Uchuu Keiji Gavan The Movie


L'arte dei tokusatsu non conosce il passare del tempo, e se per i profani è una cosa ridicola per un fan di vecchia data vedere il al cinema il film di Gavan dopo trent'anni realizzato nello stesso modo è semplicemente un sogno che si avvera.
Infatti per il 30° anniversario della serie la Toei ha fatto uscire al cinema il 20 ottobre 2012 Uchuu Keiji Gavan The Movie che fa da sequel alla popolare serie televisiva di Metal Hero nata nel 1982 e prima di una trilogia che ha ottenuto ascolti record segnando il successo del genere.


La storia parte in sordina con un intro in cui si vedono due ragazzi fare una corsa in macchina e perdere ma questo li unisce all'amica che il giorno della partenza nello spazio dei due giovani astronauti gli regala un ciondolo.
Passano gli anni e la missione spaziale è stata un fallimento, si sono persi i contatti con lo shuttle e la giovane Itsuki che adesso lavora al SARD aspetta ancora il loro ritorno.


Il fatto che questo sia un film lo si nota dagli effetti speciali e dalle scenografia molto più curate ma anche da una certa dose di violenza che i Metal Hero ed i tokusatsu in generale non presentano in televisione.


Zan Bardo è il primo Makuu Monster a fare la sua comparsa dopo neanche cinque minuti ed il design mi piace un sacco, peccato che faccia la fine del pirla in pochi secondi per essere riportato in vita con un corno più grande ma inutile lo stesso.


Il nuovo design di Gavan, denomitato type-G, richiama quello classico con un tripudio di led luminosi sul ventre che si accendono durante i colpi speciali.


Dopo aver sconfitto il mostro e tornato al quartier generale Gavan ovvero Geki il ragazzo con il caschetto improponibile di inizio film, che oltre ad essere diventato un eroe spaziale ha imparato a pettinarsi, viene ripreso dal comandante Qom, interpretato dallo storico attore Toshiaki Nishizawa che fa qui la sua ultima comparsata, e gli viene proibito di difendere la Terra.


Diamo adesso un occhiata alla riunione dei cattivi, Lizard Double è inferiore come stile a Zan Bardo ma il costume è ben realizzato ed a livello di trama è anche più importante degli altri due cattivi.


Infine l'ultimo sgherro è una donna la strega Kil, interpretata da Sanae Itomi che ha lavorato nel live action 009-1 vagamente ispirato allo splendido Cyborg 009 e di cui prima o poi dovrò parlare.


Brighton è il classico cattivone in nero con l'armatura più figa delle altre ed il comportamento da villanzone che vuole dominare l'universo, vi devo già dire chi si cela dietro la sua maschera o lo avete capito subito?


Geki, interpretato da Yuma Ishigaki attore che in nippolandia ha fatto un sacco di cose stilose, torna sulla terra ignorando gli ordini e si rivela a Itsuki e glissando le sue domande su che fine abbia fatto il loro amico Touya se la porta sull'astronave.


Qui il personaggio di Shelly, interpretato da Suzuka Morita che ha fatto Shinken Yellow in Samurai Sentai Shinkenger, riesce a diventare un personaggio davvero odioso ed improbabile.


La cosa non migliora con il suo travestimento e questa è una delle poche cose che ho trovato sgradevoli in questo film, che mi è piaciuto molto, perché aggiunge quell'ironia forzata tipica dei film orientali ma del tutto evitabile.
Dopo un inizio quasi dark vedere questa tizia fuori di melone vestita come una  cosplayer di Cindy Lauper svedese fa calare completamente il pathos.


Infatti poco dopo Geki deve ricordare le sue origini e come è entrato a far parte della polizia stellare dopo la morte del suo amico Touya nel buco nero.


Questa scena in cui Brighton rapisce Itsuki è davvero vintage con il fumo ed il cattivo che cammina lentamente con una musica lugubre ma di grande effetto ed un classico per il genere dei tokusatsu.


Ormai Gavan dopo evitato pericoli e scansato trappole, ed essere quasi a fine film, non può che fronteggiare a viso aperto i tre potenti nemici e naturalmente uscirne sconfitto.
La redenzione dell'eroe tipica dei Metal Hero prevede spesso questo pattern e comunque questa scena di lotta è davvero bella da vedere.


Sembra giunta la fine quando un fuoristrada irrompe nel magazzino dove i Makuu con i loro soldati vestiti come delle truppe d'assalto della SAS, ma un po più ninja, stanno per sopraffare il nostro eroe.


Dal veicolo fuoriesce il mitico Retsu ovvero il Gavan originale degli anni 80 interpretato proprio dal grande Kenji Ohba, già visto nel film dei Kaizoku Sentai Gokaiger vs Uchuu Keiji Gavan dove l'attore interpreta ben tre ruoli diversi in contemporanea!


La rivelazione del cattivo finale fa quasi sbadigliare, non che sia inutile ma in un film dettato dalle flag quella dell'amico perduto diventato antagonista per amore della stessa ragazza è una delle più usate soprattutto se ad inizio film viene spiegato il triangolo amoroso.


Dopo liti e momenti epici in cui maestro ed allievo si affrontano per chiarirsi le idee e risvegliare il potenziale sopito parte lo scontro contro Lizard e come dicevo quello che sembrava lo sgherro meno dotato invece si rivela un autentica sorpresa.


Durante lo scontro nello spazio Makuu ci sono altre scenette ma queste risultano divertenti ed azzeccate perché messe in parallelo con la frenesia degli scontri e poi la faccia di Ohba mi fa morire.


E' un peccato che a differenza dei Sentai e dei Rider i Metal Hero non godano di altrettanta popolarità dalle nostre parti perché Gavan era una serie splendida e piena di momenti epici ma soprattutto trovo che Kenji Ohba sia un attore con un espressività che altri orientali possono solo sognare.



Le lacrime scorrono copiose durante la doppia trasformazione dei Gavan, naturalmente anche le mie. perché è una di quelle scene leggendarie in cui parte la musica originale della serie televisiva ed i vecchi fan esultano.


Ci sono ancora dei nemici da affrontare nella base nemica ma ecco che arrivano anche Shaider e Sharivan giusto per dare un altro tocco di fan service in quello che appunto è un film per commemorare l'anniversario della serie Uchuu Keiji che è appunto una trilogia con i tre diversi eroi che si passavano il testimone.


Lo scontro finale è ben coreografato ma l'esito è scontato anche se ho apprezzato parecchio le mosse finali durante la battaglia, salvata la ragazza e ricondotto l'amico sulla retta via in punto di morte a Geki non resta che chiudere il caso facendo detonare tutto.


Come sempre ringrazio i ragazzi di Italian Sentai Subranger per aver tradotto in italiano questo splendido film e vi consiglio di guardarlo se amate anche voi i tokusatsu.
Nonostante la trama sia alla fine buonista e scontata mi è piaciuto un sacco forse perché incarna proprio quello spirito spensierato della serie originale e segna il passaggio di testimone da un Gavan all'altro, che si vedrà spesso nei film crossover con i super sentai, facendo così rivivere un era.

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