Sembra che questo sia l'anno dei manga sportivi e da poco un altro titolo grazie a J-Pop si è unito al vasto catalogo uscito negli ultimi mesi, si tratta di Rikudo un nuovo manga a tema puggilistico che con un tratto ben definito ed una storia cruda mi ha fortemente colpito.
Dopo il ritorno di vecchie glorie e nuove passioni, vedi Rocky Joe e Levius, ecco arrivare un nuovo manga sulla boxe e l'opera di Toshimitsu Matsubara si è rivelata una fresca, cruda, piacevole sorpresa.
A tratti la storia del piccolo Riku mi ha ricordato Forza Sugar, da cui credo che l'autore abbia preso forte ispirazione, tranne per il padre morto usato come sacco d'allenamento e le altre scene uber violente.
Ma in Rikudo non c'è solo la violenza fisica, cosa che d'altronde ci si aspetta da un opera incentrata sul combattimento, ma come per Shamo è presente quello spaccato di vita grigio ed amaro tipico dei film di Takashi Miike.
La yakuza è parte integrante di questo manga come teoricamente nella realtà dove la malavita regna sui piccoli combattimenti urbani in una città degradata e sin troppo cruda.
I primi capitoli sono un pugno nello stomaco difficile da digerire che poco si sposano con i manga sportivi a cui siamo abituati da anni ed anni di Adachi.
Però Rikudo è anche una storia di rivalsa e riscatto sociale di un ragazzino problematico che ha tutto e tutti contro ed usa i suoi pugni per emergere dallo squallore in cui annaspa.
Difficile pensare che possa avere grosso successo ma chi apprezza il genere potrà trovare un ottimo fumetto da leggere, per adesso ne sono usciti sei volumi in Giappone ma conoscendo J-Pop è difficile dire quanto resterà regolare l'uscita e bisogna vedere se il mese prossimo arriverà realmente il secondo numero.
Per adesso si è rivelato un bel manga da leggere e per questo lo consiglio caldamente e tutti.
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