Trenitalia ed i viaggi spazio-temporali

Un altro piccolo passo è stato fatto in onore della scienza, a discapito di coloro che credono alla terra piatta ed alle scie chimiche, Trenitalia ha inventato il viaggio spazio-temporale e lo sta sperimentando su ignari viaggiatori.
C'è chi nega l'esistenza degli ufo finché non gli capita di vedere qualcosa di inspiegabile nel cielo, allo stesso modo può sembrare assurdo che una ditta di trasporti italiana, lo è ancora non ne sono sicuro, possa inventare una simile tecnologia eppure ieri ne sono stato testimone.

Dovevo prendere il treno per andare dal dentista ed avevo tutto il tempo per farlo comodamente ma al mio arrivo in stazione c'erano 15 minuti di ritardo, cosa che già fa girare gli zebedei in senso antiorario.
Ed è in questo momento che Trenitalia ha sperimentato la sua tecnologia segreta facendo prima balzare in avanti il tempo perché dopo quasi un ora di attesa il ritardo è diventato esponenzialmente 145 minuti ma poi hanno dato il via alla fase 2 il dislocamento spaziale della materia.
Così invece che essere dal dentista ero nuovamente al lavoro in una zona diversa da dove sarei dovuto essere perché semplicemente se non ci rido sopra mi incazzo come una bestia ad essere preso per il culo.
È intollerabile che nessuno sappia mai niente e che con il progressivo aumento del ritardo tutte le persone in divisa scompaiano dalla stazione come se fossero davvero stati teletrasportati altrove ed alle tre passate c'erano ancora i ragazzi usciti da scuola che dovevano tornare a casa a mangiare.
Posso capire un guasto sulla linea e vari problemi ma spostare il ritardo ogni volta che il treno doveva arrivare disilludendo le speranze dei viaggiatori sino a dargli un ritardo impossibile è una vera tortura psicologica.
Mi spiace anche per i lavoratori medi che si prendono la collera della gente mentre i manager sono nelle loro ville ignari che ci sia un problema ne tanto meno come risolverlo.
Così geazie a questo esperimento scientifico pienamente riuscito ho perso mezza giornata inutilmente.