Wiedzmin - The Witcher la serie televisiva


Nonostante i primi romanzi da cui nasce The Witcher siano del 1992 per il vero successo mediatico bisogna aspettare più di dieci anni ed ecco che nel 2001 esce il film dedicato a Geralt di Rivia e poco dopo nel 2002 viene me prodotta una serie di tredici episodi dall'emittente Telewizja Polska.
Il ruolo di Geralt è affidato nuovamente a Michal Zebrowski per mantenere la continuity visiva tra le due opere, nonostante le critiche di alcuni fan, e dopo averla vista ecco la mia recensione.


Il fatto che questa serie si trovi solo in polacco, con i sottotitoli in inglese se si è fortunati, è un grosso deterrente ma con la testardaggine si vince, quasi, sempre e devo dire che dopo il primo episodio lentissimo con l'infanzia di Geralt che spiega le sue origini e come vengono addestrati e mutati i ragazzi in uno strigo la serie decolla.


I tredici episodi che compongono la prima, ed unica stagione, di Wiedzmin - The Witcher sono da circa 60 minuti e non sono particolarmente emozionanti ma per chi ha letto i primi libri sono interessanti.
Gli eventi non si svolgono nello stesso ordine dei romanzi ma ci sono praticamente tutti i personaggi famosi più altri per illustrare in maniera più telegenica gli eventi.


Ogni tanto la faccia di Michal Zebrowski assume espressioni da vero pirla ma nel complesso è un buon Geralt ma non all'altezza di quello del videogioco che dal 2007 in poi ha stregato i cuori di molti appassionati di fantasy che ricorderanno il personaggio con quelle fattezze e non con l'aspetto dell'attore polacco.


Una delle cose che mi colpito è come Geralt si modifichi durante gli episodi, non solo il vestiario ma anche i capelli e la barba per arrivare alle varie cicatrici che collezionerà in battaglia dando un senso di continuità maggiore di molte altre serie fantasy in cui il personaggio è sempre uguale e fighetto per piacere al pubblico.


Purtroppo il low budget a paragone delle produzioni americane ed il fatto che nel 2002 la CG non era il massimo ha prodotto il drago dorato Villentretenmerth posticcio e poco epico, vedi sopra, ma i costumi e la fotografia così come gli scenari sono curati e danno quel senso di decadente che sta benissimo con The Witcher a differenza dei castelli perfetti e le scintillanti armature di Merlin e Co.


Per farsi scusare delle scene poco riuscite in CG i polacchi hanno pensato che non c'era bisogno di lesinare su altri aspetti ed ecco che nonostante il bollino giallo ci sono tette, cui, e nudi integrali da far invidia all'HBO.
Quindi se volete vederlo finché c'è guardatelo sul tubo ad ennesima riprova che... lasciamo stare intanto la pirateria vince come in One Piece ma almeno serve a qualcosa in questo caso visto che non trovo niente in DVD manco sulla baia.


Tra l'altro il lato umano di The Witcher è sempre stato ben caratterizzato sia nei romanzi che nei videogiochi e le attrici sebbene non siano fotomodelle hanno il loro perché soprattutto Yennefer.


Per quanto riguarda gli uomini invece come ci ricorda spesso il videogioco Geralt è un figo e tipi come Ranuncolo sono alquanto poco virili e la cosa mi sta bene.
Non mi sono messo a vedere questo telefilm per gli attori bellocci e gli effetti speciali ma per la trama ed il contesto e se amate The Witcher rimarrete soddisfatti come me.


Certo gli elfi me li ero immaginati più come dire... elfici ma visto che sono in decadenza ed il loro splendore ormai è passato, come nel racconto del diavolo del campo di cui l'immagine sopra mostra il silvano ed il capo degli elfi come creature molto diverse dall'immaginario che ha creato Tolkien.
Anche questo è un pregio, nonostante le varie influenze mediatiche che invece hanno subito i telefilm fantasy per essere commerciali Wiedzmin si tiene fedele ai romanzi di Andrzej Sapkowski, ed è un motivo in più per guardarlo.

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