Shinkalion quando la passione per i treni incontra i robottoni


Sarebbe più onesto dire quando la Takara Tomy per sponsorizzare i suoi giocattoli trasformabili sforna un anime degno delle migliori serie robotiche salvando la baracca, infatti Shinkansen henkei robo Shinkalion è un anime del 2018 che come era successo anni addietro per i Transformers e G.I.Joe serviva per dare un contesto a tutti quei giocattoli che affollavano i negozi.
Però grazie alle collaborazioni illustri ed alla trama che strizza l'occhio ad Evangelion, Gurren Lagann, e varie serie Brave riesce ad essere pienamente godibile ed appagante.


Dico illustri collaborazioni perché oltre al fan service verso i treni del protagonista invasato con gli Shinkaisen, il solito ragazzino che casualmente è pienamente compatibile con il E5 Hayabusa che nessuna altro riusciva a pilotare ed è figlio di uno dei capi della baracca, ci sono Miku ed altre comparsate di brand famosi.


Sino appunto alle nuove puntate, ormai ha superato le cinquanta cosa davvero rara per una serie moderna, in cui il 500 Type EVA presentato all'inizio diventa uno Shinkalion con tanto di sigla remix di quella classica.
Ma non è solo per i treni, o per vendere giocattoli, questa serie riesce a dare un piccolo spaccato di vita sul trasporto ferroviario e su alcune località turistiche che un occidentale come me ignorava completamente.


Sicuramente ho un po esagerato ad associarlo a nomi di anime robotici così famosi ma Shinkalion è perfettamente godibile a diversi livelli con animazioni classiche per i personaggi ed un 3D per i mostri ed i robottoni che è comunque migliore di quello di Aquarion e certe serie moderne.
Ma quello che mi piace davvero è il design di questi treni che diventano robot giganti ed ogni tipo presenta un equipaggiamento diverso.


Non mancano i siparietti comici e come stile ricorda un po Sailor Moon con la combriccola di cattivi che trasforma in mostri cose di tutti i giorni ma lo spaccato di vita tra un marchettone e l'altro resta piacevole dato che pian piano i membri dello staff ed i personaggi di contorno prendono spessore, cosa rara in una serie promozionale, e quindi si finisce per apprezzare quasi di più queste situazioni che non gli scontri in se.


I design dei nemici va dal classico allo strano forte ma il fatto che cerchino di evolversi ed adattarsi alla cultura umana li rende molto più "veri" di tanti invasori degli anni 80 giusto per dire che ad un certo punto capiscono che se non attaccano sempre vicino a Tokyo ci mettono più tempo ad intervenire.
Shinkansen henkei robo Shinkalion è stata una piacevolissima rivelazione soprattutto perché non si prende troppo sul serio, come fa invece Egao no Daika che non parte bene, e quindi la consiglio caldamente a tutti coloro a cui piacciono i treni, i robot trasformabili, e le commedie sci-fi.

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