Star Wars Visions, orientale è meglio?


Uscito recentemente Star Wars Visions soddisfa il più oscuro desiderio dei fan di Guerre Stellari amanti dell'animazione nipponica ovvero una versione anime dell'universo creato da Lucas con veri e propri samurai armati di spade laser.
Sebbene sulla carta sia un idea stupenda, ai limiti dell'autoerotismo, in questi nove episodi disponibili su Disney + non ho provato il feeling che ha caratterizzato prodotti occidentali come Clone Wars ed il recente Bad Batch.


Per quanto l'animazione di buon livello, con uno stile visivo discreto è forse il design a turbarmi, infatti gli episodi sono curati da diversi studios tra cui i celeberrimi Trigger autori di Kill la Kill e Little Witch Academia ed i Production IG che nel 1995 diedero i natali al meraviglioso film di Ghost in the Shell non è della qualità che mi lamento ma di come sia contestualizzata.
Fare un anime di Star Wars non vuol per forza dire rendere Star Wars un semplice anime pieno di stereotipi visivi e culturali.


Può sembrare strano come concetto ma è più o meno lo stesso del white washing al contrario perché qui situazioni tipicamente occidentali sono state pesantemente riviste in chiave orientale con personaggi che sembrano usciti da Tokyo Ghoul o che vestono come samurai giapponesi anche se teoricamente il Giappone non esiste in questa galassia lontana lontana.
E' lo stesso motivo per cui Batman Ninja o lo ami o lo odi solo che è stranamente più sensato che il vigilante di Gotham finisca nel passato che non tutto ad un tratto saltino fuori questi chiari riferimenti all'oriente terrestre dove prima erano ben amalgamati al contesto, per intenderci i Jedi sono una sorta di samurai spaziali ma qui ci sono proprio i samurai con le spade laser e la prima cosa che ho pensato vedendoli è che ciò è sbagliato.


Quello che mi ha fatto storcere il naso è appunto questa forzata patina anime come se agli studios fosse stato chiesto non di realizzare dei cortometraggi su Star Wars ma degli anime che urlassero " Star Wars é giapponese" per attirare gli otaku.
Non so se sia poi la scelta sbagliata ripensando agli adattamenti manga dei vari film, usciti anche da noi e dalla qualità decisamente insufficiente, e comunque il grande pubblico ha apprezzato il progetto con critiche positive proprio perché Disney ha giocato sul fan service.
Forse per questo ho voluto fare la pecora nera ma è un pò come vestire Luke e Darth Vader da samurai, come nella linea di action figures della Bandai, giusto per attirare il pubblico e non perché contestualizzato nella storia.
Star Wars ha sempre avuto un anima mistica ma probabilmente mi aspettavo troppo da questo prodotto che poteva fruire delle splendide animazioni di questi studios e vantare una trama ricca di folklore che l'universo espanso ha da offrire ma ha preferito fare il minimo per ingraziarsi i fan deludendomi.

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