Legend of Kay Anniversary vs The Mark of Kri


Ormai anche chi legge questo blog solo ogni tanto avrà capito che sono un tipo che ama il retro game ed i platform adventure vecchio stile quindi dopo l'avvento dei Classici PS2 su PS4 ho potuto riassaporare grandi classici ma non è l'unico modo per godere di giochi vintage rimasterizzati.
Infatti oltre ai remastered HD di Final Fantasy VII ed altri giochi più recenti è uscito completamente in sordina un grande gioco PS2 sia in digitale che in edizione retail ovvero Legend of Kay che festeggia 10 anni.


Si tratta di un platform d'azione con una chiara ispiratazione alle arti marziali ed al mistico oriente, fanculo Kung Fu Panda, che vede appunto il giovane guerriero Kay affrontare il male che devasta le sue terre.


Si potrebbe dire che questo è stato uno degli ultimi giochi originali con protagonisti antropomorfi visto che ormai non va più di moda, anche se il furry impazza nella rete, quindi è stato un piacere rigiocarlo su PS4 anche se la conversione non è eccelsa.


Diciamolo subito prima che qualcuno spenda 40 € sul PSN aspettandosi un gioco PS4 e si trovi di fronte un gioco ottimizzato da PS2, come é giusto che sia, che ha comunque i suoi difetti ma per fortuna adesso è tra i saldi di gennaio e potere prenderlo a poco.


In primis la telecamera che per le nuove generazioni può sembrare davvero scomoda ma all'epoca erano tutti così i giochi.
La giocabilità invece nonostante gli anni è ancora molto valida e Kay con il progredire dell'avventura impara nuove mosse che lo rendono più forte.


Ma il bello secondo me sono le fasi platform esplorative di questo titolo che vede sgorgare dopo un inizio davvero lento un mare di possibilità.
La longevità è alta e ci sono molti extra e missioni secondarie da affrontare, ed un trofeo di platino per i puristi, che lo rendono bello tosto.


Passiamo invece a  The Mark of Kri titolo amato da molti ma poco conosciuto dalle nuove leve che invece adorano suo cugino Kratos.
Infatti il titolo sviluppato da Sony con il suo studio San Diego nel 2002 può considerarsi un prototipo di God of War uscito nel 2005 e Kri a differenza di Kay si trova a sullo store a soli 14, 99 € ed ha una qualità media superiore ed è molto più cruento.


Sono rimasto davvero sorpreso nel rivedere questo gioco che io stesso avevo snobbato all'epoca e rigiocandolo ora posso dire che la sua miticità è abbagliante.
Non solo la grafica risulta valida ancora adesso ma il level design e la caratterizzazione dei luoghi è superba.


Lo stile artistico del gioco è impeccabile ed i filmati realizzati come bozzetti animati sono una gioia per gli occhi.
Qui il platform lascia il posto all'action puro ma ci sono fasi esplorative e segreti da trovare oltre alle sfide di lotta.


La cosa davvero unica di The Mark of Kri è il suo combat system che prevede il puntamento dei nemici con la leva destra e la possibilità di usare sino a tre tasti per combattere altrettanti nemici in contemporanea con colpi davvero fluidi.
Il bello è come questi combattimenti siano dei veri e propri duelli con tanto di combo e tecniche per i diversi avversari, anche l'ambiente è importante visto che le spade si incastrano nel legno o rimbalzano sulla pietra così da usare lo scenario in modo tattico ed a proprio vantaggio.


L'uso di Kuzo, l'uccello di Rau che detto così suona malissimo, è un elemento innovativo per l'epoca e permette di esplorare la zona da un altro punto di vista ed attivare certi enigmi ambientali.


Anche The Mark of Kri è molto longevo e pieno di cose da fare, per avere il platino, e le avventure di Rau sono anche più epiche narrate al passato come in Conan il barbaro.
Entrambi i giochi sono completamente in italiano, anche parlato, ed occupano davvero poco sull'HDD della PS4 nonostante la loro bellezza.


Quindi non c'è un vincitore tra i due ma solo un occasione per provarli entrambi e decretare quale vi è piacouto maggiormente, per me è stato riassaporare The Mark of Kri con la sua epicità e le innovazioni nel gameplay che sono furbe ancora adesso.
The Legend of Kay resta comunque consigliato ma è tutto molto più puffettoso, anche se non per questo bambinesco viste le tematiche serie che affronta, e le sue più marcate fasi platform lo rendono um must per gli appassionati. 

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