Dead or Alive 6 - forma e sostanza


Who Watches the Watchmen? E' una bella domanda ma in questo post non troverete la risposta però dopo la mia anteprima posso dirvi chi guarda i guardoni perché alla fine Dead or Alive 6 sotto il suo fan service resta comunque un picchiaduro lodevole.
Bisogna ammettere però che Tecmo Koei o meglio principalmente Tecmo ha fatto il minimo indispensabile per portare il suo gioco su next gen.


Graficamente il titolo è lodevole e mantiene un frame rate decente anche se spesso il gioco è davvero troppo veloce per capire bene se scatta ed infondo DOA 5 era un porting e nessuno si è mai lamentato.
I sobbalzi sono più realistici ed i costumi meno esagerati, anzi quelli base osano poco così da incentivare l'acquisto di un season pass fuori di testa limitandosi a pochi vestiti in diversi colori, ma forse proprio questo restituisce credibilità al gioco.


La vera anime di Dead or Alive 6 sono infatti le missioni DOA con cui si sbloccano i costumi ma essenzialmente con cui il giocatore affina le sue capacità grazie ai tutorial integrati e spinge al limite il suo modo di giocare con oltre cento sfide sempre più difficili.
Purtroppo non è possibile fare foto nella modalità storia ma essenzialmente si tratta di tante piccole scaramucce collegate da diversi filmati che forse sono la cosa migliore dato che la difficoltà è quasi nulla e belzare da un personaggio all'altro molto fuorviante.


Diciamo che poi il gioco offre poco altro, e mi stupisce davvero che non ci sia una modalità online amichevole a favore del solo ranking match, ma in locale con un amico è sempre divertente anche perché sebbene sia tecnico l'antica arte dello smanettamento produce inaspettati ed esilaranti risultati quando si è in compagnia.


L'introduzione dei colpi devastanti da prima mi piaceva molto ma visto che la combo veloce è davvero sgravata trovo che contro la CPU sia eccessiva.
Come già era successo per Tekken 7 introdurre questi super colpi sbilancia notevolmente il gameplay che altrimenti sarebbe una perfetta macchina di morte composta da counter, schivate, e combo veloci che infatti è la cosa che più preferisco nella serie di dead or Alive.
Scherzo mi piacciono anche le tette sobbalzanti ma quello è solo un extra e non il fulcro a differenza di Senran Kagura che punta tutto sul fan service.


In conclusione il mio verdetto è positivo anche se dopo un paio di giorni la smania di giocarci è scesa notevolmente ma proprio per questo se continuo lo stesso a giocarci vuol dire che è un titolo valido.
Francamente mi sarei aspettato di più come personalizzazione, il cast è sufficientemente nutrito e dal lato tecnico DOA 6 resta valido, dato che ormai i picchiaduro con i costumi custom sono la norma.
Nel complesso mi ha ridato le stesse gioie e dolori di quando lo giocai per la prima volta su Playstation ed il feeling resta alto in un panorama nuovamente affollato di ottimi picchiaduro.

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