Dungeon Food quando la fame assale l'avventuriero


Se non mangi non puoi diventare forte, e se non diventi forte non mangi!
Andando in cerca di avventure in un Dungeon, uno dei maggiori rischi è finire divorati da un mostro. In Dungeon Food è vero anche il contrario: senza soldi né cibo, una squadra di avventurieri dovrà imparare qual è il metodo migliore per condire i pipistrelli giganti e come cuocere a puntino un troll. Ovviamente, il vero problema è sopravvivere alla caccia della materia prima, come capirà un giovane esploratore alla ricerca della sorella finita… nello stomaco di un drago!



Il concept del manga di Ryoko Kui è alquanto originale e stravolge il concetto di dungeon crawler ponendo il pranzo al centro dell'avventura soprattutto se per cibarsi i nostri impavidi eroi devono combattere con gli ingredienti.
Il disegno è molto valido, anche se spesso si nota l'assenza dei fondali nelle scene d'azione, e si passa da momenti eroici a scenette comiche senza esitazione.


Naturalmente il personaggio migliore è il nano che insegna a Ratos i segreti dell'arte culinaria, con slime pipistrelli giganti e basilischi, e sebbene il tono del manga sia sempre scanzonato lo trovo quasi meglio di tanti fantasy action che si atteggiano a drammatici con scene stereotipate.
Insomma Dungeon Meshi, in originale, è un fumetto leggero con cui divertirsi ma essendone usciti solo tre volumi dal 2014 non credo che procederà velocemente da noi però vale la pena leggerlo per provare qualcosa dal sapore diverso.

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