Il Gundam della domenica - SD Gundam World Sangoku Soketsuden first look e la rinascita di Liu Bei Unicorn Gundam


Un collezionista non conosce mai la sazietà, un vero appassionato ne vuole sempre di più, e Bandai è ben felice di accontentare me e tutti coloro che vogliono altri Gunpla SD dedicati a Romance of Three Kingdoms e questa volta arrivano direttamente dalla Cina.
Strano ma vero, dato che gli asiatici sono particolarmente sdegnosi con i loro simili, e Bandai fa una vera e propria guerra contro i falsi cinesi dei Gundam ma adesso la nuova linea SD Gundam World Sangoku Soketsuden è realmente made in china su licenza e controllo del Bandai Hobby Central.
Come potete vedere nel video sottostante questi model kit hanno tutta una serie di nuove caratteristiche e soprattutto i nomi originali degli eroi oltre alla lingua inglese su confezioni e manuale.




Diciamo quindi che sono particolarmente soddisfatto di questa prima ondata e per ciò mi sono già tuffato nella loro costruzione andando a realizzarne un paio ed adesso vedremo l'unboxing dedicato a Liu Bei in versione Unicorn Gundam.




Il contenuto della scatola sembra poca roba ma invece è decisamente un miglioramento a confronto della precedente linea con Ryubi.


La componentistica sembra uguale ma ci sono parecchie differenze, per prima cosa nonostante il made in china le plastiche sono decisamente buone soprattutto le clear parts e quelle gloss.
Essendo un easy kit con il sistema dei gate nipper free si possono staccare i pezzi senza usare attrezzi ma c'è molta più rifinitura di quanto credevo all'inizio.




La testa usa gran parte degli adesivi del kit e con poche rifiniture viene decisamente bene anche se le "orecchie" vanno dorate a mano.


Il risultato finale è discreto anzi molto ma molto bello con i basettoni ed il codino da antico guerriero, in molti non apprezzano i diademi gloss ma personalmente li trovo un giusto compromesso tra qualità e resa dato che farli gold plate avrebbe fatto schizzare alle stelle il prezzo.




Infatti per abbassare il costo ogni modello degli SD Gundam World Sangoku Soketsuden ha uno sprue in comune con la parte del torace che ponendosi come via di mezzo tra i modelli BB Legend e quelli SD Cross Silhouette presenta un inner frame discretamente articolato.


A chiudere e tenere fermi gli snodi c'è la placca toracica dell'armatura che in questa serie è tutt'uno con il corpo abbandonando il busto smilzo da ricoprire con l'armatura donando al model kit un design più snello e proporzionato.




Discorso analogo per le braccia che sfruttano poly cap rigide e mano di dimensioni più contenute su un braccio già piegato che permette poca maneggevolezza ma risulta più sottile anche ultimato con i pezzi d'armatura.



Si tratta infatti di pochi pezzi ma dalla grande resa e questo Liu Bei in stile Unicorn risulta asimmetrico con il braccio sinistro più grande per via della dragon memory da inserire.
Nel manuale ci sono pochi dettagli ma è già in uscita una serie animata per fare da traino a questa linea di babbaccetti e non vedo l'ora di tornare nei Tre Regni in stile Gundam.




Le spalle sono quasi completamente in clear parts rivestite da due placche di cui quella blu usa gli ultimi adesivi rimasti.
Qui mi è sorto il dubbio sulla scelta cromatica dei creatori visto che facendo l'adesivo più scuro si sarebbe sposato meglio con la parte gloss frontale ma è innegabile che molti ricoloreranno i pezzi per averli più scintillanti.



Per il bacino ci sono solo due placche di cui quella frontale è composta da clear parts che danno un notevole effetto mentre le parti laterali dorate le ho colorate a mano con un marker.




Un altra particolarità di questa linea risiede nelle gambe che si assemblano unendo il restante frame al pezzo classico così da avere il ginocchio mobile e l'attacco per il gonnellino laterale sulla coscia.



Ciò rende davvero mobili queste gambine anche se poi è difficile metterle in posa ma il concetto che si può è di per se eccezionale.
Anche la classica cavigliera resta mobile ed attaccata alla gamba invece che al piede che sostanzialmente è un pezzo solo che va colorata completamente ed ho usato un rosso metallizzato per fare lo psycho frame ed il nero per il dettaglio.


Così questo piccolo capolavoro prende vita direttamente dall'antica Cina, e quella moderna che sa fare bene i modellini, creando una versione dell'Unicorn Gundam davvero stilosa.
Non è il solito SD cicciotto ma un guerriero d'acciaio agile e stiloso che merita una grande arma.


Infatti con l'ultima parte clear rossa si ha la lama della spada ma quest'arma non solo è mobile per trasformarsi in pistola, prevede anche l'aggancio con quelle dei fratelli di spada per combinarsi.


Tutto ciò è davvero bello anche perché questo kit è semplice da costruire, nonostante necessiti di alcuni ritocchi di colore rende bene, e presenta una modalità di costruzione di nuova generazione.
Mi spaventa un po che Bandai continui ad annunciare nuovi personaggi e già quelli della linea precedente, come ci insegna Dynasty Warriors, sono tanti.



L'arma trasformabile è una bella aggiunta ma francamente la preferisco in forma di spada ed anche se le braccia non hanno giunture si riesce a posizionare bene grazie al fatto che l'armatura non è ingombrante come i vecchi modelli.


Nonostante lo spazio scarseggi sono intenzionato a collezionarne il più possibile dato che questo primo modello è decisamente oltre le mie aspettative e si è ritagliato un posto nel mio cuore e sulle mie mensole.

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