Sono passati ben 18 anni dall'avvento di quello che colpì i fan dei JRPG come un tuono, ma buono, perché dopo Kingdom Hearts il primo il magico crossover tra il mondo di Final Fantasy e quelli pieni di principesse da salvare della Disney nulla fu più lo stesso.
Poi vennero i giochi LEGO a dimostrare che si poteva fare lo stesso con mattoncini e super eroi ma sto divagando, ora con l'uscita di Kingdom Hearts III ho avuto la folle idea di rigiocare le collection 1.5+2.5 e 2.8 su PS4 così da vivere tutta la saga su PS4 solo che...
Per quanto sia un remastered HD di un remastered HD su PS3 questo re-remastered è tecnicamente obsoleto ma grazie al game design particolarmente ispirato si rigioca volentieri solo che vorrei precisare alcune cose.
Molti, anche i recensori, si sono lamentati degli eccessivi filmati di KH III ma forse loro non hanno rigiocato il rpimo capitolo dove parlano un botto e ci sono un sacco di sequenze d'introduzione per celare i caricamenti che spezzano l'azione ugualmente.
Un altra cosa di cui molti si sono lamentati è la quasi totale assenza nel terzo capitolo dei personaggi di Final Fantasy ma oltre aver fatto il loro corso narrativo bisogna ricordare anche qui che Kingdom hearts è un JRPG sui mondi Disney e se volete un amalgama dei vari FF c'è il bellissimo World of Final Fantasy
Infatti rigiocando questo primo capitolo con occhi più maturi mi sono reso conto di come Leon, Cloud, Cid e gli altri personaggi che mi facevano sbavare da bambino non siano altro che comparse il cui ruolo è marginale a confronto delle tonnellate di personaggi e cattivi Disney di cui la saga è pregna.
Il gameplay dei combattimenti resta hack e slash ma anche quello non è invecchiato benissimo sebbene sia la base su cui si sono evoluti i GDR action degli ultimi anni.
Bisgona anche dire che da bambino sembrava tutto più grande, quindi come i coni gelato e gli scivoli anche i mondi di Kingdom Hearts sono in realtà minuscoli e vanno rivisitati con un back tracking inquietante che è un eredità del passato che non volevo ricordare.
Ci sono mondi che sono letteralmente quattro stanze mentre certe avventure sono così scriptate che quasi non si ha scelta su dove e cosa fare.
Inoltre da bambino amavo i viaggi con la gummiship che mi ricordavano i giochi arcade con le astronavi, che i ragazzini di oggi manco riescono a comprendere visto come sono infervorati con Fortnite e le cavolate online, ma che è un pezzo invecchiato malissimo a causa dei controlli e delle telecamere d'altri tempi.
In più oltre al back tracking estremo e sequenze obbligate ci sono i pezzi platform che spesso sono tediosi e che nel livello 3D della Sirenetta mi fanno prudere le mani ma anche capire come nonostante le limitazioni tecniche di una PS2 si siano fatti miracoli con il level design così da sfruttare al meglio il poco che si aveva.
La versione Final Mix presenta alcune novità quindi oltre che per rinfrescarmi la memoria sulla storia è bello giocare le parti nuove provando la migliore esprerienza di Kingdom Hearts possibile.
Come per i classici Disney a cui si ispira sono i personaggi Disney a farla da padrone in questo gioco che vede un eroe affrontare le ombre che si celano nel suo cuore in compagnia di Pippo e Paperino.
Spesso è meglio non rinvangare i ricordi e non metterli a confronto con la realtà perché spesso non sono all'altezza eppure Kingdom hearts nonostante tutte queste pecche tecniche riesce ancora a farmi sentire la magia della prima volta così chiudendo un occhio o due riesco a divertirmi parecchio mentre ormai sto per finire il primo gioco.
Non credo che proverò a platinarlo dato che ci sono alcuni trofei ostici e mangia tempo ma devo dire che mi sono divertito parecchio con questa vecchia gloria e quindi spero di arrivare al terzo capitolo con lo stesso entusiasmo che mi sta facendo avanzare a passi da gigante in questo capostipite di razza.
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