Saint Seiya Soul of Gold dalla puntata 3 alla 5 sino al centro di Yggdrasil


Essere un fan di Saint Seiya vuol dire soffrire, ormai sono giunto a questa tragica conclusione, perché non è possibile che ogni nuova opera di Kurumada sia in bilico tra il trash ed il WTF estremo, ed a ben riguardare il manga originale non sono poche le pecche su cui bisogna chiudee un occhio.
Eppure da bambino adoravo i Cavalieri dello Zodiaco ed adesso non posso che continuare a sperare che esca ancora qualcosa di decente basato su questo brand decennale.
Infatti dopo essermi spaccato di Saint Seiya Soldiers Soul, che non è un bel gioco ma un vero fan deve averlo lo stesso, eccomi a continuare le recensioni scherzone su Soul of Gold che tra una mimmata e l'altra riesce anche ad essere interessante quindi incominciamo dal terzo episodio e poi veloci verso le stelle...


Il terzo episodio si apre con Milo che vagando nelle stradine di montagna, ghiacciate e senza corrimano, di Asgard si imbatte in Camus che simpaticamente è passato al nemico per solidarietà con il suo amico Surt di Eikschnir.
Ora le costellazioni non c'entrano più una fava ma qui l'unica cosa nordica è il nome Surt, da Surtr un gigante del fuoco che brandisce una spada fiammeggiante, e come al solito i giapponesi incasinano le cose.


Come si capisce dal nome questo nuovo guerriero divino ha il potere del fuoco e sta per arrostile Milo quando Camus lo colpisce per primo salvandolo.
Ora il fatto che uno dei cavalieri più fedeli sia passato al servizio di un dio nemico è già una cosa difficile da mandare giù ma il perché è ancora più stupido ma ne parliamo dopo.


Cambio di scena, si torna in uno di quei ridenti villaggi ottocenteschi circondati dalle nevi perenni in cui Deathmask cerca di abbordare una venditrice di fiori facendo il figo in canotta a meno dieci, e non si sa bene perché gli è cresciuto il pizzetto, ma la ragazzina vuole solo i soldi per mantenere i fratellini con un onesto lavoro ed il cavaliere siciliano ha frainteso.


Arriva dunque Afrodite che con la sua maglietta rosa ed il foulard ci tiene a sottolineare da quale parte sta, e da quale lato della strada, e parte con il pippotto della bellezza sinché non viene trascinato via.


Ma in questa ridente città di passaggio, quasi una metropoli da trenta forse quaranta persone, ci sono anche Aiolia e Lyfia che incontrano Deathmask e cercano di convincerlo a lottare con loro.
Intanto il prode non eroe si ubriaca con il suo boccale di legno per quella storia che nessuno ha investito risorse nella ricerca e nella creazione del vasellame.


Lyfia rimane sconvolta dal vedere come un cavaliere di Atena sia dedito al gioco d'azzardo, a bere, e cercare di rimorchiare le orfanelle cosa che comunque è d'obbligo nel mondo dei manga e degli anime visto che non si può fare parte della storia senza un lutto familiare.
Quindi lasciano Deathmask a sbronzarsi nella taverna che poi magari ce n'è con l'oste.


Si cambia scena e Milo incazzato come una biscia uno scorpione assalta la base nemica dove facciamo la conoscenza anche di Sigmund il fratello di Sigfried di Orion che non ha preso benissimo l'ultima visita dei cavalieri di Atena.
Ma soprattutto veniamo a scoprire il segreto di Camus, allenandosi ad Asgard e non chiedete il perché da bambino ha provocato una valanga che ha ucciso solo la sorella del suo amichetto Surt e da allora fa tutto quello che vuole lui per consolarlo. Povero Camus come sei caduto in basso per mancanza di idee degli sceneggiatori.


Ecco che lo scontro diventa impari e scende in campo il terzo guerriero divino, Sigmund di Granyl che neanche wikipedia mi ha aiutato a capire cosa rappresenta se non che Sigmund è un personaggio della mitologia norrena, e che devo dire ha una bellissima armatura anzi forse la più bella tra quelle divine.


