I sequel sono sempre difficili da digerire, le aspettative sono alte e spesso le idee poche, per questo molti telefilm dividono in cicli le loro storie e Kamen Rider non fa eccezione.
La differenza però risiede nel fatto che Amazon è una serie adulta con tematiche più introspettive e tanta violenza che è stata apposta suddivisa in due archi narrativi.
Adesso stanno andando in onda gli episodi dal 14 in su, continuando la particolarità di iniziare ogni titolo con la lettera dell'alfabeto corrispondente, ed il primo impatto non è stato dei migliori.
Ringrazio di cuore gli Italian Sentai Subranger per aver dedicato tempo ed energie a realizzare i sottotitoli per questa nuova serie.
Infatti l'inizio non è come mi aspettavo, speravo di rivedere Haruka e scoprire cosa succedeva dopo che guidava gli esuli degli Amazon verso una terra promessa, guardare cosa faceva la squadra di eliminazione ed il fato di Jin ed invece tutte le mie aspettative sono state deluse.
Il primo episodio è incentrato su Chihiro un ragazzo in grado di diventare Kamen Rider Amazon Neo ed i suoi amici sbandati che danno la caccia ad un nuovo tipo di Amazon che contagia gli umani.
A metà dell'episodio mi stavo davvero annoiando e chiedendo cosa cavolo stavo guardando.
Per fortuna ho continuato la visione ed aspettato sino al terzo episodio per fare questa recensione e sebbene restino molti dubbi Amazon resta una bella serie.
Il nuovo protagonista Chihiro interpretato da You Maejima è ancora più bimbomimkia bisognoso di attenzioni di Haruka e per questo non riesco a digerirlo.
La nuova squadra di eliminazione capitanata da Takeshi Kurosaki, ovvero l'attore Kota Miura visto in Shinobido che praticamente è il Gary Oldman di Leon ma asiatico, non sono ancora riuscito ad inquadrarla.
L'unico rimasto della vecchia formazione è Fukuda ma bisognerà aspettare sino al terzo episodio per vedere comparire la mia prederita, Nozomi, e quel ciarlatano di Kazuya.
Con il ritorno di Haruka appare nuovamente anche Mizuki solo che adesso è un agente speciale addestrata apposta per combattere gli Amazon che continua a vivere il dilemma giapponese incest-fratello-sorella-amoreproibito lovelove tiodioeducciderò ad un livello estremo e francamente non mi piace tanto.
Ma facciamo un attimo un passo indietro per focalizzarci sulla nuova protagonista femminile che è la ragione per cui Chihiro decide di ritornare alla 4C, perché nonostante la faccia da bimbokawai è un suddito della figa, ovvero Iyu che in realtà è un Amazon.
Anzi un cadavere rianimato con cellule Amazon sperimentali che esegue ogni ordine come un automa e si ferisce in continuazione.
Praticamente la Rei Ayanami di Kamen Rider e proprio per questo non mi piace, ma sono sicuro che non solo i giappomaniaci si pippano su di lei, e Ayana Shiramoto come ragazza è parecchio carina quindi spero che faccia qualcosa di più che dire' 'ricevuto''' con sguardo vacuo.
Mi dispiace che sia scomparsa la direttrice Mizusawa per fare restare il leccaculo Tachibana ma essenzialmente nel mondo politico aziendale giapponese ha senso ed essendo un bastardo con dei principi ha comunque maturato un evoluzione introspettiva mica male, un po in sordina per adesso l'assistente tuttofare Kano ma credo che ci riserverà delle sorprese.
Insomma non è certamente l'inizio ed il sequel che mi aspettavo e troppa carne è stata lasciata sul fuoco mentre continua ad aggiungersene altra come la fonte di questi nuovi Amazon, il passato di Iyu, la nascita di Chihiro ed il ritorno solitario di Haruka a combattere.
Devo comunque ammettere che il design di Neo mi piace un botto e per adesso le storie sono più cariche di risvolti psicologici e di efferate violenze degne dei migliori horror splatter degli anni 90.
Il taglio e la regia restano comunque molto più curati di altre serie e l'impatto crudo e realistico di certi aspetti rende Amazon una delle migliori serie di Tokusatsu che ho visto negli ultimi anni quindi spero che non cada nel finale ma di questo parleremo più avanti appena si concluderà.
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