Si tratta del modello numero 38 dedicato al Seed Destiny e per questo come componentistica all'interno e qualità degli sprue è notevolmente superiore allo Hyaku Shiki uscito svariati anni prima.
Come dicevo la componentistica del model kit è realizzata meglio e la colorazione dorata è più chiara e lucente del modello della Universal Century ma soprattutto ha diverse parti in più.
Anche qui bisogna stare attenti a come si tagliano gli sprue per non rovinare il modello ed una volta assemblato il torace con le parti di plastica nere e rosse rende davvero bene.
Le spalle vengono bene ma dovrebbero avere la parte interna nera e colorarla è un problema quindi il modello è rimasto dorato anche dove non dovrebbe visto che per facilitare l'assemblaggio hanno ridotto i pezzi che compongono la spallina.
L'effetto finale è comunque notevole ed il braccio fa la sua bella figura montato sul modello, le articolazioni sono le classiche di un modello HG ma come sempre la brillanteza del modello mi affascina, come una gazza ladra, e non bado troppo ai dettagli.
Il taglio degli sprue è stato più semplice ed una volta assemblata la parte superiore, nei modelli HG si parte sempre dall'alto verso il basso forse perché è più bello vedere il busto completo che non le gambe ma ciò rende difficile esporre il modello finché non è completo.
Si passa infatti ai piedi che a differenza dello Hyaku Shiki sono di dimensioni normali ma consentono al modello di stare agevolmente in piedi anche se l'articolazione è abbastanza rigida.
Le gambe si montano a partire dal frame interno che fa da struttura portante e vengono aggiunte le placche dorate per fare spessore.
Lo sportello ha un minimo di mobilità ma non troppa comunque rende il retro della gamba degno di essere visto.
Invece il fronte è davvero bello e grazie a dei pezzi di un oro più scuro ed il contrasto con il nero ed il rosso l'effetto finale è notevole.
Le articolazioni sono poche come ogni modello HG ma la posabilità è comunque alta esi riescno a fare delle belle scene.
Il bacino presenta la possibilità di mettere un trasferibile e permette al torso di ruotare su se stesso ma non di inclinarsi come invece fanno altri model kit più recenti.
Un altro trasferibile è da posizionare sulla spalla sinistra, sempre con il kanji Akatsuki, e la resa è buona anche se sui modelli metallizzati si notano davvero troppo le impronte e prima di apllicare il trasferello è meglio pulire bene il pezzo per evitare imperfezioni.
Una volta assemblate le gambe danno un incredibile stabilità allo Shiranui Akatsuki rendendo il modello molto aggressivo.
Il set di armi comprende de due spade, o la doppia già assemblata, con la plastica trasparente che a differenza delle immagini pubblicitarie non è rossa ma azzurra.
Le lame si possono inserire anche nel fucile così da creare una sorta di baionetta laser e l'effetto non mi dispiace.
L'unica pecca è che pur essendo un HG nuovo non ha mani intercambiabili con le dita sul grilletto e la mano aperta come altri modelli ed un po mi dispiace.
Il risultato è che i marker nonostante siano fatti a posta per i Gunpla hanno sciolto il rivestimento dorato e rimuovendo le sbvature sia saltato fuori il colore sottostante così ho dovuto scolorare il tutto rendendo il pezzo argento/nero.
Provare a ricolorarlo da capo non è facile ed il risultato finale non è buono quindi se non siete capaci a colorare, usando un primer per fare attecchire bene il colore, evitate di provare a customizzare questo modello.
Da lontano si nota solo che il colore dorato è più scuro e non brilla come il mobile suit ma da vicino si vedono i segni delle pennellature ed i miei sbavi, non ho la mano molto ferma, quindi anche se ci ho messo una pezza forse era meglio se lasciavo lo scudo tutto dorato.
Ora che ho finito di mettervi in allarme passiamo ai pezzi aggiuntivi che come per il Freedom Gundam sono davvero tanti.
Si parte dal corpo centrale del back pack per passare poi ai funnel dello Shiranui, l'equipaggiamento spaziale dell'Akatsuki, così avere il modello nella sua interezza.
Una volta assemblato al modello il risultato finale è un model kit massiccio e molto accattivante che comunque riesce a stare in piedi da solo e mantiene una posabilità ottima.
Ma la cosa migliore è che lo Shiranui è provvisto di effect parts per creare un piccolo diorama con i funnel in partenza e questo mi gasa tantissimo, peccato che il model kit non sia dotato anche di una basetta e per fare la scena ho dovuto usare quella del Gundam FA 78 Thunderbolt.
Leffetto finale è meraviglioso e le mie scarse capacità di fotografo non riescono a catturare la bellezza di questo modello.
Messo a confronto con il suo cugino old style si nota come lo Hyaku Shiki sia un modello grosso che con la sua linea anni ottanta sovrasta i nuovi model kit piccoli e sinuosi che puntano sull'agilità e sembrano più fragili.
Il colore dorato è diverso ma entrambi i modelli hanno quel luccichio che mi ha sgranare gli occhi come un bimbo davanti alla vetrina di una pasticceria e sono davvero soddisfatto dell'acquisto e della realizzazione, con le mie mani, di questi due splendidi modelli.
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