Gundam Iron-Blooded Orphans la recensione della prima stagione


Posso dire di essere un grande fan di Gundam sin dal suo arrivo in italia, la prima serie per l'epoca ed ancora adesso è un capolavoro e nonostante non tutti i sequel e gli spin off usciti in seguito siano stati all'altezza ho visto praticamente tutte le serie.
Ultimamente però ci ho un po mollato ed è un peccato perché finalmente stanno portando da noi i fumetti recenti, dopo il zoppicante Gundam Age a cui voglio dare una seconda possibilità quando avrò tempo e Reconguista in G che mi sono rifiutato di recensire non ero propenso a sciropparmi una nuova serie ma Gundam Iron-Blooded Orphans mi ha fatto cambiare idea.


L'idea di base è quella dei bambini soldato usati come armi a basso costo nelle milizie private di Marte e le premesse socio politiche sono valide ed intriganti come in altre opere che mi sono piaciute tipo Code Geass.


All'inizio ho patito un po i disegni, che non sono male ma presentano questi ragazzini minorenni come alti due metri e muscolosi, e probabilmente per attirare i fan degli yaoi i primi episodi è la fiera dell'addominale scolpito e ragazzini che fanno le flessioni.


Ma bastano i primi cinque episodi per capire che il tema trattato è molto crudo e realistico e Mika spesso sembra un sociopatico pronto ad uccidere ad un cenno di Orga e spesso lo fa.
Il rapporto tra fratelli di ventura dei due protagonisti mi ricorda quello di Gurren Lagann ma senza le parti scanzonate, infatti la regia di Tatsuyuki Nagai e la trama scritta da Mari Okada hanno un tono molto più crudo.


Il mio personaggio preferito è Naze Turbine con la sua ciurma di sole donne che sono anche sue amanti, ha anche una parte della nave spaziale convertita ad asilo per i figli, perché mi ricorda un po Lupin anzi è la perfetta fusione tra lui e Jigen con quel tocco di yakuza buono ed onorevole che non fa mai male.


Il design di Orga è un po eccessivo con quel ciuffo bianco ribelle ma gli altri personaggi sono più realistici, a parte il fisico da 300, ed il mecha design affidato a Kanetake Ebikawa, famoso per Full Metal Panic, è davvero lodevole.
Il Gundam Barbatos con la sua lancia, e più avanti la spada, è molto figo e durante la serie a seconda dei pezzi i ricambio ha diversi spallacci ed anche un'armatura per renderlo più resistente.




Anche gli altri mech hanno un design cavalleresco ed usano principalmente asce e mazze portando un inversione di tendenza contro le ultime serie piene di raggi laser e spade d'energia, i nomi derivano dalla mitologia norrena e diversi demoni risultando molto accattivanti per questi guerrieri di metallo.
Barbatos è un demone ed assistente di Astaroth, Gusion, Kimaris, e Grimgerde derivano da miti nordici mentre Schwalbe Graze ed il Ritter sono di origine scandinava e tedesca.



Mentre il design delle astronavi, che invece come gli altri mezzi hanno nomi giapponesi, è accattivante e mi ricorda molto Cowboy Bebop con quel giusto tocco di CG inoltre i combattimenti spaziali con i pirati spaziali ed i Teiwaz senza contare il ritorno nell'atmosfera terrestre sono magnifiche da vedere.


La prima stagione uscita ad ottobre del 2015 in Giappone ha 25 episodi e presto sarà seguita dalla seconda serie che come per Gundam 00 e prima ancora per il Seed farà entrare nel vivo la storia.
Per adesso il piano di Kudelia Aina Bernstein per l'indipendenza di Marte e delle colonie è andato bene grazie al supporto di Makanai e del misterioso Montang.


Proprio sul finale si scopre il vero scopo di questo nuovo Char, sempre vestito in modo strano e con una maschera per non farsi riconoscere, ma questa volta è proprio un travestimento, perché in realtà il piano di McGillis Fareed aveva preso forma sin da bambino e sospetto sia legato alla vendetta di averlo fatto vestire alla marinaretta.
Comunque anche lui ha un Gundam, rosso, ed è abilissimo nel combattimento senza contare che è tutta opera sua quello che succede ma per adesso le sue macchinazioni per risanare Gjallarhorn sono secondarie rispetto alle vicissitudine della Brigata Tekka e si sono alleati più volte quindi bisognerà aspettare i nuovi episodi per vederli scontrare.


Era da tempo che una serie di Gundam non mi prendeva tanto e mi sono visto tutti gli episodi in un paio di giorni, disponibile gratuitamente su daisuki.net con i sub ita, quindi il mio parere è completamente positivo.
Trama intrigante e matura, con personaggi un po stereotipati ma concreti, ottimo mech design e graficamente valido per questo lo consiglio a tutti gli amanti di Gundam e delle serie robotiche in generale.
Quindi adesso aspetto i nuovi episodi di Gundam Iron-Blooded Orphans e spero che la seconda parte non deluda perché la prima è davvero eccezionale!

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