventura.


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Un altra cosa a favore di DAI è la consequenzialità he grazie a Dragon Age Keep permette di modificare il background adattandolo alle scelte del giocatore nei titoli precedenti mentre TW3 si basa su ottimi romanzi e nonostante il senso di eticità maggiore di questo terzo capitolo non è necessario aver vissuto i precedenti.
La storia d'amore con Morrigan, Alistar re, la vita o la morte di certi comprimari regalano emozioni difficili da dimenticare.


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In entrambi i giochi è possibile  andare a cavallo ma su questo vince nettamente TW3 perché Rutilia oltre ad essere un vero e proprio comprimario nelle avventure di Geralt è sempre presente e fa anche da extra per le scorte oltre a portare i resti dei mostri ai committenti.
Invece in DAI i cavalli si usano solo in certi momenti e sono un surplus per muoversi velocemente e basta.


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Come ultimo confronto rimane il sonoro che ijn entrambi i casi vanta un doppiaggio dei dialoghi eccezionale ma TW3 ha quel qualcosa in più che mi sta divertendo tantissimo, il doppiaggio originale polacco che dona ai dialoghi un tono davvero incazzoso, e quindi per poco ma batte DAI e le sue battute irriverenti.


TOTALE 

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Se vi aspettavate un vincitore non avete letto bene quello che ho detto, entrambi i giochi a modo loro sono dei capolavori e certamente hanno delle differenze sostanziali anche notevoli ma meritano tutti e due di essere giocati.
E' difficile stabilire un vincitore e quindi questo pareggio è meritato e non sono tanto snob da poter dichiarare quale sia il migliore solo secondo i miei gusti, certamente ci sono dei PDF come dice Doc Manhattan che possono dibatterne per ore ma io mi fermo qui e considero questi due titoli equamente belli e così diversi tra loro che è piacevole giocarli entrambi senza cadere nel ripetitivo anzi assaporando a pieno le differenze dei due gameplay quindi ve li consiglio entrambi e spero di essere stato chiaro su quali siano le diversità ed i punti di forza di ognuno di questi due titolo che amo.

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