L'armadillo della Rai


Questo non viene dai mille annunci del San Diego Comicon ma è una cosa italianissima, pure troppo, che porterà il 13 settembre La profezia dell'armadillo di Zerocalcare nei cinema con risultati davvero inaspettati.
La cosa sorprendente è come questa produzione Fandango e Rai Cinema riesca a non prendere praticamente nulla della graphic novel di Zerocalcare proponendo un mix che sembra uscito dai Cesaroni arrivando a cambiare pure il nome del personaggio accorciandolo in Zero e non solo come si vede nel trailer.




Non è tanto la scelta di Simone Liberati come protagonista, che fa un ottimo lavoro in Suburra e proprio per questo nella mia mente non riesce proprio ad affiancarsi al personaggio del fumetto, ma proprio tutto il contesto che sembra fuori target, praticamente indistinguibile dalle mille fiction Rai e Mediaset che popolano i pomeriggi delle casalinghe.
La cosa davvero triste è però che questo teaser se doveva proporre le parti migliori facendo entrare i fan in sintonia con il film riesce proprio a generare l'effetto opposto e non mi strappa neanche una risata.


Proprio il fatto che se non fosse per la maglietta con il teschio non riuscirei a distinguere questo film da una commedia all'italiana qualunque è il punto debole della produzione a mio avviso.
Più che un live action a basso costo avrei puntato su un cartoon con grafica stilizzata per accostarsi meglio al fumetto ed ai trend di Cartoon Network anche perché già la vedo dura racchiudere il meglio del volume in un solo film figuriamoci farne altri mentre con una serie animata si poteva procedere a stagioni.
Insomma proprio non riesco a farmi piacere questo progetto che come il cartone di Rat Man sembra buttato li in fretta e furia per sfruttare un successo di cui solo loro non si erano accorti andando a cambiare le cose che appunto rendono valide queste storie umoristiche di vita vera.
Tradurre dal vivo certe gag e riflessioni è dura e quello di Zerocalcare non è un umorismo banale ma storpiarlo per rendere il film terra terra così da avere più pubblico di massa è proprio quello che dovevano fare per convincermi a non vederlo e da quello che vedo online non solo il solo a pensarla così.

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