Lo scontro volge per il peggio e Milo è rinchiuso in una trappola fiammeggiante preparata in anticipo da Surt che vince così il premio merdone e pure Sigmund rimane schifato da tanta bassezza.
Ma ecco che in aiuto del cavaliere dello scorpione arriva il mio segno in poersona Saga di Gemini e la puntata si chiude in bellezza.


Il fatto che Saga non solo sia il cavaliere del mio segno ma uno dei cavalieri d'oro che preferisco, e di cui colleziono i Myth Cloth, ma si tratta anche del personaggio chiave di tutta la storia ed uno dei cavaliri più potenti in assoluto. Quindi proprio con lui si apre la quarta puntata di Saint Seiya Soul of Gold.


I nemici non la prendono benissimo e dopo aver fatto delle facce di tonno si apprestano ad attaccarlo insieme ma grazie all'Another Dimension Saga vanifica i loro attacchi e porta via il belino insieme a Milo.


Facciamo dunque la conoscenza dei sette cavalieri divini al soldo di Andreas ed oltre ai tre precedentemente visti scopriamo Balder di Hraesvelgr, che rappresenta un gigante in grado di trasformarsi in un aquila e così si spiega la forma della sua armatura, ma vorrei sottolineare come venga annunciato come un personaggio immortale.
Proprio Balder, fratello maggiore di Thor e più amato dagli dei, era divenuto invincibile e con la sua morte inizia il Ragnarok ed il crepuscolo degli dei.


L'altro cavaliere misterioso lo è anche per i compagni, infatti Utgardar di Garmr rappresenta il cane che fa da guardia alle porte del mondo dei morti di Hel e proprio lì combatterà ma ne parliamo più tardi.
La sua armatura ricorda molto quella di Luxor ma con i colori violacei e non è malissimo anche se ha un aria da ninja appena uscito da Naruto.


La riunione di condominio di Asgard è breve e concisa, bisogna far fuori gli stranieri che rubano le nostre donne e ci tolgono il lavoro dice Andreas e per questo il simpatico Fafnir ha ordito una truffa sanitari per riuscire nel suo intento.


Infatti con la scusa di cure mediche gratuite, no questo è vero, Fafnir costringe i malcapitati in dei bozzoli e li ne estrae la linfa vitale per creare delle gemme.


Questo non passa inosservato al cavaliere botanico amante del pesce che in questo episodio riesce a sembrare un figo della madonna togliendosi quell'aria da bulicio stronzone che aveva assunto nella saga delle dodici case.


Anche Deathmask accorre al falso centro medico per cercare di trarre in salvo la tipa con cui ci provava ma arriva giusto in tempo per vedere Afrodite trapassato e stritolato dai rampicanti.



Nonostante tutto Afrodite muore con il sorriso sulle labbra perché ha fatto la stessa fine del suo eroe Lady Oscar ed adesso possono farsi cingere dalle rose rampicanti insieme nell'aldilà.


Il sacrificio del compagno/a unito alla morte della tipa con cui ci provava scatena il cosmo di Deathmask che ritorna a vestire l'armatura del cancro dopo quel fatto che era così stronzo che pure l'armatura si schifava a stargli vicino.
Ma questa è una serie giuvine e forse gli sceneggiatori non l'hanno manco mai letto il manga originale quindi perché stupirsi delle incongruenze.


Inoltre gli girano così forte che riesce pure a digievolvere l'armatura, diventando così un coso inguardabile pieno di tentacoli sulla schiena come piace tanto ai giapponesi, e spazzare via i rampicanti di Yggdrasil ma non a salvare la tipa.


Prima della fine dell'episodio lo spettatore viene messo a conoscenza del fatto che Andreas dietro il tendone della sala del trono nasconde una pacchiana meridiana su cui mettere le armature d'oro catturate e la cosa puzza un po e non è solo per l'armatura del pesce.


Il quinto episodio si apre con il pippotto su come distruggere la barriera succhiacosmo scoperta dal sacrificio di Afrodite e Shaka al sicuro nella sua grotta manda gli altri a morire per spaccare i tre punti deboli della barriera.


Qui i valorosi cavalieri d'oro si trovano di fronte ad una strana nebbia, minchia siamo finiti a Silent Hill pensano inizialmente, ma poi si trovano di fronte degli strani avversari.
Aiolia si becca un Seiya dallo sguardo depravato che cerca di palparlo.


