Furai Model Optimus Prime - quando il design incontra i Transformers


Arrivati con sommo ritardo in confronto alle uscite nei paesi asiatici i model kit dedicati ai Transformers della Flame Toys, linea parallela alle action figures non trasformabili, nella loro linea Furai Model sono giunti nelle mie mani o meglio solo Optimus Prime dato che Starscream è ancora disperso ma devo dire che... mi aspettavo di meglio.


Sarà che in questo periodo sono in botta da Transformers grazie anche ai Siege che mi hanno fatto tornare bambino, per questo forse mi aspetta molto, troppo da questa linea.
La confezione è molto bella ma facendo l'unboxing si nota come molte plastiche abbiano una colorazione troppo accesa, si quelle rosse, ed una porosità strana sino ad arrivare alle parti nere delle armi che sono così cosparse di parafina da essere ancora scivolose.



In compenso il libretto è lusso con pagine a colori ma ho trovato che gli adesivi oltre ad essere davvero tanti siano segnalati male e si perdano nel mucchio di parti contrassegnate.



Bisogna dire che però i vetri in clear part non me li aspettavo ma il torace con la matrice va colorato e non è l'unico pezzo che richiede cure.




Tra l'altro alcun adesivi sono rognosi da applicare e per questo ho optato per colorare certe luci e le parti nere, ho dato un po di colore anche ai tergicristalli e con i marker i dettagli risaltano bene.



Come mi ha fatto notare un amico il torace di Optimus sembra più quello di un motorino che di un camion ed infatti per quanto stiloso come design si va a perdere quella possenza che il capo degli Autobot aveva nel cartone originale a favore della posabilità.




Il bacino senza ritocchi è davvero scialbo, salvato solo dagli adesivi blu metallizzati, però tecnicamente non è male dato che alla fine questo model kit è poco più di un HG moderno e ricordiamo che non si trasforma.


L'effetto finale è notevole per un design inedito che non trae ispirazione ne dai film ne tanto meno dai fumetti IDW o dal cartoon, questa cosa un po mi fa storcere il naso perché come per i Gunpla riesco ad apprezzarli al meglio se li associo a qualcosa che mi piace come un determinato mobile suit o personaggio.



La testa con gli occhi clear, ma con la parte grigia con l'adesivo metallico, è forse la cosa più in linea con il design G1 che amo tanto e per quanto sia composta da pochi pezzi fa la sua porca figura.




Le spalle sono come per certi Gunpla da incastrare tra il braccio ed il torace e la cosa non mi piace tanto anche se così sono più libere.
Trovo invece bello il design anche se avrei fatto l'alettone più corto ed il tubo più spesso, i simboli degli Autobot sono adesivi che ho cercato di attaccare più dritti possibile ma continuano a sembrarmi storti.




Le braccia sono intriganti anche se l'attacco dei polsi presenta a mio avviso un notevole difetto.



Dato che si costruisce quasi in coppia molte parti l'assemblaggio è veloce e funzionale, il gomito con il doppio snodo che permette un ottima mobilità.




Le gambe hanno un inner frame quasi completo che regge bene il peso del modello ma da quella postura a gambe invertite che stona parecchio con i miei ricordi di un Optimus Prime squadrato.



I dettagli aggiuntivi sono i serbatoi e le ruote, molto dettagliate pur essendo in plastica dura sagomata, e per farle più realistiche ho usato il marker metallizzato sui raggi per dare un po di contorno.


La gamba completa è un gran bel pezzo ma sembra sproporzionata in confronto con la parte superiore così esile.


I piedi sono pochi pezzi ma con la possibilità di essere inclinati in due parti separate che rendono stabile il modello.




Finiamo con le armi che come dicevo sono "unte" e necessitano di essere colorate, l'ascia energetica ha gli adesivi ai lati ma quei geniacci della Flame non hanno messo un pezzo anche sopra così l'ho dovuta colorare mentre il serbatoio essendo un pezzo unico con il manico gli ho dato una passata di grigio per renderlo simile a quelli sulle gambe.
Il blaster necessita di meno cure ma è molto dettagliato e stiloso dato che ricorda davvero quello G1 che tanto amo.
Ci sono anche due piccoli fermi per posizionare le armi sulla schiena di Optimus ma come andremo a vedee qui gli ingegneri hanno proprio toppato.



Vediamo ora il frutto del mio lavoro all'opera, anche solo a vedersi da lontano si nota come sia bello questo Optimu Prime di nuova generazione che presenta un look nuovo ma riconoscibile.
La posabilità è ottima ed i pezzi non si staccano, il vitino da vespa è incredibilmente snodato e diciamo quindi che fa la sua porca figura.




L'ascia è bella figosa ma ha un grosso difetto ovvero i polsi sono molto morbidi e non tengono il peso dell'arma se inclinata, inoltre il perno di fissaggio sulla schiena è qualcosa di minimal che appena si muove il modello si stacca.


Lo Ion Blaster invece è iconico e non presenta particolari difetti nel posizionarlo, decisamente si tratta della configurazione che preferisco anche perché l'ascia sulla schiena proprio non ci sta.
Diciamo che forse mi aspettavo troppo d questa casa produttrice che è neofita di model kit ma con l'amore si possono superare i problemi di colorazione anche se i perni che non reggono le armi sono un po un epic fail.
Optimus Prime in Attack Mode rimane un acquisto dovuto per ogni vero fan dei Transformers anche se di listino ha un prezzo decisamente alto per la scala e la qualità delle plastiche, fate i vostri conti ma avere un model kit dei Transformers per me è stata una piccola gioia che mi ha fatto piacere condividere con voi.

Commenti