Dall'anime al videogioco - Little Witch Academia


Sicuramente Netflix sta dando grande risalto agli anime e nel suo catalogo italiano si possono trovare diverse perle eppure in pochi conoscono Little Witch Academia e le sue atmosfere sognati a metà strada tra Harry Potter e le terrificanti avventure di Sabrina.
L'animi mi è piaciuto molto e visto che non ci sono ancora riuscito colgo l'occasione per fare una doppia recensione, partiamo dall'anime per finire con il videogioco per PS4 che ho preso in saldo.


L'anime realizzato dallo studio Trigger è un piccolo capolavoro di animazioni vecchio stile, con pochissima CG che non risulta invasiva, ed un design che fà il verso alle opere di Miyazaki.
La protagonista Akko è la prima, e non proprio capace, strega giapponese ad entrare alla scuola Luna Nova e con il suo carattere solare e pasticcione riuscirà a... combinare un sacco di casini ma la serie divisa in due archi narrativi non è così spensierata come può sembrare e spesso il fantasy è metafora per problemi sociali e culturali di tutti i giorni.


Il finale con tante rivelazioni ed il missile magico dell'apocalisse è una di quelle cose che non ti aspetti per questo non sto a spoilerarvelo tutto ma vi consiglio di guardare questa serie che a differenza di tanti shonen insulsi pieni di fan service mi ha lasciato dentro qualcosa.


Sarà appunto che amo le storie ambientate nelle scuole, e per questo ho sopportato i personaggi stereotipati tipici del genere che affollano Luna Nova, ma la voglia di vedere un altro episodio mi ha fatto divorare prima lo special poi il film ed infine tutta la serie di ventisei episodi, per questo ho voluto possedere anche il videogioco.


Purtroppo quei simpaticoni di Bandai Namco hanno ben deciso di pubblicarlo in Europa quasi un anno dopo e cosa ancora peggiore in versione digitale a prezzo quasi pieno, per questo ho atteso sino a quando è finito negli sconti ad un prezzo umano e finalmente l'ho fatto mio.
Naturalmente Little Witch Academia Chamber of Time è il tipico gioco low budget che punta sul fan service, in questo caso si ci sono le donnine di ma non di quel tipo, e le meccaniche sono alquanto mediocri.


Si tratta sostanzialmente di un dungeon crawler a scorrimento in cui si affrontano i sotterranei della scuola e si svelano le sette meraviglie della scuola, tipicamente delle urban legend molto in voga in Giappone che attribuiscono storie fantasy ed horror a certi luoghi, ma certamente non è ai livelli di altri JRPG moderni.
Una cosa che ho odiato molto è la telecamera fissa che rende i corridoi di Luna Nova letteralmente bidimensionali, così come i dungeon a scorrimento, ci vuole un po per orientarsi ma nel 2017 potevano fare certamente meglio dato che tecnicamente ci sono titoli per smartphone di gran lunga superiori.


Per fortuna l'amore che nutro per la serie mi fa sopperire alle varie mancanze del gioco, infatti basta la sigla animata e qualche approfondimento sui personaggi realizzato riciclando le screen dell'anime così che anche i neofiti possano conoscerle vagamente e tuffarsi in questo gioco.
Se non avete troppe pretese quello che è un gameplay banale nonostante alcuni ottimi spunti può dare ore di divertimento e mi ha sorpreso che il gioco abbia le scritte in italiano, con il doppiaggio in giapponese, così da risultare meno pesante di altri polpettoni giapponesi in inglese.


Infatti la struttura di gioco prende a piene mani da giochi di ruolo scolastici come Persona con una parte dedita alla ricerca di informazioni ed all'esplorazione della scuola per poi passare ai dungeon e iniziare nuovamente il giorno dato che Akko come al solito ha fatto un casino alterando il tempo in una sorta di giorno della marmotta magico.
Purtroppo come l'odiato-amato Final Fantasy Lightning Returns ciò vuol dire che bisogna gestire la propria partita e focalizzarsi su quello che si vuole fare perché a breve il tempo non basta per gestire tutto in un giorno.
Il plot narrativo è debole ma il character design dei personaggi resta molto fedele all'anime e per questo lo salvo anche perché posso creare il mio dream team.


Cambiare i personaggi del party da accesso a nuove combo, il combat system è in tempo reale con una barra per la ricarica delle magie più complesse di Akko mentre gli altri due personaggi del gruppo agiscono autonomamente, e certe interazioni non sono affatto male anche perché sono riusciti a rendere fedelmente il carattere di ogni strega ed i suoi punti di forza.
Il sistema di sintesi e delle magie è la cosa più funzionale di Chamber of Time ed una volta padroneggiato si possono fare grandi cose anche se presto diventa ripetitivo.
In definitiva resta comunque un gioco fan service nel senso buono e chi ama la serie potrà divertirsi con una nuova storia piena di magia per la povera Akko, tutti gli altri possono evitarlo dato che gran parte del grip deriva proprio dal feeling per la serie e ci sono JRPG molto più ispirati in circolazione.

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