Infatti per arrivare al centro di Yggdrasil bisogna attraversare il labirinto Fimbulwinter che genera illusioni sfruttando le paure di chi lo attraversa.
Grazie come sempre a Lyfia per essersi ricordata una cosa importante una mezz'oretta dopo che sarebbe stata utile.


Doko capisce subito che è un illusione e quello non è veramente Shiryu che sta invece combattendo negli inferi e lo riempe di pattoni.


Milo si becca nuovamente il fantasma di Hyoga con le sue mosse da ballerino del lago dei cigni.


Il fatto che Aldebaran si debba confrontare con Andromeda mi lascia da pensare, forse la paura più recondita del toro è vedere compromessa la sua mascolinità e venire sottomesso ma questo è un ragionamento metafisico che sfiora appena il possente cavaliere e con un colpo spazza via quella minchietta di Shun.


Per Aiolia non è così semplice e Seiya si trasfroma in Shura che lo pigli ad exaliburate in faccia finché non arriva il vero Shura a difenderlo.
Questo nonostante il modo pacchiano in cui è stato presentato è un buon approfondimento psicologico, infatti Aiolia ha sempre nutrito del risentimento per Shura visto che è stato lui ad uccidere suo fratello e nonostante combattano insieme in nome di Atena non gli ha mai perdonato l'accaduto.


Veniamo anche a scoprire come sono nate le armature d'oro divine, infatti per far evolvere un armatura al rango divino già nel manga veniva spiegato che serve il sangue di un dio e per questo i cinque bronzini potevano riuscirci ma per le armature d'oro si è scelto un escamotage più frufru.


Infatti Atena commossa dalla morte dei cavalieri durante le loro battaglie ci ha pianto sopra e così le armature hanno acquisito il potere di trasfromarsi quando il cosmo arriva all'apice.
La scena in cui Atena sembra coccolare/mungere l'armatura del toro non ha prezzo ed andrebbe messa negli annali degli shonen per sempre.


Ecco dunque che i tre valorosi arrivati dinnanzi ai cristalli della barriera, che sono furbescamente posizionati all'esterno di essa così da essere vulnerabili agli attacchi esterni, si possono trasformare.


Visto che Aiolia non era morto siano alla fine i genialidi che scrivono questa roba si sono inventati che Atena aveva benedetto con il suo cosmo la punta di freccia che era appartenuta ad Aiolos e che era rimasta con la piccola dea finché lei non l'ha ridata al cavaliere del leone e così ecco la sua armatura trasformarsi.


Per Milo le cose si fanno più complicate e deve ricorrere ad un oggetto esterno, non pensate male, si tratta del pugnale con cui Saga ha cercato di uccidere Atena e con cui poi lei si è tolta la vita per arrivare da Hades ma questo non spiega perché anche il toro e lo scorpione hanno le ali.


Il piano è un successo e lo dimostrano le esplosioni nucleari che devastano il pacifico panorama di Asgard.


Purtroppo lo sforzo per Milo è stato eccessivo e muore anche lui avvolto dalle piante, fine quinto episodio e siamo già a due cavalieri d'oro caduti ma in generale sono successe più cose e scontri che in dodici episodi di Dragon Ball Super e nonostante la qualità altalenante delle animazioni la storia sta prendendo piede.
Ora i nostri eroi possono entrare nel centro di Yggdrasil senza subire depotenziamenti e così affrontare i guerrieri divini a piena potenza ma per la prossima parte se ne riparla un altra volta che già questo post è diventato bello lungo ma posso già annunciare che gli scontri valgono la pena di guardare questa serie ma bisogna sempre chiudere un occhio sul perché e sul come.



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Commenti

  1. i commenti, specialmente sulla sessualitá di aphrodite, sono molto sgradevoli.

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  2. Bisogna scherzarci sopra, non c'è personaggio più Lady oscar di lui

    Mi spiace che la mia presa per il culo di questa pessima serie ti abbia urtato ma se invece di fare una trama del cavolo avessero fatto delle storie degne dei cavalieri d'oro avrei tessuto le lodi di Aphrodite ma invece sembra solo un minchione

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