BlazBlue Chronophantasma Extend l'evoluzione definitiva?


Avevo in mente da tempo di fare un post sulla non evoluzione del brand di BlazBlue perché nonostante io ami i picchiaduro 2D della vecchia scuola ero stufo di sentire le critiche rivolte alle varie edizioni di Street Fighter mentre nessuno diceva niente sui piccoli passi in avanti del titoli Arc System Works
Partiamo dall'inizio, BlazBlue nasce nel 2009 come evoluzione del brand Guilty Gear per l'allora next gen e fu un vero colpo al cuore per tutti i fan del genere trasformandosi presto in un must e generando appunto una serie di sequel non sempre all'altezza.


Uscito in Giappone nel 2009 ed arrivato con un anno di ritardo in Europa BlazBlue Calamity Trigger proponeva una splendida alternativa ai soliti Tekken e segnava la rinascita del picchiaduro 2D.


Nel 2010 arriva Continuum Shift che introduce nuovi personaggi e presenta i primi DLC con personaggi aggiuntivi.


Sulla scia della Capcom ed altri producer che ripresentano i loro prodotti aggiornati, cosa già successa a Guilty Gear se proprio vogliamo andare a vedere, nel 2012 arriva BlazBlue Continuum Shift Extend che aggiunge i personaggi precedentemente disponibili come DLC e nuove meccaniche di gioco.
Soprattutto inaugura un nuovo tipo di story mode estremamente articolato e ricco di dialoghi degno di una visual novel.


Quindi quando nel 2014 a seguito delle scarse vendite retail in occidente BlazBlue Chronophantasma è arrivato solo sullo store della PS3 ad un prezzo altissimo l'ho evitato aspettando eventuali sconti. .
Sono molti i personaggi introdotti in questo gioco con nuovi archi narrativi e meccaniche che ho apprezzto molto nella versione extend.


Basti pensare che ad un prezzo molto inferiore ho preso l'ottimo Under Night In-Birth EXE  in versione disco ed anche i due Persona 4 Arena costavano meno fisici che Chronophantasma digitale.


Poi è uscita la PS4 e con essa è arrivato il magnifico Guilty Gear Xrd Sign che mi ha fatto venire voglia di giocare nuovamente gli ottimi prodotti dei ragazzi di Arc System Works.
Il ritorno alla passione per BlazBlue è dovuto anche alla serie parallela e splendida visual novel prequel Xblaze Code Embryo che spiega la nascita Wadatsumi in uno spin off davvero ottimo per gli amanti del genere.


Quindi grazie ai saldi del Black Friday e dopo oltre 15GB di download, di cui dopo il primo è già possibile giocare al tutorial e pian piano si installano le altre modalità sino al corposo story mode, mi sono ritrovato a giocare questa versione Extend che è un deciso passo avanti dai capitoli per PS3.
Il titolo esiste anche per PS3 e PS VIta ad un prezzo inferiore e non è crossbuy purtroppo.


Partiamo col dire che i fan resteranno soddisfatti dai filmati in stile anime e dall'ottimo character design del gioco, per i puristi è possibile settare l'audio in giapponese mentre i testi sono al massimo in inglese.
Ma quello che davvero colpisce il giocatore veterano è l'ottimo gameplay, ho fatto un giro così lungo per arrivare a parlare di questo titolo apposta per fare capire come si tratti di un evoluzione durata ben sette anni.


Avendo saltato gli spin off per le console portatili ed un anello di congiunzione sono stato felice di vedere che nello story mode sono presenti gli archi narrativi anche dei giochi precedenti così da rigiocare e vivere completamente tutta la storia nel nuovo gioco.


Il gioco presenta inoltre una tonnellata di extra sbloccabili con i punti, che vanno dalle immagini create anche da grandi autori sino ai colori alternativi e le versioni unlimited dei personaggi per gli scontri versus, quindi non si tratta solo di una versione migliorata ma di un vero e proprio must.


Quindi se la longevità è assicurata da tonnellate di cose da fare, tra cui varie modalità di gioco con cui fare i punti per gli extra, la giocabilità non è da meno e riserva tante piccle chicche da scoprire seguendo i ricchi tutorial e provando le challenge così da affinare il proprio stile di gioco come la spada di un samurai.


La possibilità di controllo stylish semplifica, anche troppo, le cose per i neofiti ma si perde il bello del gioco e può servire solo per finire velocemente l'arcade e lo score attack senza sbattersi.
Certi personaggi infatti sono sbilanciati e per impratichirmi dei nuovi ci ho messo un po ma ne vale la pena.


Uno dei miei personaggi preferiti è Hakumen, che ha una storia davvero travagliata, ma è difficile da giocare perché molto difensivo però il design resta impeccabile ed anche i nuovi personaggi mi piacciono un sacco.


Insomma sarà che la voglia di picchiaduro è tornata forte in me durante il periodo natalizio ma sono davvero soddisfatto dell'acquisto e mi ci sto divertendo come un bambino.
Graficamente è bello ma si nota un po che gli sprite non sono in true HD e non c'è l'armoniosità del nuovo Guilty Gear ma per gli amanti del 2D è una perla da avere assolutamente.

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