Nuova domenica, nuova puntata del Doctor Who in differita di poche ore e finalmente sono rimasto sorpreso perché a fine episodio ho escalamato “cavolo” e tutto ha un senso come non ce l’aveva da tempo.
Infatti il difetto maggiore di queste due stagioni con Capaldi è certamente il fatto che Moffat e gli altri scrittori che tengono le redini della serie sembrano essersi dimenticati tutte le sottotrame lasciate in sospeso ed anche se il ciclo narrativo della ragazza impossibile è finito, piuttosto male, vista la sua popolarità non vogliono silurare Clara ed allungano il brodo con storie pallose.
Infatti vedere dal primo episodio il super cattivo che si affronterà poi nel finale di stagione con in mezzo episodi buttati a caso come nell’ottava stagione non ha entusiasmato ma neanche tutti questi doppi episodi che allungano il brodo perché non sanno cosa inventarsi mi ha stufato.
Quindi le idee di questo nono episodio mi sono piaciute parecchio nonostante le discrepanze narrative che abbondano ed il fatto che se non si spegne il cervello è dura superare metà episodio dove tutti sembrano degli imbecilli.
La prima grande novità deriva dalla regia di Justin Molotnikov che usa telecamere fisse per dare un senso da reality show alla puntata con tanto di scene in soggettiva dagli occhi dei vari personaggi.
La seconda cosa positiva è la trama scritta da Mark Gatiss che si chiude in un solo episodio e regala sul finale qualche rivelazione e colpo di scena senza sfociare nel fanta complotto globale ma soprattutto fa sembrare il Dottore un fesso che non ha capito nulla e che non è riuscito a salvare realmente la situazione.
Il fatto che sopravviva anche Nagata è una pura coincidenza e si torna a quegli episodi in cui il Dottore salva la situazione per caso e non perché si era alzato la mattina giusto per farlo tra una pausa pranzo di Clara e l’altra.
Il concetto finale mi ricorda molto The Ring ed in effetti l’inizio, così come la fine, richiamano molto lo stile “non guardare quel video” e per questo la curiosità umana ci spingerà a vederlo.
Il fatto che poi questo possa portare ad una catastrofe futura non è un problema del Dottore perché finalmente si torna sui binari che lui in realtà risolve i problemi che si trova davanti ma non passa il tempo a salvare tutti migliorando la storia dell’universo perché non ha niente da fare al mattino.
Per questo questa volta ho preferito recensire le cose che mi sono piaciute e non prendere solo per il culo i vari buchi narrativi di cui sono piene le ultime storie perché ci sono molti pezzi che acquistano un senso solo alla fine rendendo una seconda visione molto più gradevole.
Insomma sono stato particolarmente colpito da questo episodio che mi ha saputo stupire e le cui scelte stupide di design sono volute per confondere lo spettatore con esche narrative che fanno sembrare la storia scontata mentre poi ecco la rivelazione, perché diciamocelo i Sandmen sono incredibilmente farlocchi e se fossero stati veri era una puntata del cavolo.
Quindi la libera interpretazione che mi sono fatto delle parole finali con il virus digitale diffuso con il video creato apposta per essere interessante da vedere per me è semplicemente una genialatae fa tornare la serie ai fasti di un tempo.
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