Dragon Quest Retsuden: Roto no Monshou - Monshou wo Tsugu Monotachi è finalmente arrivato in Italia grazie a Star Comics e nessuno ne parla, per chi non lo sapesse si tratta di un manga ambientato 25 anni dopo il classico Dragon Quest L'Emblema di Roto, ed è in pubblicazione dal 2005 in Giappone.
Per gli amanti della saga di JRPG creata da Enix con il character design di Akita Toriyama e dello Studio Bird si tratta ovviamente di un must che va posseduto assolutamente anche se è stato pubblicato in un formato leggermente più grande della prima serie e con la sovracopertina.
La nuova generazione di eroi vive inconsapevole di quello che Arus e compagni ma il disegno di Kamui Fujiwara riesce a mettere subito a suo agio chi ha amato la prima serie ed io sono uno di quelli.
Sicuramente ad alcuni questo tratto molto spigoloso nei volti e tratteggiato per i fondali non dice molto ma per me è uno stile classico che ancora adesso riesce a darmi emozioni mentre la trama del primo numero è puramente introduttiva e come Dragon Quest XI decolla solo dopo un bel po ma intanto sono oltre trenta numeri e quindi c'è tempo.
Se vi ritroverete spaesati da come il lieto fine della prima serie possa aver generato questo scenario è perché probabilment enon avete ancora letto Il Ritorno dell'Emblema di Roto pubblicato il mese scorso molto in sordina e che è essenziale per vedere il vero epilogo degli eventi in un volume unico.
Sono molto contento di questo ritorno, molto fuori tempo per essere apprezzato dalle nuove generazioni, ed alla fine ho rivalutato anche Dragon Dai nonostante sia inferiore come qualità a Roto ed essendo un amante della saga di JRPG adoro quest'ambientazione così epic fantasy ma non scontata perché il buonismo non vince sempre ed un eroe deve essere sempre pronto al sacrificio.
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