Kingdom Hearts III unboxing e prime impressioni


Ci siamo, domani è il grande giorno eppure negli States lo vendono già ed anche da noi, visto che il D1 ormai è una formalità più che altro digitale sono in molti ad avere messo le mani su Kingdom Hearts III per PS4 con qualche giorno d'anticipo me compreso.
Senza spoilerare nulla ecco l'unboxing della Deluxe Edition che vanta più che altro contenuti fisici per collezionisti e dato che attendevo questo gioco da un decennio perché non averlo nella sua forma migliore, senza però pagare un rene per la Collectors con la statua.



Diciamo infatti che la spilla con il Sora svogliato non è proprio il massimo e forse avrei preferito solo il logo del gioco mentre la steel book è proprio brutta e qui invece avrei preferito una bella immagine con tutti i personaggi in posa.




Almeno l'artbook cartonato è come me l'aspettavo, pieno di disegni dei personaggi ed delle ambientazioni e qualche illustrazine dei keyblade.
Diciamo che se amate il gioco è comunque un buon compromesso tra qualità e prezzo dato che finalmente Kingdom Hearts III è diventato realtà.


Una realtà che parte lenta ma tanto tanto anche più di Dragon Quest XI e che dopo la prima serie di filmati ci regala la trollata di Kingdom Hearts II.9 ma in realtà è un doveroso collegamento tra il II.8 ed il III più che altro come evoluzione del gameplay.
L'installazione occupa solo una trentina di GB e la patch 1.01 è appena da 2 GB ma dalle note non specifica l'aggiunta del nuovo finale e quindi credo che quella corposa arriverà domani per la gioia della mia linea malandata.


Il feeling e le emozioni sono le stesse dei primi capitoli anche se l'effetto meraviglia Final Fantasy + Disney è scemato in favore della casata di Topolino ma tecnicamente il gioco non mi ha entusiasmato ed in molti che lo staggio giocando lamentano un eccessiva frequenza dei filmati, che spezzano notevolmente il ritmo di gioco, ed un level design altalenante.


Su questo sono pienamente d'accordo anche perché gli anni trascinati di sviluppo con salti generazionali non giova mai ad un videogames ed infatti molti pezzi sembrano riciclati dagli originali per PS2 mentre i livelli ex novo sono notevolmente più interattivi.
Detto ciò bisogna dire che comunque mi sta piacendo ma dato che ricordo pochissimo della storia, che è andata ad incasinarsi con tutti quegli spin off, ho deciso di rigiocare le collection su PS4 quindi per la recensione del terzo capitolo su questo blog mi sa che ci vorrà molto tempo.

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