Lupin III l'avventura italiana - torta di riso finita


Visto appartengo alla vecchia generazione che ha guardato in televisione il primo Lupin di Miyazaki con la sigla Planet O e se ne era innamorato quindi sentire i nuovi doppiatori è un agonia.
Al contrario di quello che è successo con la voce di Re Kaioh qui aver cambiato, almeno per me, toglie spessore alla produzione.
Purtroppo Roberto Del Giudice ci hanno lasciato nel 2007 ma Stefano Onofri mi sembra una caricatura, sarà forse anche il trauma della sigla di Moreno, però non sono soddisfatto del doppiaggio e neanche dell'adattamento.


Il primo episodio intitolato Il matrimonio di Lupin III presenta infatti alcune pesanti flag della morte tra cui lo spiegone iniziale dei personaggi, cosa del tutto inutile, con le loro voci stranianti e quella finta CG da video amatoriale non fanno presagire nulla di buono.


Infatti le foto di San Marino ritoccate con photoshop e le macchine in CGI che sembrano uscite da un videogioco PS One mi hanno deluso ma alla fine si nota maggiormente nel primo episodio e gli altri tre si salvano in parte anche se la qualità delle animazioni non è eccelsa come si sperava.


Come dicevamo Lupin si sposa a San Marino con Rebecca, una ricca ereditiera e bambina viziata bisognosa di adrenalina ed emozioni forti, ma tutto ciò fa parte del suo piano per rubare la corona della libertà ma non va tutto liscio.


Un po ci si mette Fujiko ed un altro po Zenigata, qui doppiato da Rodolfo Bianchi che vorrei ricordare è la voce di Chuck Norris, e si susseguono fughe roccambolesche e colpi di scena ma nulla che si differenzi dalla classica puntata di Lupin anni 90.


Alla fine Lupin rimane sposato con Rebecca che lo ha fregato ed appare personaggio misterioso che sarà fulcro dei prossimi episodi ma anche se fosse stato ambientato in Ungheria la puntata sarebbe stata uguale e lo sfondo italiano mi sembra una mera presa in giro.


Il secondo episodio intitolato Il falso fantasista è incentrato sul gioco del calcio e nella fattispecie sul calciatore Brozzi, anche se all'inizio sembra che sul tabellone l'unico a segnare sia stato casualmente un asiatico, ed anche qui ci troviamo a San marino ma potrebbe anche essere la periferia di Glasgow che la storia è uguale.


Ritroviamo il personaggio misterioso di fine episodio a fare da guardia del corpo ad un mafioso amante del calcio, forse solo questo è ispirato all'Italia, in compagnia di un emulo di Chuck Norris in L'ulro di Chen terrorizza anche l'occidente.


Carino l'inseguimento in macchina, Lupin torna a guidare una 500 gialla ma questa volta Abarth, e Giemon fa qualcosa anche se in queste storie sembra sempre che Lupin sia in coippia solo con Jigen, che dopo la morte di Sandro Pellegrini nel 2013 adesso ha la voce di Alessandro Maria d'Errico speaker di Sky Italia.


Purtroppo alla fine la trama diventa buonista ed il calciatore non è un drogato ma un malato cieco da un occhio che lotta contro la sua malattia pur di continuare a giocare allo sport che ama e non deludere i fan.
Io invece da fan di Lupin, che ha anche letto il manga originale di Monkey Punch, sono molto deluso da questa serie spacciata come ispirata alle bellezze italiane e che invece mostra solo luoghi comuni.


Il terzo episodio intitolato 0.2% di possibilità di sopravvivere è sicuramente l'unico decente anche se trasforma l'agente Nix dell'MI6 in una sorta di Terminator con poteri uditivi stile sonar.
Il fatto che Jigen si sia fatto fregare e torturare legato ad una croce è tutto simbolismo ed anche in questa puntata ci si trova a San Marino e mi sto chiedendo perché la serie non si intitoli Lupin III L'avventura di San Marino.


Nix da buon agente segreto ha una macchina piena di gadget tra cui il parabrezza olografico per le videoconferenze.


Non so perché questi screenshot siano venuti male, forse anche a VLC non piace questo anime, ma la macchina di Nix è più allungata in realtà ma sembra comunque uscita da Tron.


Lo scontro tra Lupin e Nix è davvero carino e l'unico momento interessante di queste puntate anche se trovo che in queste immagini più che mai l'agente britannico assomiglia l'ultima incarnazione di 007, cosa che non mi dispiace.


Questa volta Lupin se la vede brutta ma salva Jigen e si tiene il frammento della collana di Madame Pompadour, Goemon non si è visto mentre rivediamo ancora Rebecca per scoprire che lei e Lupin sono ancora sposati e che quindi questa cosa sarà il fulcro della serie.


Chiudiamo con il quarto episodio trasmesso in italia, ed in anteprima mondiale visto che pure i giapponesi vedranno questa serie il 2 ottobre, si intitola Tiratore scelto ed è incentrata solo su Jigen ed almeno questa volta non è ambientata San Marino.


E' ambientata in un tipico borgo francofono con il classico vecchietto con la pipa ed i baffi di Super Mario che da indicazioni stradali che se si faceva i cazzi suoi l'episodio finiva subito.


La trama però è davvero ridicola, in questa città un boss mafioso chiamato Eric il non letale punisce tutti coloro che posseggono una pistola crivellandoli di colpi senza ucciderli e guarda caso Jigen per un mal di denti va dalla dottoressa che cerca di chiudere questa faida.


Oltre al fatto che i personaggi hanno tutti nomi stranieri e che questa cosa non sta in cielo ne in terra, altro che Cosa Nostra questa è proprio una cagata, Jigen per vendicare il vecchietto che voleva vendicare il giovane amico affronta nove killer disarmato e li uccide tutti solo muovendosi.
Capisco che Jigen sia figo ma questa cosa di calcolare le traiettorie per fagli sparare a vicenda è proprio una stronzata e si capisce che questo episodio è un tappabuchi della trama principale per guadagnare tempo.


Alla fine la dottoressa si prende una cotta e poco importa tutta quella gente ridotta ad un vegetale, lei si slega i capelli e toglie gli occhiali diventando figa per spaziale e ciao bello.
Finiscono così i primi quattro episodi di questa serie che dovrebbe averne ben 24 ma se sono tutti così non ci trovo nulla di eccezionale, il tentativo della trama concatenata svanisce sotto i colpi del non sense già in questo quarto episodio e sebbene mi piacciano i disegni con quello stile retro non è certamente il ritorno di Lupin che mi aspettavo.


La giacca blu mi piace così come il design e se non ci fossero certe sdolcinatezze sarebbe un classico Lupin ma come al solito i giapponesi parlano di cose che non conoscono e se qualcuno degli sceneggiatori è stato in Italia probabilmente non si è trovato bene ed ha preferito San Marino.
Poi non capisco perché Lupin non abbia mai problemi di lingua, non ridete, sarebbe stato carino vedere incomprensioni linguistiche e gag sulla vita italiana ma questa serie potrebbe essere ambientata ovunque e non cambia nulla anzi forse non sarei così critico.
Proverò a vedere se la trama di Nix si evolve in qualcosa che non sia una mimmata cosmica del tesoro nascosto nella collana perduta in frammenti ma ho il terrore che sarà tutto banale perché non vedo proprio lo sforzo di far qualcosa fuori dagli schemi.

Commenti