Fallout 4 la recensione nucleare


Eccoci, dopo un attesa durata la bellezza di sette anni la Bethesda ha finalmente creato un nuovo Fallout e questa volta non hanno problemi di hardware grazie alla potenza della Playstation 4, quindi come sarà il futuro dopo l’annientamento atomico? Una fi-ga-ta ASSOLUTA! 
Avendocelo avuto prima del day one inutile visto che online Console Planet lo vendeva quasi una settimana prima dell’uscita ufficiale ho potuto dedicarmici tutto il weekend e nonostante le ore passate nelle terre desolate, di Fallout 3 e New Vegas, ogni nuovo passo si è rivelato una piacevole sorpresa.


Incominciamo dicendo che appena avviato il gioco parte la vera installazione che dura quasi una ventina di minuti, passati in compagnia dei cartoon creati per spiegare gli attributi SPECIAL e quindi divertendomi, e dopo aver fatto la prima patch da circa 500MB ho seguito quasi ciecamente la storia per non disperdere troppo le forze.



Bellissimo l’intro in live action e come sempre tanto è l’humor nero che permea il gioco sin dal suo inizio e questa volta la personalizzazione del personaggio è totale anche perchè il proprio PG è di una qualità decisamente superiore alla media dei PNG che si incontrano.



Quindi dopo aver passato un altro quarto d’ora a creare me fuso con Mad Max, da cui deriva tutto questo e di cui ricordo lo splendidovideogioco, unito un po al dottor Freeman di Half Life eccomi pronto a vivere una storia che inizialmente non mi ha preso ma che in definitiva è quella più ambiziosa mai creata da Bethesda.


Infatti in pochi si identificheranno subito con il padre di famiglia reduce di guerra in questo 2077
Nucleare che viene fregato dalla Vault-Tec che invece di salvarli nel bunker lo usa per un esperimento sul criosonno e ciò porterà alla morte della moglie ed al rapimento del figlio.


Il fatto che ci si risvegli oltre 200 anni dopo e nonostante l’incertezza sul periodo del rapimento si seguono labili tracce per ritrovare “nostro figlio” non sminuisce il fatto che per la prima volta non siamo un subcarcerato che fugge e con la promessa di salvare il mondo incomincia a farsi i cazzi suoi.


Questa cosa mi è alla fine piaciuta molto di più dei soliti inizi dei giochi Bethesda e dopo un po di esplorazione guidata ci si ritrova e salvare l’unico Minutemen rimasto e guidarlo nella nostra ex casa così da costruire un vero e proprio avamposto del tutto personalizzabile.


Infatti una delle grosse innovazioni sta proprio nella personalizzazione estrema che il gioco lascia al giocatore e non solo nelle risposte multiple durante i dialoghi ma anche nella possibilità di migliorare e personalizzare ogni singola arma in diversi aspetti.


Una gestione dell’inventario diversificata, con le officine a storare le risorse ed i materiali utili, e la possibilità di mettere diversi pezzi di armatura per creare il proprio stile donano al gioco una nuova profondità.


Devo però ammettere che il fatto di poter personalizzare e dover aiutare tutti gli accampamenti è un pozzo di tempo che risucchia risorse e materiali in sottomissioni alquanto ridondanti dopo un po ma per gli amanti della perfezione questo vuol dire decine di ore in più per portare tutti gli insediamenti al massimo livello, un po come il vault per smartphone, e si possono creare anche semplici mobili e suppellettili per migliore l’umore degli abitanti in una perfetta fusione futuristica di Skyrim e The Sims.


Inoltre avere subito l’armatura atomica ed usare le officine sparse per la zone sia per le riparazioni che per montare nuovi pezzi e personalizzarne l’aspetto è semplicemente una figata astrale!
Anche qui avere le risorse giuste per le riparazioni e gli upgrade sarà vitale ma la modifiche mi ricordano davvero molto Armored Core e mi diverto tantissimo ad andare in giro con il vulcan.

 

Anche se questo post è contrassegnato come recensione in questi giorni di gioco sono riuscito appena a sfiorare la superficie di un gameplay profondo ed articolato che riesce a trarre il meglio dalle precedenti esperienze Bethesda così da avere personalizzazione, varietà, libertà di gioco.


Ma soprattutto un cane con cui andare in giro perché nonostante esistano altri buddy voglio tenere sempre il cane con me per un semplice fatto di stile ed il semplice fatto che si possa fare vuol dire che questo è un gran gioco.


Le musiche sono splendide e ci sono decine di tocchi di classe come gli olonastri da sentire con il pip-boy ed i videogame  da giocarci sopra con uno spiccato gusto retro, tra l’altro sincronizzabili con l’app ufficiale per smartphone già disponibile per Android che può gestire anche l’inventario e mesa nel vero pip-boy per coloro che hanno avuto la possibilità di comprare questa meraviglia.


La giocabilità è altissima non solo grazie alle mille personalizzazioni ma anche per il fatto che adesso è possibile giocare in terza persona con una telecamera regolabile che permette di gestire bene il personaggio, così chi non sopporta la soggettiva non potrà lenentarsi e dovrà giocarci lo stesso, e le amri da fuoco nonostante rispettino le leggi di un GDR hanno una mira migliore e permettono di giocare meglio in tempo reale.


Lo SPAV invece non è più un totale blocco del tempo ma solo un bullet time esteso che rende gli scontri con certi nemici molto più tattici e permette di mirare bene con certe armi, inoltre rimangono le finished al rallentatore che rendono il tutto più spettacolare.


Inutile dire che la longevità è praticamente infinita ed adesso che bisogna anche cercare le risorse per proteggere gli insediamenti il gioco si allunga a dismisura e vi assicuro che la mappa è davvero gigantesca.


L’unica pecca è la grafica che non è all’altezza di un Batman Arkham Knight per intenderci ma resta solpra la next-gen grazie al fatto che i caricamenti sono solo in certe zone e la fluidità di gioco e l’interazione praticamente totale con quello che si vede lo rendono molto superiore ai precedenti capitoli.
Il passaggio giorno notte crea comunque dei paesaggi molto suggestivi che uniti alla musica d'ambiente sanno regalare gioie.


Per adesso ho riscontrato un solo bug nei salvataggi, ovvero l’icona dello screenshot resta fissa durante i vari salvataggi e quindi se si hanno due save vicini e poi si salva nuovamente l’icona non viene correttamente aggiornata sino al prossimo avvio creando confusione visiva per chi crea tanti salvattaggi.


Nonostante ciò ed un po di pop up ogni tanto il livello tecnico della produzione, che ricordo essere mastodontica, resta sopra la media ed i difetti restano al di sotto di titoli come Assassin Creed o il bello ma pieno di patch The Witcher 3 quindi non lamentatevi e godete di questo piccolo capolavoro chiamato Fallout 4 perché quello che conta davvero è divertirsi e devo dire che non credevo potessero riuscire a superare Fallout 3 ma invece ci sono riusciti.


Fallout 4 pone nuovi standard per i GDR free roaming grazie alla mole di contenuti e possibilità date al giocatore per vivere a pieno un esperienza di gioco appagante che non ha rivali facendo diventare questo titolo un must da avere assolutamente.

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