Un videogame non è solamente un gioco che una volta finito si dimentica, almeno non per me, e quindi ci sono tanti giochi che ricordo con affetto dopo svariati anni non tanto per la loro grafica ma per qualcosa che mi hanno lasciato dentro.
Le avventure punta e clicca della Lucas Arts rappresentano tutto questo e anche di più dato che per l'epoca erano non solo giochi tecnicamente meravigliosi ma vere e proprie esperienze che creavano un legame con i personaggi e l'ambientazione di gioco.
eppure ci sono tanti videogiocatori che al giorno d'oggi non hanno mai fatto simili esperienze, dedicati a rincorrere solo la grafica e l'ultima novità multiplayer senza spessore narrativo, ma per fortuna c'è chi pensa che simili capolavori devono trascendere le ere.
Grazie al lavoro di Double Fine, studio fondato da Tim Schafer dopo aver lasciato la Lucas, questo capolavoro del 1995 ritorna ed anche se manca di poco il suo ventesimo anniversario è un gradito ritorno così come lo era stato Day of the Tentacle sempre grazie a Schafer.
filtro remastered 2017 |
filtro originale 1995 |
Personalmente dopo aver fatto il preorder ho preferito giocare la versione PS Vita, essendo crossbuy ho anche quella PS4 ma in viaggio ho potuto apprezzarlo al meglio, ed in soli 3GB ho riscoperto un mondo che è possibile giocare anche in versione originale passando da un filtro all'altro in qualsiasi momento.
Ma la cosa che più colpiva allora come oggi sono le splendide musiche ed i dialoghi im italiano che donano un immersione completa nel gioco, quindi giocarlo in treno con le cuffie è stato un vero piacere.
Da notare che in lingua originale il cattivone Ripburger ha la voce di Mark Hamill, che doppia anche altri personaggi, e nel gioco è possibile cambiare lingua per poterlo apprezzare.
Da notare che in lingua originale il cattivone Ripburger ha la voce di Mark Hamill, che doppia anche altri personaggi, e nel gioco è possibile cambiare lingua per poterlo apprezzare.
Il gameplay all'epoca era innovativo ed in pratica con un solo cursore si accede a diverse scelte contestuali e per superare certi pezzi bisognava agire in tempo reale in certe scene rendendo il gioco estremamente interattivo.
Nonostante gli anni passati molti enigmi e situazioni sono valide ancora adesso così come regge l'ambientazioni cyberpunk con le multinazionali che cercano il profitto, la produzione di un furgoncino invece che delle obsolete moto da veri centauri, e molte scene compreso il finale lasciano l'amaro in bocca grazie allo stile hard boiled utilizzato.
La longevità è legata al risolvimento degli enigmi e va dalle tre alle cinque ore, che grazie ad una guida per i trofei porta a casa un platino molto divertente.
Insomma dopo due decadi Full Throttle ritorna alla grande portando con se stile, quello delle avventure on the road alla Easy Rider, facendo tornare un sella tutti gli amanti del genere e chi non lo ha mai giocato può finalmente scoprire un ottima avventura.
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