Tra una partita e l'altra ormai ho fatto quasi tutti i DLC, se così si possono chiamare i level pack con i LEGO dentro, dedicati al primo girone aggiuntivo di LEGO Dimensions.
Questa volta tocca ai Simpsons, e lascio per ultimo quello più divertente, che francamente non mi ha colpito particolarmente forse perché non si tratta di un idea originale ma di un riciclone per garantire il massimo con il minimo di sforzo.
Partiamo però dall'unboxing della confezione che racchiude una splendida minifures di Homer, prima della serie 13 delle figures danesi, e per molti versi è un sogno che si avvera.
Le mini istruzioni servono appunto a montare il personaggio che una volta messo sulla base darà il via al livello DLC che permetterà di sbloccare giocando il veicolo e l'oggetto di supporto, rispettivamente la macchina di Homer e la televisione.
Homer ha il potere di infrangere i vetri con i rutti e l'intro mi ricorda qualcosa perché semplicemente è l'episodio nove dell'ottava stagione, il viaggio misterioso di Homer, in cui c'è la gara di chili piccante.
L'idea di sfruttare un episodio televisivo come trama per il DLC sembrerebbe buona ma i ritmi secondo me non sono azzeccati e le sequenze risultano sfasate e poco divertenti.
Per superare la prima zona bisogna usare la macchina e quindi costruirla, in questa fase vanno usati solo i pezzi rosa chiaro, quelli scuri sono per il televisore e non bisogna confondersi.
Con pochi passi si ottiene lo scheletro della macchina e bastano poche pagine per le rifiniture.
Una volta completa si possono saltare le pozze radioattive ed andare verso il centro città in una sequenza quasi completamente pilotata e senza libertà di scelta.
Da segnalare però l'abilità secondaria di Homer ovvero arrabbiarsi e diventare un gigante in grado di spaccare i muri.
Nella piazza della città è possibile giocare al cabinato di Cyberball 2072 se avete anche Midway Arcade, che risulta più difficile di tutta la storia dei Simpsons e fa capire come i giochi di un tempo fossero davvero un casino.
Per arrivare alla zona della gara bisognerà costruire il televisore seguendo le istruzioni indicate e se credete non abbia senso aspettate di scoprire a cosa serve l'apparecchio.
Il simpatico attrezzo, con l'immagine di Grattachecca e Fichetto, è una bomba che esplode quando si rimuove fisicamente il pezzo dalla base di LEGO Dimensions il che è un simpatico espediente per rendere il power up interattivo ma non ha davvero senso.
La gara di chili prosegue come da copione con qualche gag e battuta che però sanno di già visto invece dell'umorismo originale dei videogiochi LEGO.
Il pezzo nel deserto è onirico e lussureggiante, con qualche bel enigma ambientale per i minikit e l'avanzamento e forse è la parte più riuscita del livello.
Dopo l'incontro con il coyote parlante ed il taglio di molte scene perché nonostante il livello sia lungo non è abbastanza complesso per tutti i passaggi della puntata ci si ritrova al faro.
Ebbene si manca tutta la parte dedicata a Marge ed al litigio che era fondamentalmente l'ossatura della storia e la mancanza di save intermedi per staccare mi ha pesato.
Il DLC finisce con Homer che arriva al faro e riconquista Marge ma senza le parti tagliate solo chi ricorda l'episodio ne capirà il senso e per questo sono deluso dalla mancanza di nuove idee e del riciclo parziale di altre.
Springfield è girabile in modalità HUB con un discreto numero di quest ed eventi ma non sono pienamente soddisfatto del prodotto che poteva certamente essere curato meglio.
Insomma è certamente un must per chi possiede il gioco e bisogna giocarci ma la mancanza di osare una storia originale, che invece è presente nel gioco base, mi ha deluso perché le potenzialità dei personaggi secondari non è stata sfruttata minimamente.
Francamente eviterò di prendere Bart, che non aggiunge niente di concreto al gioco, e mi dedicherò ai nuovi pack in uscita a novembre sperando che sia stato fatto un lavoro migliore di questo.
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